twelve

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Il giorno dopo Jeongin si svegliò all'incirca verso mezzogiorno.

L'estate era iniziata, e finalmente Jeongin poteva dormire fino all'ora che voleva senza preoccuparsi della scuola.

Sarebbe dovuto andare a casa di Chan, così si preparò per bene. Fortunatamente i suoi genitori non erano a casa per via del lavoro, così non aveva bisogno di avvertirli dove stava andando.

Faceva davvero caldo, perciò si mise addosso una semplice canottiera bianca, assieme a dei pantaloncini che gli arrivavano a metà ginocchio.

Uscí di casa una volta pronto, ma proprio mentre stava chiudendo, udì una voce al quanto familiare.

"dove stai andando?"

Si girò, e vide che sulle scale del portico difronte c'era Dongmin. Indossava un paio di occhiali a mente scura, ma Jeongin riusciva a percepire il suo sguardo infuriato.

"perché ti importa?"
chiese Jeongin alzando gli occhi al cielo.
"sei il mio vicino, non mia madre"
replicò, scendendo poi le scale del suo portico, così da potersene andare.

"stai andando da Bang Chan?"
chiese secco.

Jeongin a quella domanda smise di camminare, fermandosi a guardarlo.
"sei stato tutta la mattina, seduto lì in attesa di vedermi uscire di casa?"

"no"
mentì, stava solo aspettando lui.
"sto prendendo il sole, non vedi? voglio avere una bella abbronzatura"

Il minore alzò di nuovo gli occhi al cielo, mentre Dongmin si alzò e incominciò a camminare verso di lui.

"perché stai venendo qui?!"
domandò Jeongin infastidito dal suo comportamento.

Dongmin si fermò difronte a lui e lo guardò.
"mi hai rubato il ragazzo, Jeongin"
disse con un tono sempre più alto.

"l'ho rubato, mh?"
lo derise Jeongin.
"stava pianificando di lasciarti, da tempo, comunque"
ammise incrociando al petto le braccia.

"non ti senti nemmeno in colpa per ciò che hai fatto?"
chiese Dongmin, quasi incredulo.
"ci hai fatto lasciare"

Jeongin scrollò le spalle, cosa che forse era meglio evitare, dato che il ragazzo difronte a lui si infuriò ancor di più.

"sei un pezzo di merda"
disse alzando poi la mano, tirandogli così uno schiaffo sul viso.

Era stato abbastanza forte da far perdere leggermente, a Jeongin, l'equilibrio.

Il minore fece una piccola smorfia per il dolore, e alzò poi lo sguardo sul vicino.

"non è colpa mia se io piaccio a Chan!"
urlò, quasi, Jeongin, ricambiando poi lo schiaffo di prima, con un pugno.

Il più grande non rispose, ma subito dopo, senza esitazione, restituì un pugno al più piccolo.

E prima che se ne rendessero conto, una rissa era cominciata.

"sei uno stronzo!"
urlò il più piccolo.
"perché non puoi semplicemente accettare il fatto che a Chan non piaci più?!"
replicò con un tono di voce sempre alto.

Prese per i capelli Dongmin e lo fece cadere a terra, buttandocisi sopra.
Il più grande però, lo fece cadere a terra, cominciando a picchiarlo, come aveva fatto un momento prima Jeongin.

"perché se non fossi venuto tra di noi, staremmo ancora insieme!"

Stavano lottando sul prato, prendendosi oltre che a pugni, anche ad insulti.

I vicini che li stavano guardando, molto probabilmente o ridevano per la scena, o si chiedevano cosa diavolo stesse succedendo.

In un secondo momento, Jeongin, ebbe un maggiore controllo nella rissa, e riuscì ribaltare Dongmin mentre lo bloccava con le braccia.

Anche se il vicino era più grande di età, era più debole rispetto al minore.

"lo dirò solo una volta, lasciami in pace Dongmin"
disse una volta liberatosi da quella lotta.

Si alzò quindi da terra, e si incamminò finalmente verso casa di Chan, lasciando il vicino a terra.

Una volta arrivato a casa del ragazzo, bussò alla porta, in attesa che venisse ad aprirgli.

Era davvero stanco, e tutto ciò che voleva era essere tra le braccia di Chan.

"ehy sei finalmente qui!"
disse contento il maggiore una volta aperta la porta.

Lo squadrò e notò poi, i tagli sul labbro e sulla guancia, e i nuovi lividi che si propagavano sulle braccia e sulle gambe.

"cosa ti è successo?"
chiese Chan preoccupato.

"ho litigato con quel coglione di Dongmin"
rispose Jeongin, entrando in casa del ragazzo, non esitando a buttarsi sul divano.

"perché vi siete picchiati?"
chiese il più grande, seguendolo in salone.

"ci siamo picchiati per te"
disse Jeongin.
"io ho vinto, ovviamente"
ammise sorridendo.

"oh..."
si sentiva male al solo pensiero che avessero avuto una rissa a causa sua, e soprattutto che Jeongin fosse ridotto in quel modo.

"Channie non fare quella faccia"
disse, avvicinandosi al più grande, così da poter poggiare la propria testa sulla sua spalla.

"non posso fare a meno di sentirmi in colpa, insomma avete litigato a causa mia"

"chi se ne frega, Dongmin rimane comunque uno stronzo"
ammise Jeongin.
"e comunque, sarei disposto a tutto per te"
disse il minore prendendo la mano del ragazzo accanto a lui.

"Dio, sei così sdolcinato"
rise Chan, arrossendo lievemente.

"ti amo"
ridacchiò Jeongin a sua volta, sporgendosi poi per un bacio.

"ti amo anch'io"
replicò Chan, baciando il minore ancora una volta.

close to you ↬ jeongchan Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin