Out of control

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Non avrebbe mai dimenticato quella notte, come non avrebbero mai dimenticato quella mattina.
Avevano fatto l'amore per la prima volta e si erano poi addormentati l'uno tra le braccia dell'altro dopo mille altre effusioni e carezze.

«Ehi, buongiorno» mormorò Ryan accarezzandole la spalla nuda.

«Buongiorno», biascicò, elettrizzata da quel suo leggero tocco sulla pelle. «Sei sveglio da tanto?»

«Da un po'.»

«Mi dispiace. Avresti dovuto svegliarmi...» lo ammonì.

«Non lo avrei mai fatto, adoro osservarti mentre dormi.»

«Vuoi dire che mi hai guardato per tutto il tempo?» domandò, nascondendo poi il viso per l'imbarazzo.

Ryan avvicinò i loro corpi nudi al di sotto delle lenzuola.
«Perché ti sorprendi? L'ultima volta non ho fatto altro per tutta la notte» mormorò sulle sue labbra, accennando poi un sorriso malizioso.

«Non avresti dovuto» biascicò, scossa dal contatto della loro pelle.

La sua lieve risata risuonò nella stanza trasformando il broncio di Rose in un sorriso.
«Ti sei spogliata di fronte a me, ricordi? Non hai idea che tortura sia stata averti così vicina e non poterti toccare» le sussurrò all'orecchio con un sospiro.

«Ora puoi...» suggerì imbarazzata.

«Come ti senti?» le chiese mentre le accarezzava la schiena nuda.

Le guance della ragazza si accesero all'improvviso al pensiero del loro momento d'intimità.
«Mi sento un po' strana... ma sto bene» mormorò mentre nascondeva la testa sul suo petto.

Qualcosa le fece cambiare idea: alzò il viso e ricominciò a guardarlo negli occhi.

L'espressione serena e distesa che scorse lo rincuorò.
Era riuscito a riposare ben poco, tormentato dal timore che l'indomani Rose si sarebbe pentita di quella sua scelta.
Quella sua spontanea reazione d'imbarazzo mescolata all'emozione gli tolse all'istante quel peso dal cuore.

La strinse ancora più forte e chiuse gli occhi anticipando il sapore delle sue labbra.
Si abbandonò a quel suo contatto, lasciandole prendere il controllo di quel bacio passionale con il quale sembrava volerlo ringraziare per le sue premure.

La preoccupazione di poco prima iniziò a scomparire lasciando il posto all'eccitazione, complice anche il corpo di lei che con la sua nudità premeva provocatorio sul suo.

«Rose... sei sicura di volermi provocare in questo modo di prima mattina?» biascicò, staccandosi per un istante dalle sue labbra.

Lei osservò accuratamente l'intensità dei suoi occhi e arrossì violentemente non appena si accorse dell'eccitazione fisica del ragazzo al di sotto del lenzuolo.

«Prenditi un momento per te stessa. Abbiamo un sacco di tempo» le disse spostandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

Ryan le diede un ultimo bacio sulla fronte, per poi alzarsi dal letto alla ricerca di qualcosa da indossare.
Lei lo seguì con lo sguardo mentre ostentava quella sua nudità con una totale mancanza d'imbarazzo e vergogna, e dovette ammettere di invidiare quella sua sicurezza.

Change of PLANWhere stories live. Discover now