eight

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Jeongin uscì dalla sua scuola con un sorriso trionfante stampato sul viso.

Per la prima volta dopo tanto tempo, sapeva come rispondere a tutte le domande del test.

"Jeongin!"

sentitosi nominare, si voltò trovandosi alla spalla Jisung e Hyunjin che gli stavano vendendo incontro.

"oh, ciao ragazzi"

"come pensi di aver fatto l'esame?"
chiese Hyunjin.

"beh, penso di averlo fatto bene"
disse il minore sorridendo ai due.

"oh è buono!"
Jisung disse, e Hyunjin annuí

"ora dobbiamo andare all'allenamento"
ricordò Hyunjin, e assieme all'altro si incamminarono, salutandolo il più piccolo con un cenno di mano, che quest'ultimo ricambiò.

Quando finalmente fu a casa, si lasciò andare sul letto, iniziando a fissare il soffitto. Era annoiato. Non c'era nessuno in casa. Hyunjin e Jisung erano all'allenamento e non aveva nessuno con cui uscire.

"oh aspetta...potrei chiedere a Chan"
pensò a voce alta.

"o sarebbe strano...?"

Poteva semplicemente chiamarlo e dirgli come era andato l'esame. Niente di strano in questo.

Prese in mano il telefono e chiamò il ragazzo. Era nervoso, ma non sapeva perché. Dopo due squilli rispose.

"Jeongin?!"

"ehi, Chan hyung"

"com'è andato l'esame!"
chiese Chan, con entusiasmo.

Jeongin gli spiegò gli esercizi che gli erano capitati e come se l'era cavata.
Quando Chan lo elogiò, poteva immaginare il più grande dirlo con il suo sorriso caratteristico.

"allora hyung... dove sei adesso?"
chiese il più piccolo.

"sono a casa, perché?"

"beh ecco, mi stavo chiedendo se ti andava di uscire"
borbottò Jeongin.

"si, certo"
rispose il più grande, e a quelle parole Jeongin rimase scioccato.

"veramente?!"

"si, vieni, vorrei venire io da te, ma non vorrei che Dongmin mi vedesse entrare o uscire da casa tua"
rispose il maggiore.

"va bene allora, mandami il tuo indirizzo"

"okay, ci vediamo"
disse Chan, per poi riattaccare.

Jeongin una volta che si fu assicurato che la chiamata era terminata, si girò urlando dalla gioia sul cuscino.

Stava davvero andando a casa di Bang Chan per uscire?

Trovava strano il fatto che Chan aveva paura che Dongmin poteva vederlo.
Perché gli importava se quel coglione li avrebbe visti? ma ad ogni modo, non era questo il punto.

Il punto era che stava per andare a casa di Chan.

Jeongin si stava preparando al meglio, aveva buttato da parte la divisa della scuola e si era messo su un completo casual. Si spruzzò un po' di colonia sul collo e sui vestiti, e finalmente era pronto per andare.

Prese un uber, poiché non voleva rischiare di perdersi andando alla ricerca della casa, assieme ad un autobus.

Si ritrovò lì, davanti a quella porta, si incoraggiò e fece qualche respiro profondo prima di bussarvi.
La sua mano andò da sola e dopo alcuni secondi di attesa, vide Chan davanti a sé.

"ehi Jeongin"
sorrise salutandolo, il maggiore.

"e-ehy Chan"
rispose il minore, maledicendosi poi per le proprie balbuzie.

Il più grande sorridendogli aprì la porta, così da far entra Jeongin.
Lo condusse in soggiorno e si sedettero.
Jeongin si guardò attorno, l'appartamento di Chan era davvero bello e pulito, con un'atmosfera confortevole.

"che cosa vuoi fare?"
chiese Chan prendendo alla sprovvista il ragazzo.

"oh-huh, non lo so, tutto quello che vuoi, volevo solo avere la tua compagnia perché ero annoiato"
disse Jeongin stringendosi nelle spalle.

"va bene, allora guardiamo un film su netflix"
rispose e aprì appunto quest'ultimo, non prima di aver acceso la tv ovviamente.

Il film partì e improvvisamente il cuore di Jeongin prese a battere davvero forte.
Lui e il maggiore erano così vicini l'uno dall'altro e le loro mani si sfioravano, ogni tanto, delicatamente.

"Chan hyung"
lo richiamò sottovoce Jeongin.

"posso poggiare la testa sulla tua spalla...se per te va bene..."
chiese imbarazzato.

Chan lo guardò, mentre il suo sguardo era ricambiato dagli occhi dolci e adorabili del minore.

Per tutto quel tempo si era trattenuto da Jeongin.

Non sapeva il perché, ma sentiva il bisogno di dargli abbracci e baci.

Inconsciamente le loro dita di andarono ad intrecciare.

"C-Chan hyung?"
sussurò, abbassando lo sguardo sulle loro mani.

Il più grande non rispose, rimanendo a guardare il viso del più piccolo.
Le scintille comparvero di nuovo.

"mi dispiace..."

Jeongin era confuso, perché gli stava chiedendo scusa?

Senza pensarci due volte, Chan si sporse in avanti e unì le loro labbra, dando vita ad un dolce e casto bacio.

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Non uccidetemi, vi prego.
So che sono passati due mesi dall'ultimo aggiornamento, ma capitemi è estate e in più ho avuto problemi con il telefono e ho rischiato anche di perdere l'account

close to you ↬ jeongchan Where stories live. Discover now