9. Aiuto in battaglia

2.7K 154 77
                                    

<< Scappa t/n! >>

Le urlò Adrien non appena si fossero alzati e prima che la ragazza potesse replicargli, il biondo corse dall'altra parte della strada. Roojee in quel momento, sbucò dalla piccola borsetta che t/n aveva cucito mentre era in aereo, prima che arrivasse a Parigi. Lo sguardo della ragazza era rivolto ancora alla figura corrente di Adrien, che si allontanava da lei, ma che tuttavia, si avvicinava al pericolo.

La sua kwami aveva visto l'espressione preoccupata e angosciata di t/n, a maggior ragione doveva subito andarle a parlare, fece un piccolo tratto di volo, rapido da raggiungere la testa della sua portatrice.

<< t/n è giunta l'ora! Devi trasformarti e aiutare Ladybug e Chat Noir >>

La ragazza guardò Roojee perplessa e senza parole. Sbigottita dal fatto che dovesse compiere tali gesta, che nell'immaginario suo non erano fattibili o comunque possibili. Roojee la richiamò di nuovo, stavolta t/n abbassò lo sguardo, ma non appena sentì un altro botto provenire dall'angolo della strada dove Adrien era fuggito, le venne un tuffo al cuore. Prese la sua kwami e la rimise dentro la borsetta, ciò che fece è stata un'azione normale, che qualsiasi adolescente avrebbe fatto in una situazione dove la morte era alla porta accanto.

Corse più veloce che poteva e una volta giunta a casa, cercò di riprendere il respiro e calmarsi. Salì in camera sua, con il tormento della voce di Roojee che continuava a parlare e a dirle che doveva assolutamente andare. All'ennesimo sgrido, t/n non poteva far finta di nulla. Aprì la borsetta e parlò apertamente alla sua kwami.

<< Ti prego smettila di dirmi cosa devo fare! Mi metti solo ansia! Già mia madre è morta per questo mestiere, mio padre è solo e non è neanche a casa adesso, io che dovrei fare?! Non voglio neanche espormi in pubblico con il costume che avrò da eroina.. troppo attillato, e sicuramente mi riconoscerebbero a scuola. Dammi tempo per favore, non so neanche quali siano i miei poteri o come si usino.. >>

La ragazza era sull'orlo del pianto. Disperata lasciò Roojee in bilico davanti alla sua libreria. T/n si sedette sulla sua sedia e mise le braccia conserte sulla scrivania dove ci appoggiò la testa. Aveva bisogno di calmarsi, di riflettere. Roojee in quel momento la guardò attentamente, vide in lei una grande forza, sebbene t/n stesse piangendo. Ripensò a sua madre, delle loro avventure e di quanto bello fosse lottare il male e aiutare i bisognosi con la madre della ragazza che si ritrovava come erede. Di certo non era pronta, ma c'era un pericolo imminente che la attendeva. I poteri di Papillon era cresciuti durante il periodo dove lui smise di attaccare Parigi quotidianamente e questo Roojee lo sapeva concretamente.

Immersa nei suoi pensieri non si accorse che t/n era davanti al computer e stava vedendo chi fosse la persona akumatizzata. Prima che potesse dire una parola, la ragazza si avventò su Roojee e le ordinò di infilarsi dentro la borsa. T/n iniziò a correre velocemente, nella speranza che Ladybug e Chat Noir potessero resistere prima del suo arrivo.

<< Che ti prende Ladybug?? >>

Gli chiese Chat. Erano entrambi per terra, lontani dalla donna akumatizzata che aveva il potere di lanciare un urlo come se fosse un'arma e di non far avvicinare nessuno da lei. Aveva la pelle blu ed entrambe le sclerotiche degli occhi di un colore verde accesso. Faceva seriamente paura. Marinette sentì un colpo al cuore e guardò aspramente il suo compagno, che misteriosamente, da quando si sono rivisti per affrontare questa battaglia, non l'aveva più chiamata  "m'Lady", come era solito fare.

