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Chan continuava a mandare sms al minore, ma senza ricevere una risposta in cambio.

Sospirò e appoggiò il telefono sul tavolino accanto a lui, sul divano.

"perché sospiri così tanto?"
chiese Dongmin.

"niente"
rispose Chan, alzando gli occhi al cielo.

In quei giorni qualunque cosa Dongmin facesse, lo irritava da morire.
Lo fece irritare particolarmente il modo in cui fosse arrivato senza preavviso a casa sua, costringendolo a mandare via Jeongin.

Dongmin si sporse per baciarlo, ma Chan si scansò.

"perché ti sei scansato?"
chiese Dongmin confuso e offeso.

"non sono dell'umore giusto al momento"
rispose Chan.

"oh allora? non sei dell'umore giusto per me?!"
chiese il ragazzo poggiandosi le mani sui fianchi.

"uhhh...."

"ad ogni modo, me ne vado, stai di merda per nessun motivo"
sbuffò e si alzò dal divano, precipitandosi poi via dall'appartamento.

Chan non esitò ad andare a chiudere la porta una volta che se ne fu andato.

"qual'era lo scopo di lui, venire comunque?"
pensò tra sé e sé.
"se non fosse venuto, Jeongin sarebbe ancora qui, in questo momento"

Il ragazzo si andò nuovamente a sedere sul divano, e prese il telefono per mandare un'altro messaggio a Jeongin.

Jeongin era sdraiato sul letto, con le lacrime che continuavano a scendere sul suo viso.

Vide il telefono illuminarsi di nuovo, sapeva benissimo che era Chan, chi altro sarebbe potuto essere.
Prese in mano il telefono e controllò i messaggi.

bang chan
oggi, 13:40

> hey Jeongin
> dongmin è appena andato via

Roteò gli occhi al cielo e posò il telefono a faccia in giù, sul letto.

E allora? ora che Dongmin era tornato a casa, Chan si aspettava che sarebbe tornato da lui correndo, permettendogli di usarlo ancora?

Il telefono si illuminò ancora, cercò di ignorarlo, ma fallì.
Lo capovolse e lesse gli ultimi messaggi inviati.

bang chan

> mi dispiace
averti fatto andare via in quel modo
> mi sembra una tale cazzata
> possiamo parlare? 
letto

Parlare.

Quella era l'ultima cosa che Jeongin voleva fare.

> Jeongin per favore
letto

Chan iniziò a chiamarlo, ma il minore continuava a declinare le sue chiamate.

> bene, allora verrò io
letto

Leggendo quel messaggio, Jeongin emise una secca risata.

"si, come no"
borbottò tra sé.

Spense completamente il telefono e lo posò sul comodino, spinse la propria faccia sul cuscino, e cercò di addormentarsi.

Circa quindici minuti dopo, il ragazzo sentì il campanello della sua porta, suonare.

Gemette. I suoi genitori non erano in casa, quindi nessuno oltre lui poteva andare ad aprire.

Scese le scale e proprio mentre stava per aprire, realizzò chi fosse. Si immobilizzò.

"cazzo deve essere lui"
pensò, ricordando l'ultimo messaggio che gli aveva mandato il maggiore.

"Bang Chan?"
lo chiamò.

"si, sono io"
udí Chan dire, dall'altra parte della porta.

Fece un respiro profondo e aprí la porta.

"perché sei qui?"
borbottò Jeongin guardando il più grande.

Chan rimase in silenzio, guardando prima il più piccolo, poi le sue vans.
Il minore sospirò, e sapendo che non avrebbe ricevuto risposta, non volendo più perdere tempo, tentò di chiudere la porta, ma Chan lo fermò.

"p-perchè..."

Jeongin lo guardò aspettando che completasse la frase.

"perché voglio stare con te"
disse Chan con le guance ormai rosse.

Il minore poteva sentire la sua frequenza cardiaca aumentare.

"c-cosa?"

"si, voglio stare con te Jeongin, voglio starti vicino"

Per poco il suo cuore non usciva dal petto per quanto stava battendo forte.
Era così felice nell'udire quelle parole che pensò che tutte le sue ipotesi sul maggiore, fossero sbagliate.

Accennò un sorriso, e si avvicinò a lui, avvolgendo le braccia attorno al collo di Chan.

"anch'io voglio starti vicino"
borbottò Jeongin.

Lentamente, Chan si avvicinò a lui, baciandolo ancora una volta.
Quella volta fu diverso. Sembrava più appassionato e genuino.

Il minore riusciva a percepire il sorriso del più grande sulle sue labbra, e lo faceva stare bene.

"BANG CHAN?!"

Nel sentire quella voce, i due smisero di baciarsi, voltandosi verso alla direzione in cui sentirono provenire il nome.

E proprio lì, nel vialetto di Jeongin, vi era il fastidioso vicino Dongmin.

close to you ↬ jeongchan Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora