-8- RAGAZZA MAGICA

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Bakugou era ancora nei paraggi della scuola, stava camminando con la testa bassa e le mani in tasca quando vide una donna dall'aspetto familiare passeggiare sul marciapiede al di là della strada.

La donna indossava un vestito con una fantasia a fiori che le fasciava i fianchi e lasciava scoperte le ginocchia; camminava nella sua direzione con sguardo perso e ansioso, ma appena prima di attraversare venne avvicinata da due uomini, entrambi indossavano una felpa nera e i cappucci erano tirati su fino a coprire gli occhi.

I due uomini iniziarono ad importunarla avvicinandosi sempre di più, si erano posizionati ai due lati della giovane donna e non le davano modo di allontanarsi. Ad un certo punto, uno di loro le prese la borsa, mentre l'altro la teneva per un braccio per farla rimanere ferma.

Katsuki attraversò la strada senza preoccuparsi delle macchine, corse con più forza possibile e raggiunse la donna che aveva iniziato a divincolarsi per liberarsi dalla presa dell'uomo incappucciato.

Quando li raggiunse si fermò e guardò con sguardo di sfidai due uomini incappucciati "facile prendersela con una donna indifesa e sola" feceuna smorfia e non gli diede il tempo di rispondere che, con fare scenico, schioccòle dita davanti a sé dando vita a due piccole esplosioni. 

La luce improvvisa e il rumore assordante obbligarono i due uomini a coprirsi gli occhi e a fare un passo indietro allontanandosi dalla donna

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La luce improvvisa e il rumore assordante obbligarono i due uomini a coprirsi gli occhi e a fare un passo indietro allontanandosi dalla donna. In quella frazione di secondo Bakugou riprese la borsa della donna e, con grande soddisfazione, assestò due pugni agli uomini.

Il ragazzo si scrocchiò le dita voltandosi verso la donna che aveva appena aiutato. Il suo sguardo venne catturato da qualcosa di luccicante sull'asfalto rovente, quando si piegò per raccogliere l'oggetto si accorse che era un mazzo di chiavi. Lo raccolse e lo porse alla donna insieme alla borsa appena recuperata dall'incappucciato.

"ehm grazie, grazie mille per avermi aiutato, è la seconda volta che mi cascano le chiavi oggi" appena Katsuki sentì la sua voce la riconobbe al volo "non si preoccupi signora Midoriya" disse istintivamente, ma solo dopo aver terminato la frase si accorse dell'errore che aveva appena compiuto

"ci conosciamo?" chiese perplessa la donna mentre con cura rimetteva le chiavi nella borsa

"no, mi scusi, ehm ho lavorato come volontario all'asilo qui vicino e ho conosciuto suo figlio" se ne uscì con quella scusa banale senza pensare -che scusa stupida che mi sono inventato, non ci crederà mai- si maledisse per aver aperto bocca così velocemente senza escogitare un qualcosa di più credibile.

La donna, così simile a Izuku, sorrise facendo sembrare più morbido il viso "ah bene allora sei bravo con i bambini"

-ci ha creduto davvero? Ora capisco da chi ha preso l'ingenuità quel nerd- fu sollevato di non aver creato un casino con la sua imprudenza e scarsa capacità a tenere chiusa la bocca.

Bakugou si ritrovò a chiacchierare con la madre di Izuku mentre andavano verso la scuola. Era sempre stato semplice parlare con quella donna, era capace ad ascoltare e non giudicava mai nessuno, la rispettava ed era consapevole che la gentilezza di quella giovane signora era la stessa che contraddistingueva il suo amico d'infanzia. In qualche modo, tra una chiacchiera e l'altra, si fece convincere da quella donna dai capelli sfumati del colore del prato, a occuparsi del figlio l'indomani che lei doveva lavorare fino a tardi.

Avrebbe dovuto prendersene cura senza sapere nulla di bambini, si era ritrovato in un bel pasticcio. 

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