"Esistono le sconfitte. Ma nessuno può sfuggirvi. Perciò è meglio perdere alcuni combattimenti nella lotta per i propri sogni, piuttosto che essere sconfitto senza neppure conoscere il motivo per cui si sta lottando."
— Paulo Coelho.
44.M a d d i e
Le giornate sono passate molto più velocemente del solito durante l'ultima settimana; non ho passato un attimo senza avere il sorriso dipinto sulle labbra. Percorro, con i libri di testo ben saldi tra le mani, lo stretto corridoio che mi separa dalla mia camera; ho appena finito l'ultima ora di lezione e siamo solamente a metà settimana. Saluto con un timido sorriso alcune ragazze appostate svogliatamente vicino alla macchinetta delle bevande prima di aprire con uno scatto veloce la porta della mia camera.
Sobbalzo all'indietro quando noto una presenza all'interno della stanza, sdraiata sul letto con le gambe a penzoloni e un libro piuttosto spesso tenuto ben saldo tra le mani; inarco un sopracciglio perplessa nonostante non riesca a trattenere un sorriso nell'accorgermi del volto familiare di Jona. Il corvino si appresta a sorridermi prima balzare in piedi con un veloce scatto, avviandosi successivamente a passo lento verso di me.
Come ogni volta, anche in questo momento comincio a sentire le gambe tremare e il cuore battere ad una velocità preoccupante; non ricordo di aver mai provato sensazioni neanche lontanamente simili a quelle che mi provoca il ragazzo. Cercando di tranquillizzare i battiti, lascio cadere la cartella sul pavimento e appoggio cautamente i libri sulla scrivania al mio fianco prima di guardarlo con un accenno di sorriso e incrociando le braccia sotto al petto.
«Come fai ad essere in camera mia?» domando incuriosita, volendo realmente sapere la risposta del corvino; avrà sicuramente messo in pratica una delle sue bizzarre idee per riuscire ad entrare qui dentro. Non riesco a non alzare gli occhi al cielo quando sul suo viso spunta un ghigno divertito e piuttosto beffardo; compie un ulteriore passo verso di me, fino ad arrestarsi a poca distanza dal mio corpo.
Lentamente prende entrambe le mie mani fredde tra le sue, stringendole con dolcezza. «Ho i miei metodi, per certe cose» sussurra divertito, regalandomi un successivo sorriso vittorioso; lo guardo per qualche istante negli occhi e rimango immobile a fissare la luce pura che emanano. «Sono riuscito ad avere la chiave di scorta della tua camera, sai, per ogni evenienza...» continua mormorando in modo malizioso, senza tentare di nasconderlo minimamente.
Alzo gli occhi al cielo ma inevitabilmente sorrido in modo allegro verso il corvino che non smette di guardare ogni mio minimo movimento; osserva con occhio attento il linguaggio del mio corpo, come se da questo riuscisse a capire tutto ciò che sento e che provo. «E per quale motivo l'avresti fatto, esattamente?» domando indispettita, una volta essermi ripresa dal momentaneo stato di trance in cui gli occhi di Jona mi avevano portata.
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Lui è come il nero
ChickLitMaddie Wilson ha visto cose di cui non doveva sapere nulla. La ragazza fugge da una vita che tutto le ha tolto e niente le ha dato; scappa lontano dai peccati e dai segreti dei suoi genitori, gli stessi genitori che sempre avrebbero dovuto protegge...