A Walk

19 5 0
                                    

Era una giornata di tiepido sole.
Così ho preso il mio fedele bastone e mi sono avviato per la campagna.
Avevo un unico obiettivo: lasciarmi trasportare. Una passeggiata serena e rinvigorente.

Più ci ripenso, più ne sono convinto: è questo ciò che ho fatto.
Sono solo uscito a passeggiare.
Ricordo il cantare degli uccellini, la brezza che muoveva le fronde degli alberi e le spighe di grano, la pace...
Ma poi...

Macerie. Urla. Spari.
Mi sono ritrovato in un fuoco incrociato.

Palazzi distrutti, veicoli in fiamme, soldati che urlano ordini e si aggrappano disperatamente alla vita.
Sento ogni cosa. Ma non il dolore.
I proiettili mi ignorano.
Continuo a passeggiare, beato nell'inferno, mentre uomini distruggono altri uomini.

Poi, il silenzio.
Irreale, totale, terribile.
Sono rimasto da solo.
Tutto è andato perduto.

Odo ancora il crepitare del fuoco, l'eco delle voci di uomini divenuti ormai fantasmi.
Anche se li cerco con lo sguardo, non riesco più a scorgerli: sono scomparsi.
Tranne uno. Ci metto un po' a notarlo, ma, infine, mi decido ad avvicinarmi, a raggiungerlo.
Mi chino su di lui.
È come guardarsi allo specchio.
Sono io.

Sorrido.
Che sciocco.
Ora ricordo.
Non sono mai tornato.

Carol of the HellsWhere stories live. Discover now