24. Lui, Chat Noir

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Vi avverto che sarà un capitolo lunghissimo, e ripeto, in questa storia ci sono riferimenti della terza stagione!

Non so quanti anni abbiate ma penso che scriverò scene 🍋

Sennò se volete rimango family friendly.

I LIMONE SARANNO SOLO CAPITOLI EXTRA

Se le volete in questa storia -cosa improbabile- fatemelo sapere!





T/n si rannicchiò su sé stessa dal freddo, era sera e l'orario dell'appuntamento che aveva con Chat Noir era vicino, dopotutto t/n non era a conoscenza della ragione di quell'incontro.

<< Mi dispiace che t/n ti abbia fatto pensare che io sia un sentimostro.. >>

Si scusò Roojee a Ladybug.

<< Che dici, siamo noi che dobbiamo scusarci per l'inconveniente >>

Replicò Chat Noir al posto della corvina che stava ancora rimuginando sul suo imbarazzo a riguardo. Seriamente aveva proposto a sé stessa un'idea così assurda, ne aveva chiarito con Tikki e anche lei aveva concordato nonostante la informò della sensazione che stava sentendo negli ultimi giorni.

<< Non dovete scusarvi con me, scusatevi con t/n.. Rosalía! >>

Stava per pronunciare il nome della sua portatrice ma si corresse e alla fine fece una risatina nervosa.

<< Ma certo, ora vado da lei >>
<< Aspetta! >>

Chat Noir aveva intenzione di chiedere scusa a Rosalía, ma Roojee lo fermò facendogli tornare in mente che l'avrebbe vista.

<< Ah sì giusto >>

Replicò Chat Noir.

<< Allora chiuderò gli occhi e mi avvicinerò a lei >>

L'eroe iniziò a gattonare usando i suoi sensi da felino e nell'osservare quella scena Ladybug sbuffò mettendosi il palmo della mano sulla fronte e scosse la testa. Prese lei in braccio il bambino che Chat Noir inizialmente doveva riportare a casa, stava dormendo beatamente che gli abbozzò un sorriso tenero e pieno di compassione, tra l'altro non c'erano pericoli a parlare con una kwami davanti a un lattante come lui. Chat Noir si era avvicinato così lentamente verso Rosalía che quando la salutò lei sobbalzò ed emise un urlo adorabile simile a un fischio. Chat rise e le assicurò della sua presenza.

<< Scommetto che hai aperto gli occhi. Io non posso aprirli.. comunque sia io che Ladybug siamo molto dispiaciuti per aver dubitato di te >>

Lei puntò lo sguardo su Chat Noir incantata. Era davvero bellissimo e con quegli occhi chiusi avrebbe toccategli il viso.

<< Anche tu pensavi che fossi uno di quei mostri? >>

Chat Noir sventolò le mani con agitazione per dirle chiaramente che non la pensava in questo modo.

<< Più che altro è Ladybug che mi ha fatto cambiare idea. Ah giusto!.. Ah niente.. mi sa che ne stanno discutendo loro adesso >>

Era nervoso, con sé stesso e con Rosalía, i suoi sentimenti non li erano più limpidi come prima e pure la sua voce ne era la prova visto che non suonava determinato quanto prima ma alquanto insicuro e timido.

<< Di cosa stanno discutendo? >>

Chiese Rosalía prima che un vento possente li colpì, i suoi capelli andarono a ondeggiare e il fiuto da felino di Chat Noir non poteva ingannarlo, quella chioma aveva un forte odore di avena e frutti. Quando la folata d'aria terminò, l'istinto di Adrien lo spinse ad approssimarsi ancora di più verso di lei che casualmente tenne anche gli occhi chiusi a causa del vento e non si rese conto di quel avvicinamento di Chat Noir che senza farsi notare le annusò la cute del polso, della mano e delle dita. Pesche. Profumava di pesche.

Rosalía Where stories live. Discover now