7.

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Sistemo gli ultimi vestiti nell'armadio e nascondo le valigie sotto al letto. Sono tornato da tre ore da Monte Carlo e non sento per niente la mancanza. Sarà perché non amo viaggiare.

Vado in cucina per bere un bicchiere di latte. Il telefono vibra nella tasca.

"Hey!"

È un messaggio di Sofia. Le rispondo e nel frattempo mi verso un altro bicchiere.

"Mi manchi."

Per poco non mi strozzo nel leggere quel messaggio.

"Ti manco davvero o è un modo per vederci, litigare e iniziare tutto da capo?"

Invio con un groppo in gola questo messaggio e spero tanto che non mi risponda subito. Sono stato impulsivo questa volta, lo ammetto. Forse anche freddo, poco importa. Non voglio che il circolo vizioso in cui eravamo prenda di nuovo vita. Sono stufo di rivivere le stesse cose, quindi meglio che restiamo con l'accordo che lei si prende il suo tempo e io la aspetto finché non sarà pronta.

"Mi manchi davvero. Cristo, per una buona volta puoi credermi e non farti mille congetture?"

Sbatto il bicchiere sul bancone. Mi arrabbio con poco a quanto pare.

"Scusa se a volte dubito della tua parola. Un giorno mi dici una cosa e quello dopo un'altra."

Dopo aver inviato questo messaggio spengo il telefono e sbuffo. Lavo il bicchiere e lo rimetto al suo posto.

Esco di casa e mi dirigo da Carlos. Ho bisogno di sfogarmi.

«Scusa se irrompo qui in questo modo. Sei disposto ad allenarti?»

Carlos annuisce e ci dirigiamo nella sua palestra. Mi porge una tuta, mi cambio e indosso un paio di guanti da boxe. Devo scaricare la rabbia e quale modo migliore se non fare a pugni con un sacco? Sofia mi rende instabile.

«Mi ha contattato Sofia e mi sono arrabbiato», dico e gli racconto dell'accaduto.

«Attento a non farlo cadere dal soffitto!» ridacchia, riferendosi al sacco e dandomi una pacca sulla spalla.

«Divertente, davvero», borbotto e mi tolgo i guantoni.

Mi siedo su una panca e mi asciugo il sudore con un asciugamano. Carlos mi raggiunge e si siede al mio fianco.

«Tua sorella era uguale a Sofia quando iniziammo a trascorrere più tempo insieme. Non riusciva ad esternare i sentimenti che provava per me e quindi si è allontanata per qualche settimana. Ricordi? Ora non so che tipo è Sofia ma devi comunque non innervosirti. Se ti ama tornerà».

Annuisco alle sue parole e mi dirigo alle docce. Mi lavo e mi vesto.

«Tu come ti senti? Passata la cotta per Loren?» domando sedendomi al suo fianco.

«Non mi è mai importato di lei. Sì, sono stato male ma sono rinsavito. Ci vuole ben altro per distruggere Carlos Sainz Jr.».

Mia sorella ti ha distrutto, penso.

«E non dire ciò che stai pensando. Mi basta e avanza quello che ho passato».

Si alza e si dirige alle docce. Sospiro e accendo il telefono. Una miriade di messaggi mi arrivano non appena lo sblocco. Molti dei quali sono di Juliet che mi chiede dove mi trovo mentre uno è di Sofia. Rispondo a mia sorella dicendole che sono da Carlos e leggo quello di Sofia.

"Mi dispiace, davvero. Sembra che la colpa sia davvero mia. Non dovevo contattarti."

Prendo un respiro profondo.

The Other Half Of Me // Lando Norris [COMPLETA]Where stories live. Discover now