Promessa

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Mi spostai nella mia posizione. Al mio fianco c'erano due ragazzi molto più alti di me, ma non mi impressionarono di certo. Tutta la mia attenzione l'aveva catturata il battitore a fondo del campo avversario.

Si era alzato la palla e con movimenti fluidi la stava seguendo per una battuta in salto.
I miei sensi cominciarono a risvegliarsi uno dietro all'altro. La ricezione non era mia, così mi spostai seguendo il pallone pronta a difendere un possibile muro.

Era un gioco particolarmente curato quello del Nekoma. Nella pallavolo femminile è generalmente basato molto sulla furbizia e sulle tattiche di gioco, ma ben presto riscoprii la potenza con la quale il volleyball maschile si differenziava.

Il pallone schizzò nell'altro campo con una schiacciata da centro, ma venne difeso senza troppe difficoltà. Osservai la situazione.
Il giocatore di destra aveva appena difeso ed era a terra, di certo non era in grado di alzarsi in tempo per una rincorsa, quindi spostai la mia attenzione sul lato sinistro del campo.

Sia l'ala che il centrale stavano eseguendo la rincorsa, ma il palleggio ben presto superò il secondo dirigendosi verso l'astina della rete.

"Facile"
Pensai spostandomi secondo il nostro muro. Ebbi una sorta di momentaneo flashback, e mi resi conto che stavo difendendo la stessa persona che la sera prima mi aveva attaccato addosso.

Sentii un enorme botto provenire dalla rete, e in una frazione di secondo seguii senza esitazione il pallone che si stava dirigendo nei tre metri, tenendolo in aria.
Sentii un fuoco pervadermi in tutto il corpo, e mi spostai immediatamente per lasciare spazio alle rincorse.
Fu punto.
Una sensazione bellissima, che avevo accantonato nei ricordi senza ricordarmi di quanto mi facesse stare bene. Mi voltai verso l'altro campo, dove molte persone si erano fermate ad osservarci.

"Sei stata bravissima" mimò Yuu con la bocca e sorrisi apertamente.
Erano anni che non mi sentivo così bene, e non avrei per nulla al mondo sprecato quella piccola occasione per assaggiare di nuovo le emozioni che accendono la vita del campo.

*~*

Il match si concluse con una vittoria per il Nekoma, e la mia gioia salì alle stelle.

-Emma-san sei fortissima!- mi grido Lev tirandomi su di peso e facendomi roteare in aria.
Risi a quel gesto ridicolo e cercai di divincolarmi inutilmente.

-guarda che ora che sappiamo che c'è lei saranno in due ad allenarti sulla difesa, non solo Yaku- sentii sussurrare Kuroo facendo pietrificare Lev sul posto.

-mi metti giù!?- dissi facendolo risvegliare. Era un ragazzo particolarmente simpatico ed energico, a pelle era un ottimo compagno di squadra.

Sorrisi al ragazzo e mi girai a guardare la Karasuno. Presto sarebbe finita anche la loro partita, e sembrava fosse la volta buona per concluderla vittoriosi.
Incontrai velocemente gli occhi di Yuu, preoccupati, mentre era seduto in panchina.

Ero sudata, e stavo riprendendo un po' di fiato, ma stavo bene. Speravo che la cosa non sarebbe degenerata poi.

Gli sorrisi smagliante, ed energicamente tirai su un pollice per rassicurarlo in qualche modo. Non vidi un grande cambiamento, ma sapevo che si sarebbe fidato di me.

Fortunatamente in quel momento avevamo la pausa pranzo, e mi sedetti tranquillamente a un tavolo vuoto con il mio vassoio in mano. Mi sentivo particolarmente energica, come mai prima. Giocare anche solo quel mezzo set aveva risvegliato la sportiva che c'era in me e, anche essendo certa del contrario, avrei voluto poter continuare a giocare.
Sfortunatamente era già ritornato il componente mancante, e il mio sfogo aveva raggiunto il termine molto velocemente.

