-12- ANIMA FRAGILE

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Il giorno dopo Bakugou si presentò alla sua vecchia scuola per prendere il piccolo Izuku e portarlo a casa. Sentiva l'ansia crescere senza motivo e percepiva gli sguardi interrogativi delle mamme su di sé.

Quando i bambini iniziarono a uscire dalla porta, si mise sulle punte dei piedi e aguzzò la vista alla ricerca di un cespuglio verde che si muoveva; quando lo individuò si avvicinò al bambino passando tra i vari genitori, ma raggiungendolo vide che le sue guance morbide erano bagnate da grandi lacrime luccicanti.

"Ehi pulce che è successo? Perché piangi?" il bambino, ancora un po' scosso dai singhiozzi, alzò le braccia in una richiesta silenziosa di essere preso in braccio. Katsuki a quel gesto e a quegli occhioni dolci non resistette e lo tirò su stringendoselo al petto.

Era così piccolo che, se lo avesse stretto ancora, sarebbe potuto sparire alla vista di chiunque altro

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Era così piccolo che, se lo avesse stretto ancora, sarebbe potuto sparire alla vista di chiunque altro. Sentiva il nasino premere contro il suo petto e le guance umide si stavano asciugando sulla stoffa della maglietta di Bakugou.

"allora mi vuoi raccontare che è successo?" chiese a bassa voce cercando di tranquillizzarlo

"ho litigato con Katsuki" rispose affondando ancora di più il viso nella maglietta di Bakugou

"e come mai hai discusso con Kacchan?" aumentò un pochino la stretta su quel bambino così indifeso e fragile

"stavamo giocando ai supereroi, io volevo fare All Might, ma anche lui e così mi ha spinto e non ha più voluto giocare con me" il ragazzo alzò gli occhi al cielo, era proprio un comportamento da lui

"come lo hai chiamato?" chiese il piccolo Izuku sollevando appena la testa e Bakugou, perplesso, lo guardò con occhi interrogativi

"hai chiamato Katsuki con un altro nome" precisò il cespuglietto notando l'espressione del ragazzo

"Kacchan" il biondo non si rese conto di aver sorriso rispondendo, ma quella curva morbida sul viso di Bakugou non passò inosservata al bambino.

Gli occhi di Izuku si illuminarono "mi piace" disse contento. Il ragazzo continuò a sorridere rendendosi conto che forse aveva appena insegnato a Deku il soprannome con cui lo avrebbe continuato a chiamare per il resto della loro vita, quel nominativo che non si sarebbe mai stancato di sentire.

Il bambino tra le sue braccia guardava con occhi sognanti ogni singola cosa lo circondasse, aveva quell'aria spaesata e innocente proprio come quando da più grande vedeva i video di All Might

"Izuku ascolta una cosa" il tono del biondo assunse una nota seria, ma leggera.

Il bambino posò i suoi grandi occhi verdi in quelli rubino del ragazzo "si?"

Bakugou fece un lungo respiro "Kacchan ti renderà la vita complicata perché è fatto così. Ti farà dispetti e certe volte ti farà piangere, anzi spesso ti farà piangere, ma tu non lo lasciare mai perché, anche se non sembra, lui ha bisogno di te. Me lo puoi promettere? Puoi promettermi che non lo abbandonerai mai?" il bambino aprì la bocca in un grande sorriso e annuì.

Bakugou sapeva che, pure se era così piccolo e la richiesta veniva da un ragazzo sconosciuto, lui non avrebbe mai rotto quella promessa.

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