five

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"quindi...di solito vai in giro a lanciare il gelato sulle macchine degli altri?"

Jeongin nell'udire quella domanda, alzò lo sguardo dal proprio foglio, portandolo su Chan. Era una domanda nata completamente dal nulla.

Era mercoledì, ed era il giorno in cui Chan sarebbe dovuto andare a fare da tutor a Jeongin. Il maggiore aveva ormai spiegato tutta la lezione del giorno al più piccolo, così stava passando il tempo facendogli domande.

"solo sulle macchine delle persone che non mi piacciono"
disse secco.

"perché odi tanto Dongmin?"
chiese Chan, appoggiando il mento sulla propria mano.

"chi?"

"Dongmin, il vicino a cui hai lanciato il gelato sulla macchina, qualche giorno fa"

"oh, è questo il suo nome?"
borbottò Jeongin.

"si, perché lo odi?"
chiese di nuovo Chan, incitando il minore a rispondergli.

"perchè? é tanto importante saperlo? fatti gli affari tuoi"
rispose freddo Jeongin, ritornando poi a concentrarsi sul proprio esercizio.

"voglio saperlo perché sono il suo ragazzo"

"vuoi davvero saperlo? ok bene, te lo dirò"
disse ormai spazientito, il più piccolo.
"lo odio perché è fastidioso da morire, è abbastanza?"

L'unica cosa che si sentí dopo l'affermazione di Jeongin fu una risata, che procurò a quest'ultimo un espressione confusa.

"non è abbastanza, ma d'accordo, va bene per ora, non lo chiederò più"

"sai? non ho idea di cosa vedi in quel ragazzo, sto provando a capirlo, ma davvero, non ci riesco"
ammise Jeongin poggiandosi poi allo schienale della sedia, dimenticandosi completamente del problema che doveva risolvere.

Chan non aprí bocca a riguardo, e Jeongin lo guardò dubbioso.
Si aspettava che stesse per partire ad elencare tutte le cose che gli piacevano di quel coglione, ma non fu così.

"è difficile da spiegare, quindi non sforzare la tua graziosa testolina"
rispose allora, scompigliando i capelli al minore.

All'improvviso Jeongin si sentí le guance andare a fuoco, e sperava in Dio che Chan non se ne accorgesse.
Sapeva che il gesto fatto dal maggiore era completamente insignificante, ma non poté fare a meno di trasformarsi in un pomodoro.

"se ti piace davvero, allora dovrebbe essere facile dire ciò che ti piace di lui"
disse stringendosi nelle sue spalle.
"saresti in grado di dire qualsiasi cosa perché anche la più piccola cosa che fanno, ti fa innamorare"
sospiró il più piccolo.

"woah, Jeongin sembra che tu ti sia innamorato di qualcuno"
replicò Chan con in viso, stampato un sorriso, pronto a cambiare discorso.

"l-lo sono?"
chiese arrossendo a dismisura.

"mhmh"
mugugnò, annuendo, il più grande.
"dunque...lo sei?"

"non ne sono sicuro, non credo di conoscerlo abbastanza per definire questo 'amore'"
sospirò con il maggiore intento ad ascoltarlo.
"per il momento penso sia solo attrazione fisica, vedrò con il tempo se è davvero amore o meno"
borbottò l'ultima parte.

"e chi è? è un ragazzo della tua scuola?"
chiese Chan accennando un piccolo sorriso.

"no, sei tu"

Rimase qualche momento in silenzio con lo sguardo basso.
Non riusciva a tirare fuori le parole, quanto avrebbe voluto dirglielo.

"mhh si"
mentí.
"è un ragazzo della mia scuola"

close to you ↬ jeongchan Where stories live. Discover now