13.

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Cammino a passo svelto per raggiungere il cortile della scuola, dove trovo il mio fratellastro, mia sorella e gli altri. Il telefono squilla e rispondo.

«Ciao Lando». Sofia. Non la sento da tre giorni.

«Come stai?» chiede, e sento del rumore in sottofondo.

Le rispondo che va tutto bene e la saluto perché ho da fare.

Raggiungo il mio gruppetto e l'occhio mi cade su Charles insieme ad una ragazza. È andato avanti a quanto pare.

«Chi è quella ragazza?» domando interessato. Juliet abbassa lo sguardo e si rifugia tra le braccia di Carlos. Pierre mi incenerisce con lo sguardo e alzo le mani in segno di resa. Nota bene Lando: pensare bene prima di parlare.

Montiamo nella limousine e torniamo a casa senza dire una parola sull'accaduto.

«Non ti azzardare a dire una sola parola su quella ragazza!» mi intima e, impaurito da questo suo scatto d'ira, annuisco.

«Siete arrivati finalmente! Vi ho conservato del pollo con le patate al forno», dice mamma raggiungendoci in cucina.

Mangiamo in silenzio, ormai nostro complice, e quando Juliet finisce, posa i piatti nel lavandino e si chiude in camera.

Canticchio una canzone e vado a prendere il computer in camera per poi afferrare lo zaino e studiare in giardino. È una bella giornata, quindi ne approfitto. Alterno lo studio ai grafici e torno dentro siccome ho finito tutti i compiti.

Passo davanti la camera di mia sorella e la sento singhiozzare. Apro la porta e sta piangendo ininterrottamente. Mi siedo accanto a lei e la prendo tra le mie braccia.

«Juliet, cosa è successo? Perché piangi?» domando, facendola sedere sulle mie gambe. Posa la testa sulla mia spalla e continua a piangere. Stringe in un pugno il mio maglione e mormora parole sconnesse.

«Charles è passato sotto casa e ha baciato quella ragazza con cui era fuori scuola».

La stringo di più a me dopo queste parole e le accarezzo i capelli per confortarla.

«Ho il cuore a pezzi. Perché si comporta così? Perché non lasciarmi invece di tradirmi in questo modo? Non so nemmeno se stiamo insieme», mormora. Le asciugo le lacrime e le dico in tono premuroso: «Vuoi che gli parli? Vuoi che lo faccia venire qui?»

«Sarebbe inutile. Vederlo implicherebbe che io stia male ancora di più. Se Charles ha davvero un'altra devo farmene una ragione. A quanto pare non esisto per lui, ma quella ragazza», borbotta. Le afferro il viso tra le mani e la costringo a guardarmi. «E allora che si fotta! Ha perso te e non ne troverà un'altra disposta a perdere tutto pur di poter stare con lui. La verità è che Charles non ti ha mai meritata».

Stringe le labbra in una linea sottile e abbassa lo sguardo alle mie parole. La vedo pensierosa e poi si alza per andare in bagno, dove resta per un paio di minuti.

«Organizzo una serata da Max domani sera? Solo io, te, lui, Lily e Carlos. Va bene?» le dico.

Annuisce e mi abbraccia. Scioglie l'abbraccio e mi sussurra un "grazie".

Esco dalla sua camera e vado nella sala film per vedere qualcosa per scaricare un po' lo stress accumulato.

Il giorno dopo mi sveglio un po' indolenzito a causa dell'allenamento di ieri pomeriggio: mi sono proprio dato da fare con i pesi e il tapis roulant. Questi sono i comfort di vivere in una villa lussuosa. E a proposito, dovrei parlare con Lawrence di alcune cose riguardo il trading.

Entro nella camera di mia sorella e Lance le sta parlando. Anche lui sa dell'accaduto con Charles.

«Puoi anche non andare a scuola se non te la senti», le dico. «Sto bene, tranquillo. Non preoccuparti per me, mi riprenderò», mi rassicura.

The Other Half Of Me // Lando Norris [COMPLETA]Where stories live. Discover now