15. La lascio andare

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Arrivata a scuola, con qualche minuto di ritardo, corse per le scale dell'entrata finché non sentì Adrien alle sue spalle chiamarla per nome. T/n si fermò e incitò il ragazzo ad andare più veloce.

<< Tranquilla, mica tarderemo come il primo giorno di scuola >>

Scherzò il biondo facendola ridere, non appena la raggiunse rallentò i passi per poi andare di nuovo veloce. Erano arrivati appena in tempo. Per tutta la lezione non parlarono così tanto visto che c'era matematica, una delle materie che implicava a t/n il massimo sforzo dalle sue meningi. Adrien lo aveva notato e non volendo entrare nel ruolo di Chat Noir, lasciò in pace la ragazza senza stuzzicarla.

Il sole le colpiva gli occhi, manifestando il colore puro che ne risiedeva, le pupille dilatate dalla concentrazione, i capelli legati in delle trecce francesi, le sopracciglia folte e arcate, la mano destra che continuava a trascrivere quello che c'era scritto alla lavagna, indossava la solita felpa larga con sotto la gonna. Le sue cosce erano abbondanti e si abbronzavano con quel piccolo filo di sole che entrava dalla persiana accanto al loro banco. Gli occhi di Adrien non smettevano di osservarla e punzecchiare quei dettagli del suo viso che solo il sole poteva emarginare.

Dopo quella giornata Parigi venne attaccata di nuovo da un super cattivo. Stavolta la vittima era un bambino. A casa Renoir, Roojee aveva di nuovo incitato t/n ad andare da Ladybug al temine della battaglia, tuttavia ciò terminò con un'amara conversazione che fece allontanare i buoni sentimenti da entrambe. Nel frattempo mentre Ladybug e Chat Noir stavano cercando di sconfiggere il bambino che aveva preso le sembianze di un robot gigante, l'eroina aveva spiegato il piano a Chat: doveva distrarlo, farlo andare vicino al fiume e cercare di farlo cadere, cosicché Ladybug potesse entrare all'interno del corpo del robot.

Chat fece come lei aveva chiesto e una volta sconfitto l'akuma e risistemato le cose Ladybug si avvicinò a lui per dargli il batti-pugno della vittoria.

<< Ti vedo davvero in gran forma Chat >>

Le sorrise la ragazza che stranamente faceva queste osservazioni.

<< Hai ragione >>

Il biondo le ricambiò il sorriso, ed entrambi rimasero un po' in silenzio, ad ascoltare gli animali notturni fare il loro richiamo.

<< Nessun M'Lady? >>

Scherzò di nuovo Marinette, sebbene neppure lei capisse come mai lo avesse domandato. Era per scherzo, certamente, ma dentro di lei sentiva mancare qualcosa. Chat Noir rise.

<< Non sono mai stato il tuo gentleman, Ladybug.. >>

Disse scherzando, sempre con il suo bel sorrisetto stampato in volto.

<< E tu non sei mai stata la mia Lady.. >>

Si sentiva dell'aspro in quello che aveva appena pronunciato. Marinette non stava capendo, il suo viso compì un'espressione di domanda, interrogativa che Chat replicò all'istante.

<< Sto dicendo che forse.. mi sono innamorato di un'altra ragazza >>

Marinette rimase sbigottita. Chat, innamorato di un'altra ragazza? Possibile? Forse lo diceva per gioco allo scopo di farla ingelosire o ridere, ma stavolta l'atmosfera era fredda tra loro, tesa e seria, gli occhi verdi di Chat Noir non la stavano imbrogliando stavolta.

<< Uau.. davvero? >>

Quello che provava in petto Marinette era un misto tra sollievo e tristezza, tuttavia le è sempre piaciuto il fatto che Chat le corresse dietro, ma a volte pensava davvero che lui doveva smetterla.

<< Be' non lo so.. Io.. Io.. >>

Borbottò lui.

<< La conosco da pochissimi giorni.. >>

Silenzio. Né Marinette né Adrien erano intenzionati di andarsene, lui strinse i pugni. Sapeva che se lo avrebbe detto di nuovo si sarebbe ritrovato un palo in faccia, ma, semplicemente, dentro di lui non ne poteva fare a meno di rimanere fedele a Ladybug, all'eroina che da anni aveva ammirato e supportato.

<< Ladybug io.. ti amo ancora nonostante tutto.. tutto.. >>

L'ultima parola era stata pronunciata con un bisbiglio così soffice che pareva essere simile a un silenzio fra due amanti. Non si sentì un'altra frase, un'altra parola o la voce dell'amata che era di fronte a lui. La strana distanza che risiedeva tra i due in quel momento era angusta e calda di milioni di emozioni. Che strano, di solito mi rifiuta subito. Pensò subito Adrien sgranando gli occhi mentre guardava a terra, ancora non riusciva ad alzare la testa per vedere che viso stesse facendo Ladybug.

<< Chat.. lo sai che lo apprezzo tantissimo. E ti ringrazio, ma.. in questo periodo il ragazzo che amo si è innamorato di un'altra. Io non posso dimenticarmi di lui così facilmente, capisci? Sarebbe sbagliato da parte stare con te solo per accontentare il mio ego. In più Chat, noi non ci conosciamo, siamo normali compagni di squadra. Tu non sai niente della mia vita come io non so niente della tua, e così deve rimanere. Mi dispiace dirtelo di nuovo, ma.. no, non posso accettarlo >>

Finalmente Chat alzò il capo, e la guardò negli occhi con un sorriso quasi piangente, pieno di gratitudine.

<< Ah.. ecco perché ti amo.. un'ultima cosa e non aprirò più questo argomento: non ti arrabbierai quando starò con un'altra vero? >>

Ladybug non riusciva a rispondergli, non si sarebbe mai immaginata gelosa di Chat, anche se una situazione simile le era già capitata, prima con Volpina, poi con Alya nei panni di Volpina, successivamente con Katami.

<< Non ho nessun motivo di arrabbiarmi con te Chat >>

Erano le prime parole che le vennero in mente. Chat Noir le sorrise di nuovo e le augurò la buona notte, però Ladybug aveva notato che in quel saluto mancava l'inchino funesto e gentile che di solito lui rivolgeva solo e unicamente a lei.

Adrien stava giusto per andare a casa quando si accorse che per questa missione non aveva avuto bisogno di usare il cataclisma. Non sentiva tintinnare il suo miraculous e qualcosa nella sua mente si chiarì, gli venne un'idea alquanto pazza se non proibita: andare a vedere t/n. Sapeva anche dove abitava, rimaneva solo da spiegare a Plagg il motivo di quella visita.

<< Dai.. solo per un secondo.. Ci starò solo per un pochino.. >>

Bisbigliò a sé stesso, era un modo per avvisare Plagg di quello che avrebbe fatto, tuttavia il kwami non poteva opporsi o rispondergli visto che Adrien teneva ancora il costume addosso.


















Author's Note

Come vi è sembrato? Qualche pensiero riguardo Ladynoir in questo capitolo?



Cari lettori, ritenetevi fortunati perché l'unica storia che sto davvero aggiornando su wattpad è questa ahah

Rosalía Où les histoires vivent. Découvrez maintenant