La donna si avvicinava lentamente a loro, con uno sguardo sorridente e trionfante di chi sapeva di vincere. I suoi strilli non emettevano un suono netto, causavano un getto d'aria parallela al terreno dove camminava che andava dritto fino a tre o quattro decine di metri -dipendeva dall'intensità del suo grido-. Ladybug aveva già utilizzato il suo Lucky Charm e gli era uscito il tappo di una penna, ovviamente colorata di rosso a pois neri, classico del potere di Ladybug. Ancora non sapeva cosa farsene o come sarebbe stato utile.

Tra l'altro, il problema che dovevano risolvere i due eroi, non era come trovare l'akuma, che sembrava non essere presente da nessuna parte, non sarebbe stato utile sapere questa informazione se prima non sapevano come avvicinarsi alla donna. Chat attendeva ancora la risposta della sua compagna.

<< Non lo so.. >>

Bisbigliò disperata la ragazza. Un altro urlò venne lanciato dalla donna che fece cadere la Torre Eiffel, dove i due erano posati su una delle sue superfici. Entrambi lo schivarono, Ladybug mirò in basso per il suo atterraggio, successivamente, sentì la voce di una ragazza gridare il suo nome. Ladybug la guardò per bene, non riusciva a crederci che era lì, in quel momento di tanto pericolo. La ragazza stava per essere spiaccicata dalla Torre. Era t/n, e l'egoismo di Marinette in quel momento era alle stelle. Si distrasse comunque e cadde per terra con un atterraggio per niente soffice.

<< Ladybug! >>

Continuò a chiamarla t/n che tentò comunque di scansarsi dalla torre. Adrien quando la vide sgranò gli occhi.

<< T/n.. >>

Bisbigliò il biondo. Era troppo tardi. Vide con i suoi stessi occhi la figura di t/n ancora lì, sotto la Torre Eiffel, che stava cadendo addosso a lei.

<< No, non è possibile.. Non è possibile! >>

Urlò Chat Noir precipitandosi nel punto in cui aveva visto t/n. Le sue gambe cedettero e lui cadde con le ginocchia a terra, disperato. Le lacrime stavano minacciando di uscire. Da dietro, però udì di nuovo la sua voce.

<< Ladybug! >>

Subito Chat si girò, e vedendo t/n sana e salva le sue lacrime caddero come gocce di pura felicità e sollievo. Il biondo si avvicinò alle due ragazze. T/n non si accorse minimamente della presenza di Chat Noir, poiché fosse troppo occupata a dire qualcosa a Ladybug.

<< Non ho tempo, mi dispiace. Chat riportala a casa >>

Era stata la risposta di Ladybug al richiamo di t/n, la corvina non le diede neanche il tempo di parlare che con il suo yoyo si aggrappò a uno dei lampioni e si allontanò sia da Chat sia da t/n. Ormai il cuore di Marinette era davvero in frantumi, sperava almeno di sentire il calore dell'ironia e dell'umorismo di Chat Noir, e aveva davvero sperato che le potesse dire qualcosa prima che lei se ne andasse. La cosa che ferì molto Marinette è stato lo sguardo che Chat Noir aveva rivolto a t/n.

Era lo stesso di quando Adrien la vedeva nei corridoi, o la guardava quando passava. Il fatto che la sconvolse di più era dovuto proprio a t/n, che fosse la stessa ragazza ad averle rubato sia Chat e sia Adrien. Le lacrime non potevano far altro che scendere, ciò rese la sua vista opaca e offuscata, che non riuscì a riconoscere l'arrivo di un altro attacco da parte della donna.

<< No per favore! Ti supplico non andare! Io so.. >>

Stava cercando di dire t/n prima che Ladybug se ne potesse andare via.

<< Io so.. dov'è l'akuma >>

Sibilò la ragazza, con voce triste.

<< Sai dov'è l'akuma!? >>

Esclamò con un'euforia da far paura, Chat Noir. Il ragazzo le sorrise, e quell'espressione diede di nuovo a t/n una speranza, un bagliore di luce che le fece socchiudere di poco gli occhi e alzare i due lati delle sue labbra per formare così, anche lei, un sorriso. Era poco marcato di quello di Chat Noir, ma ero comunque un sorriso.






































Author's Note
Capitolo lungo, ma spero vi sia piaciuto!

Come vi è sembrata Ladybug (Marinette) in questo capitolo?

E Adrien?

Rosalía Where stories live. Discover now