15. Ciò che non sai di me

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«Naomi!». Una testa bionda si fa largo fra il marasma di gente intenta ad uscire. Attorno a noi, si sentono ancora le urla di gioia dei nostri tifosi. La squadra ha vinto la partita di poco, ma lo sguardo furente degli avversari è stata una soddisfazione ineguagliabile.

«Raccoon! Raccoon!» Alcuni ragazzi stanno ancora saltando con le cheerleader a bordo campo. La partita è finta da una quindicina di minuti e i giocatori sono rientrati negli spogliatoi, siamo in pochi sugli spalti.

Landon si avvicina a noi, sventolando una bottiglia di acqua. Sembra esausto, come se lui stesso avesse corso durante la partita. Non giocando a football è l'unico del suo gruppo ancora sul campo. L'ho spesso visto alla partite; pensavo fosse un fan sfegatato, ma a quanto pare sosteneva solo i suoi amici.

«Tieni, siete state magnifiche» porge alla mia amica la bottiglietta d'acqua e sostiene il suo sguardo, di gran lunga più imbarazzato.

Alle sue spalle passa un grosso procione, la mascotte della nostra squadra, il raccoon. Si unisce al gruppetto saltellante e un urlo di gioia si eleva da loro. Tutti gli adolescenti di questa scuola sono sempre stati troppo festaioli.

«Grazie» cinguetta Naomi. Mi scappa una risata a vederla così, cotta come una tredicenne. Le tiro una gomitata e lei assottiglia le labbra in un muto avvertimento. Le faccio un rapido occhiolino e mi pongo di fianco al ragazzo.

«Landon! Da quanto tempo.. non sapevo frequentassi la mia miglior amica» provo a passargli il braccio sulle spalle ma notando l'enorme divario a distanziarci ci poggio solo una mano. È di gran lunga il ragazzo più alto della scuola.

Ridacchia appena al mio gesto, ma non si prende confidenze; di fatto forse, questa è la prima volta che parliamo seriamente, non contando le chiacchere per i corridoi. Naomi paonazza mi sta decisamente maledicendo, in inglese o aramaico non fa alcuna differenza.

«Non ancora, ma spero di poter rimediare presto» se possibile il viso della ragazza s'infuoca più di prima. Ghigno osservando entrambi, poi lascio una pesante pacca sulla spalla del ragazzo e ritorno dalla castana. È senza dubbio la sua cotta migliore, carino, intelligente, carismatico.. meglio del vecchio Tony. Il sue ex, un tizio di quarta che puntava solo alle sue "grazie".

«Questo è da vedere», si riprende Naomi dall'incanto momentaneo. Non un completo rifiuto, ma nemmeno un avance. Dopo anni passati insieme, ho imparato a conoscerla abbastanza. Nei suoi occhi, fra gli scorci della sua anima, c'è solo spensieratezza, innocenza e bisogno di amore. Lui le piace, non so come si siano incontrati, ma se lei gli ha dato questa piccola speranza ai miei occhi è ovvio l'interesse.

Il biondo le fa l'occhiolino poi, torna a rivolgersi ad entrambe. «Ci sarete stasera a casa di Jack?» passa alternativamente lo sguardo sul nostro viso «La prima festa post partita dell'anno, la festa di benvenuto..», continua con fare ovvio.

«Oh certo, un evento imperdibile» scimmiotto le numerose ragazze alle nostre spalle alzando le mani e saltando nella tipica posa da cheerleader. «Giusto in caso volessi prendermi qualche malattia».

Naomi è costretta a piegarsi sulle ginocchia in cerca d'equilibrio non appena mimo con le dita un esempio pratico di amplesso, le sue risate arrivano forti e chiare alle orecchie del biondo che vi si unisce. «Tranquilla, si fa da Jack. Niente scopate, le camere saranno chiuse» risponde fra una risata e l'altra.

Sembra un ragazzo abbastanza sicuro di sé, gentile nel complesso e quasi dolce. «Oh, certo.. Jack è una garanzia» s'intromette Naomi. La sua fama lo precede: il donnaiolo della scuola, il giocatore di football più amato dalle ragazze e quello con più seguito.

«Come sempre ci sarà anche Phill, basta lui come sorvegliante» controbatte Landon, passandosi una mano fra i capelli. Phill o Phillip come lo chiamano tutti i professori, è il miglior studente dell'istituto, conosciuto fra i corridoi per la sua serietà ed incredibile educazione. Fra il corridoio per la mensa e il laboratorio multimediale si mormora fra gli studenti, una possibile parentela fra il diavolo e Phillip Norton. L'unico raro momento in cui lo si vede divertito, è in compagnia degli altri tre: Landon, Jack e Allen. «Un uccellino mi ha mormorato che hai ancora una promessa da completare», riprende il biondo spostando lo sguardo sulle mie pozze color ruggine.

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