Taste of sea

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La seconda esperienza di Rose con l'alcol non era stata disastrosa come la precedente.
Si erano concessi qualche cocktail e, nonostante Ryan la tenesse d'occhio memore delle precedenti vicende, l'atmosfera era ritornata a essere spensierata e allegra.

Si era lasciata andare completamente a quel momento; aveva ballato come non aveva mai fatto prima, aveva riso fino allo sfinimento e osservato con cura quei cinque ragazzi per imprimere nella memoria ogni più piccolo dettaglio.

Era stata la sua prima festa in assoluto e non si era mai divertita tanto in vita sua.
Per quanto i cocktail avessero allentato le sue inibizioni, aveva mantenuta la lucidità necessaria per viversi tutto a pieno, solo con un po' più di leggerezza.

La musica, la sabbia sotto i piedi, l'entusiasmo dei suoi amici festaioli erano riusciti a mettere in un angolo tutti i pensieri, i sensi di colpa e la consapevolezza che l'indomani sarebbe stato tutto diverso.

I ragazzi decisero di allontanarsi dalla festa per respirare un po' d'aria dopo quelle ore passate in mezzo alla folla.
Si sistemarono sulla riva esausti e accaldati per il caldo e la movida, lasciandosi rinfrescare dalla fresca brezza serale.

«Sono distrutto! Non ho più il fisico per queste cose» piagnucolò Christopher, sdraiandosi sulla sabbia.

«Non l'hai mai avuto» precisò David con la solita apatia.
Christopher alzò la testa in direzione dell'amico: «Ehi, sono in super forma!»

«Secondo quale standard?» lo spalleggiò Erik.

«Il mio, certo!» continuò con decisione, incurante delle risatine degli amici.
«D'accordo allora! Grillo parlante, cosa ne pensi?»

Il ragazzo si sistemò di fronte a Rose e toltosi la t-shirt, esibì il suo corpo allenato.

Presa alla sprovvista si limitò ad accennare un timido gesto di ok con la mano, mentre il suo ragazzo, seduto accanto a lei, si affrettò a lanciare la maglia addosso all'amico.

«Copriti che prendi freddo» lo canzonò Ryan.

«Paura della competizione?» insinuò Christopher beffardamente mentre sistemava le braccia nelle maniche.

«Ma quale competizione! Non puoi competere con il sottoscritto» replicò Ryan con una risata.

«Il solito presuntuoso» scherzò Bryan incrociando lo sguardo dell'amico.

«Se non ci credete, chiedete conferma al Grillo Parlante» continuò Ryan maliziosamente.

Rose si volse verso il ragazzo con un'espressione contrariata e imbarazzata.

«Siete tutti...» disse ripetendo con la mano il segno di ok.

«Come se non conoscessimo le tue preferenze» suggerì Erik con un sorrisetto, mentre incrociava le braccia dietro alla testa e si sistemava sulla sabbia.

«A cuccia Erik, lasciala essere diplomatica» lo riprese Christopher scherzosamente.

«Tu smettila di contraddirmi per principio» replicò l'amico.

Rose continuò ad ascoltare con piacere quel miscuglio di scherzi, provocazioni e risate, non riuscendo a frenare quel sorriso che continuava a comparirle sul volto.
Si sentiva così a casa, così serena, solo quando era in quel modo con loro, con quel gruppo che sarebbe sempre stato la sua famiglia.

Change of PLANWhere stories live. Discover now