gentleman

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POV Jimin

«Mi stai dicendo che stai dentro quell'edificio per più di 11 ore?» esclama Yoongi mentre afferra un altro biscotto.

Siamo in un locale piccolo, caldo ed accogliente. Nell'aria c'è odore di meringhe, le pareti sono coperte da un leggero rosa pelle e colonne di marmo.
Devo dire che è al secondo posto dei Café più carini, dopo il Monroe.

Annuisco, spostando lo sguardo su di lui e incastonando lo sguardo al suo.
«Mh mh, quindi è molto difficile per me avere una vita sociale.»

Lui mi fissa con i suoi occhi scuri mentre le sue guance chiare si muovono a causa del biscotto che mastica in bocca.
Dopo abbassa lo sguardo.
«Ah, e quindi non puoi uscire spesso...»

Sento l'acqua andarmi di traverso ma mi trattengo dal tossire.
«Dovrei trovare un buco, tu invece?»

Alza le spalle e sembra pensarci un po'.
«Abito da solo, e mi piace parecchio suonare il piano forte. Come impegno ho solo il lavoro»

Andiamo avanti con la conversazione per parecchio tempo, sto iniziando a conoscerlo e mi sento tanto, tanto felice. Non avevo mai avuto un amico al di fuori della scuola.
Lui è il primo. È strano farsi come umico il barista con cui hai flirtato per quasi due settimane, ma mi sono innamorato della sua dolcezza e dei suoi modi di fare in poco tempo.

Non ho mai incontrato nessuno come lui.
Ma nel frattempo arriva il conto sul tavolino.

«Faccio io, non ti azzardare.»

«No, giù le zampe, tocca a me.»

Ci guardiamo negli occhi con sguardo di sfida perché a quanto pare nessuno sembra deciso a lasciar perdere facilmente la questione.

«Dividiamo, prendere o lasciare.»

[...]

«E così ho lasciato quella vita alle spalle.»

Mi dice Yoongi mentre dondola le gambe avanti e indietro dalla panchina. Siamo alla fermata dell'autobus perché, a quanto pare, abita ad una fermata di distanza da casa mia. é destino signori.

Abbiamo parlato del più e del meno, e questo mi ha in qualche modo rilassato, anche perché non ricordo l'ultima volta che sono uscito la domenica.

Annuisco interessato al suo discorso, per poi accorgermi che è arrivato l'autobus. Ci alziamo insieme e ci avviamo verso le porte del veicolo.

«Dopo di lei.»

Sussurra mentre fa un elegante inchino, mentre il suo braccio mi indica in modo cortese la direzione. Sorrido e spero che il mio rossore non sia tanto evidente.

«Ma che gentiluomo...»
sussurro, mentre lo mangio letteralmente con gli occhi.
Sorride ed alza la testa.

La sua mano calda si avvicina alla mia e la prende elegantemente, mentre io sento dei brividi intensi.
La porta vicino al suo viso e, ancora inchinato, fa un elegante baciamano.
Il mio cuore inizia a battere il triplo più forte non appena sento le sue labbra calde a contatto con la mia pelle.
I suoi occhi mi scrutano e ovviamente si accorgono dell'effetto che mi ha fatto...








AYO LADIES AND GENTLEMAN~
sentite, dovevo.

Monroe Café 📚☕️                                            YoonminDonde viven las historias. Descúbrelo ahora