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È lunedì e stamattina Sofia partirà per raggiungere l'America, precisamente Los Angeles. L'orologio segna le 6:00 ed io dovrei trovarmi all'aeroporto alle 7:00. Ammetto che stanotte non sono riuscito a dormire. Un po' perché io, mia sorella e mamma ci siamo trasferiti nella villa di Lawrence e quindi mi sono sentito leggermente spaesato e un po' perché non sono convinto al 100% di voler dire addio a Sofia. Mi ha sempre detto che ci saremmo sentiti e che almeno una volta a settimana avremmo fatto una videochiamata, ma non sarà più lo stesso senza di lei. La Beacon High non sarà più la stessa senza di lei e sono un po' scettico riguardo il finire l'ultimo anno in America. Poteva finirlo qui a Londra e andare direttamente in America a giugno.

Sospiro e mi faccio una doccia per scacciare via questi pensieri che assillano la mia mente da giorni. Quella ragazza non mi dà più pace. Sono succube di lei e non faccio nulla per rompere il filo che mi lega a lei.

Esco dal box doccia e guardo il mio riflesso allo specchio: 18 anni e mi struggo per una ragazza, una che nemmeno mi ama, una per cui ho perso la testa senza valutare i pro e i contro, senza essere a conoscenza delle conseguenze e delle ripercussioni che la mia vita avrebbe preso.

Non ho mai pensato alla mia vita senza di lei. Prima di lei uscivo con molte ragazze solo per colmare il vuoto che mi aveva lasciato mio padre e per trovare l'anima gemella, la quale tarda ad arrivare e che non credo sia Sofia. L'ho sempre buttata sul destino quando si trattava di lei perché ho sempre saputo che con lei non avrei mai avuto una relazione duratura. Il fatto è che abbiamo due mentalità diverse: mentre io cerco l'amore lei non vuole nulla di serio, e un po' mi ritrovo nei panni di Ted Mosby: anche lui è disperato nel trovare la sua anima gemella e finisce per innamorarsi di Robin, la quale anche lei non vuole una relazione seria e non ama Ted come lui ama lei. Ed è brutto che la persona che ami non prova lo stesso nei tuoi confronti.

Scuoto la testa e mi vesto. Spruzzo una leggera quantità di un profumo della Calvin Klein, metto il telefono in tasca ed esco di casa.

Entrerò alla seconda ora a scuola perché sono sicuro che farò tardi.

A passo veloce e sostenuto raggiungo l'aeroporto e mi guardo intorno non appena metto piede nella grande sala gremita di persone, molte delle quali guardano il grande schermo con gli orari dei voli. Mi siedo su una sedia in plastica e muovo la gamba nervoso. Mi guardo a destra e sinistra in cerca di Sofia e non c'è nessuna traccia di lei. Aspetto impaziente.

«Lando?» mi richiama una voce. Sofia.

Mi alzo e sorrido leggermente.

«Alla fine sei venuto», constata. «Già». Sofia sorride.

I suoi genitori si dirigono al check - in.

Sofia mi afferra per la nuca e mi abbraccia.

«Se sarà destino ci rincontreremo. Però volta pagina. Non aspettarmi, vivi la tua vita e se dovesse piacerti qualcuna, buttati. Non pensare a me. Pensa alla tua felicità».

Scioglie l'abbraccio e poggia le labbra sulle mie. Questo è un bacio d'addio, lo sento. D'ora in poi non ci sarà più lei. Ci sarò solo io.

La stringo di più a me, imprimendomi questo momento nella mente.

Sofia si allontana dalle mie labbra e mi accarezza una guancia sorridendo.

«Stammi bene Lando Norris», dice e si divincola dalle mie braccia.

Le nostre mani si lasciano e la guardo finché non arriva al gate. Non si volta nemmeno una volta a guardarmi ed è meglio così, non avrei retto.

Esco dall'aeroporto e sento come se mi sentissi sollevato, come se il peso che avevo nel petto e il rimpianto di non poterla più vedere fossero scomparsi. Non sento più quell'orribile sensazione che non potremo più baciarci, di passare le notti insieme o di spendere del tempo con lei. Mi sento alleggerito in un certo senso.

The Other Half Of Me // Lando Norris [COMPLETA]Waar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu