Monroe Café 📚☕️ Yoonmin

pretty

POV Jimin

«Davvero, mi dispiace, non volevo recarti disturbo...» dico a sguardo basso, ora che posso permettermelo. Non mi sono mai sentito così tanto imbarazzato in vita mia, semplicemente non mi era mai capitato che un ragazzo (anche bello tra l'altro) si offrisse di pagare per me.

«Nessun disturbo, avevo capito che eri in ritardo per l'Università.» dice tranquillo, facendo cadere il capo leggermente verso sinistra, guardandomi di traverso.
Ok si, è proprio bello.

Annuisco con il capo e cerco nella tasche i soldi che gli devo.

Lo sento ridacchiare e scuotere leggermente la testa, poco dopo mi trovo la sua mano grande e calda sul mio avambraccio.
Sto per svenire.

Alzo la testa confuso verso di lui e noto che si è sporto in avanti per essere agevolato nei movimenti.

«Non hai capito? Offro io.» dice a voce un po' più bassa, il suo sguardo è luccicante.

Portatemi in ospedale.

«Ma no, perché mai dovresti?» chiedo, riacquistando un po' di lucidità. Ho comunque un orgoglio e non posso certo andarmene così.

Lui mi guarda e ci mette un po' a rispondermi, sembra fantasticare sulla risposta che otterrà da me.

«I ragazzi carini non pagano il primo ordine.»

[...]

Io non riesco più a togliermelo dalla testa. Sto disegnando nuvolette sugli appunti di inglese da quando è iniziata la lezione e questo proprio non va bene, la mia media scenderà giù come un aeroplano in fase di atterraggio. E questo perché? Perché un ragazzo carino ha detto a me di essere carino e mi ha offerto un frullato.

«Park sei andato all'artistico, penso che oltre a nuvole e cuoricini tu sappia disegnare anche qualcos'altro.»
mi dice Seokjin al mio fianco, mentre scruta il mio blocco degli appunti.

Io sospiro rumorosamente, sentendo il fiato sulla mano dove ho appoggiato la testa.

Un attimo... quando ho cominciato a disegnare cuoricini?!