eleven

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"oh Dongmin..."
disse Chan, una volta che vide il nominato, davanti a loro.

Il ragazzo non disse nulla, e si limitò a camminare verso casa propria, sbattendo la porta una volta dentro.

Jeongin, invece, rimase lì a guardare, goffamente, Chan.

"allora...cosa farai con lui?"
chiese il minore, cercando di evitare il contatto visivo con il più grande.
"andrai a parlargli, ora?"

Chan lo abbracciò e sospirando prese parola.

"in realtà non voglio"
borbottò sulla spalla del più piccolo.

"dovresti però"
disse Jeongin, sempre borbottando.
"anche perché, non voglio il mio uomo con un'altro"
ammise, sciogliendo l'abbraccio, così da poter portare le braccia attorno al collo del più grande.

"oh quindi sono il tuo uomo adesso?"
sorrise Chan, mantenendo le mani salde sui fianchi del minore.

"si, e solo mio"
replicò Jeongin lasciando sulle labbra del maggiore, un dolce bacio a stampo.

"non preoccuparti, mi lascerò con lui"
disse Chan.
"ci stavo già pensando, comunque"

"mhm, ad ogni modo, ora devi andare, i miei genitori torneranno a breve"

"d'accordo, ora vado"
sospirò il più grande.
"ci vediamo domani?"

Il più piccolo annuí sorridendo, e dopo essersi lasciati un'altro bacio a stampo, Chan uscì dalla casa del minore, continuandogli a sorridere, finchè quest'ultimo non chiuse definitivamente la porta.

Si girò e si incamminò verso il vialetto di Dongmin. Una volta entrato, si avvicinò alla porta, bussando appena.
Dopo alcuni secondi di attesa, finalmente la porta si aprì, mostrando il volto del ragazzo.

"oh Bang Chan!"
disse Dongmin, allacciando immediatamente le braccia al collo del ragazzo.
"sapevo che saresti tornato da me"

Chan sospirò e gli scansò le braccia che erano posate sulle sue spalle.
"umh no-"

"quel fastidioso monello di Jeongin si era spinto su di te, sforzandoti a baciarlo"
disse Dongmin, posando una mano sulla guancia del fidanzato, intento ad accarezzarla.

"no, non è-"

"va bene, ti perdono"

"Dongmin-"

"solo...non vedere più Jeongin, okay?"

"no Dongmin, cazzo stai zitto e lasciami parlare!"
lo zittì Chan alzando leggermente la voce.
"sono stato io a baciare Jeongin"

"c-cosa...?"
chiese con voce sottile.

"si...Jeongin non si è imposto su di me, sono stato io a venire da lui, perché...mi piace"
ammise con un leggero sorriso sul volto, nel parlare del minore.

"e per quanto riguarda me?"
chiese Dongmin con occhi lucidi.

"non mi piaci più, ho cercato di dirtelo, ma non me ne hai dato modo"
disse sospirando.
"voglio lasciarti Dongmin"

"no"

"si, Dongmin"

"fottiti! sei un fottuto imbroglione!"
urlò Dongmin sbattendogli la porta in faccia.

Chan a quell'azione rimase impassibile, dunque scrollò le spalle, andandosene poi verso casa sua per poter avvisare Jeongin.

"Seungmin, sto dicendo sul serio! ora ci stiamo frequentando!"
urlò, quasi, Jeongin al telefono con l'amico.

"sono scioccato"
disse Seungmin.
"pensi che Dongmin mi incolperá?"

"cosa? perché dovrebbe incolparti?"
chiese Jeongin, sedendosi a gambe incrociate sul suo letto.

"perché sono stato io a consigliarti il tutor"

"no, non preoccuparti, non lo farà, sarebbe stupido arrabbiarsi con te"
lo assicurò.
"se proprio deve, se la deve prendere con me, ma non me ne frega un cazzo se lo fa"

a quelle parole Seungmin rise.
"ma aspetta, cosa dirai ai tuoi?"

"un bel niente, perché non glielo dirò"
disse Jeongin.
"si arrabbierebbero davvero tanto, ai loro occhi sono ancora un bambino"
ammise sospirando.
"cosa credi che mi verrebbero a dire se scoprissero che sto uscendo con un ragazzo di ventun anni? non mi farebbero più uscire di casa"

"oh, è vero..."

In quel momento, un'altra chiamata era in arrivo, e nel vedere il nome sorrise.

"Chan sta chiamando! ti chiamo più tardi"
avvisò Jeongin, riattaccando l'amico, così da poter rispondere al maggiore.

"ehi Chan hyung!"

"ehi Jeongin"
rispose il maggiore, al saluto del più piccolo.
"ho rotto con Dongmin, non ne saprò più nulla di lui, grazie a Dio"

Nell'udire ciò, Jeongin non potè fare a meno di sorridere. Era felice di non doversi più preoccupare del suo vicino fastidioso.
Adesso erano solo lui e Chan.

"quindi, domani verrai, vero?"

"si, verrò a pranzo"

Rimasero al telefono per una buona mezz'ora, finchè Jeongin non fu costretto a chiudere la chiamata a causa dell'arrivo della madre, che lo stava chiamando per aiutarla con la spesa.

"sembri felice oggi"
disse sua madre sorridendo.

"lo sono, infatti"
rispose il figlio con un enorme sorriso stampato in viso.

close to you ↬ jeongchan Where stories live. Discover now