Dans Macabre

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Se c'è un luogo per assaporare al meglio il clima natalizio, quel luogo è un mercatino di Natale.
L'atmosfera è semplicemente magica: luci colorate, allegri canti, profumo di zucchero e dolciumi nell'aria.
Le bancarelle sono tutte in fila, una vicina all'altra, ognuna con i suoi colori, in un infinito e luminoso carosello di gioia e fantasia.

Ed è proprio per questo che, tra tanti colori, l'occhio le cade su una scatola antica, in legno scuro, poggiata su un tavolino.
Vederla lì, solitaria, le dà l'impressione che sia stata abbandonata, dimenticata.
Non sa spiegarselo, ma crede di intravedere persino uno strato di polvere.
Non resiste alla curiosità: la prende tra le mani e ne alza il coperchio.
L'aria si fa subito più rarefatta. La percepisce cambiare, e fa fatica a respirare.
Le luci si spengono, i colori si ingrigiscono, la musica si arresta.
Tutto attorno a lei si ferma improvvisamente. Ne sente solo un lontano eco, che si muove a rallentatore, distorcendo atrocemente ogni suono.
Improvvisamente è sola, tra una folla immobile di figure senza anima e senza volto.

Tutto questo lo vede con la coda dell'occhio, senza distogliere mai lo sguardo dalla scatola.
Ne è magneticamente attratta.
Si tratta di un carillon.
Non appena sollevato il coperchio, ad aver preso il posto dei canti natalizi è stata una musica lugubre e stonata, una dissonanza che parla al suo cuore e lo fa tremare.

Dal centro del carillon si ergono due figure, di legno, che prendono ad inseguirsi, a quel ritmo sbagliato e distorto.
Sembra un'innocente danza di corteggiamento, il cavaliere che insegue la sua bella sino a conquistarla... Ma quando la raggiunge, le apre la gola con un colpo netto.
La testa della bambolina cade e rotola a terra.
La ragazza ne segue il percorso sull'asfalto, tra i propri piedi.
Una strana sensazione le attanaglia il cuore. Si sente osservata. Torna a guardare il carillon.
Il burattino ha la testa completamente girata. E la fissa.
Ha voltato il capo in quella posizione contronatura per guardarla. Per guardare lei.
Le sorride. E ghigna.
Vede chiaramente la sua espressione, incisa nel legno, mutare sotto i suoi occhi.
Atterrita e spaventata chiude la scatola e la getta in malo modo sulla bancarella, indietreggiando.

Cerca a terra: nessuna testa.
Scruta il ripiano: nessuna scatola.
Si guarda attorno: tutto ha ricominciato a brillare, i colori tingono ogni cosa, i canti viaggiano di bocca in bocca.
Ma non basta per rassicurarla.
Trema, ma non per il freddo.
Con il cuore in gola, smarrita, spaesata, spaventata, decide di tornare sulla via di casa.

Il giorno seguente, i titoli di tutti i giornali parlano di una ragazza trovata in una pozza di sangue, con la gola aperta da orecchio a orecchio.

Carol of the HellsWhere stories live. Discover now