-come ti senti?- sentii chiedermi mentre una persona che ben conoscevo scavalcava la panca per sedersi.

-sto bene Yachi, grazie mille-
Risposi. Da lontano vidi il piccolo libero arancione avvicinarsi e lo seguii con lo sguardo.

-spero tu stia bene- disse con fare preoccupato affiancandomi -non vorrei mai che avvenisse qualcosa all'improvviso... e che non fossi presente-

Con una mano mise a posto una ciocca dei miei capelli sfuggita dalla coda alta sbarazzina e, nonostante vidi una sincera preoccupazione nei suoi occhi, non potei fare a meno di arrossire.

-Y-Yuu... sto bene, non ti preoccupare... sai che ci sono molte volte in cui non succede nulla- lo consolai prendendogli la mano con non poco imbarazzo e fatica.
Anche lui arrossì un poco.

-lo so... però non posso fare a meno di preoccuparmi- rispose sussurrando.
Sentii dietro di me la mia amica che si stava alzando per lasciarmi parlare con lui in pace, e mi girai per vederla andare a sedersi con Kiyoko. Si voltò verso di me qualche secondo, giusto il tempo per notare la mia faccia dispiaciuta e mimarmi un "stai tranquilla" con le labbra, accompagnato da un sorriso.

Rincuorata mi voltai di nuovo verso il ragazzo, che ora mi stava fissando con i suoi lucenti occhi castano dorati, e mi bloccai qualche secondo incantata.

"Devo riprendermi cavolo, altrimenti diventerà troppo evidente... e non voglio assolutamente che girino voci assurde contro di lui, tipo che si è innamorato della sorella... o io di lui... non potrei farcela..."

Guardai a terra per qualche secondo per riprendermi da quegli attimi di fuoco.
-Yuu ascolta- dissi aumentando la stretta con la sua mano -io ne ho parlato con Hitoka... le ho chiesto di aiutarmi in caso di bisogno- gli spiegai senza in alcun modo incrociando il suo sguardo.

-oh... ok...- disse ritirando la mano dalla mia.

-aspetta! Io... le ho chiesto di chiamarti al telefono in caso di bisogno... non potrei farcela senza di te, mi fido ciecamente- aggiunsi riprendendomi tutta la sua attenzione.

-Yachi è simpatica, ma con una crisi non mi sentirei mai al sicuro senza di te, quindi...-
-...se vedo una sua chiamata, correrò immediatamente, stai tranquilla- mi interruppe concludendo la mia frase e accarezzando il dorso della mia mano.

Sorrisi tirando un sospiro di sollievo.
Era impossibile non amarlo per me, non potevo farci nulla.
Lo vidi avvicinarsi fin troppo, ma i miei pensieri mi impedirono di riprendere il controllo prima di arrossire troppo.
Alzò lo sguardo colorato da un velo rosso e mi lasciò un dolce bacio sulla fronte. Il mio cuore iniziò a palpitare talmente forte che avrei potuto affermare volesse uscire personalmente per vedere con i suoi occhi cosa stesse accadendo.

-non ti preoccupare. Ti prometto che ci sarò in qualsiasi momento ti serva. Ci vediamo dopo- concluse alzandosi e dirigendosi verso il tavolo con i suoi compagni, non prima di avermi scompigliato fraternamente la coda.

Mi voltai lentamente dopo aver balbettato un misero "si". Mi sentivo scoppiare e percepivo un sacco di occhi addosso, anche se forse li stavo solo immaginando.

"Mannaggia... che figura di merda... dio mi sento svenire"

———🌸———
Mi sono appena ricordata che teoricamente quest'estate sarebbero dovuti venire degli spagnoli a casa mia, quindi effettivamente i miei propositi di imparare la lingua non erano infondati :D

Anche se effettivamente non ho ancora iniziato... NA LO FARÒ. LO GIURO.

Sayonara

-Lanfryee

A Piccoli Passi / Nishinoya YuuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora