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Niall porta Liam a casa propria.
Gli lascia fare una lunga doccia calda e gli fa trovare dei vestiti puliti sulla sedia.
Per Liam è una sensazione stranissima indossare qualcosa che non sia arancione.
Mangiano un boccone sul divano mentre si aggiorna su cosa è successo nel mondo tramite un telegiornale locale.
Bevono un po' di birre. Niall non ha ancora detto una parola.
Poi Liam piange ancora un po', niente di devastante come quella mattina al parcheggio del carcere, ma sono comunque calde e grosse lacrime che scivolano sulle sue guance e bagnano il cuscino contro cui si è stretto.
Quando finalmente non ha più lacrime, si apre un'altra birra e sospira.
"Come vanno i nostri affari?" Chiede in un sussurro.
Non che gli interessi davvero, ha intenzione di uscire da quel giro di merda, ma è giusto per iniziare una conversazione.
"Non vanno. Siamo fuori"
Liam volta la testa di scatto verso il suo amico.
"Ho fatto le cose per bene, tranquillo. Ho messo il nostro piccolo giro in mano ad uno dei russi con cui eravamo in contatto, ci hanno lasciato il trenta per cento di liquidazione"
Liam si passa una mano sugli occhi, stremato.
"Il trenta per c- Niall, ti hanno fregato"
Lui alza le spalle indifferente.
"Credi che me ne importi qualcosa? Se ci lasciano vivere le nostre vite tranquilli senza minacce di morte allora sì, sono un vero idiota a fare affari"
Liam sorride a labbra strette.
"Sei stato bravo. Se ci fossi stato io al tuo posto avrei contrattato, mettendo a rischio le nostre vite"
Niall allunga una mano e la posa brevemente sulla spalla dell'amico.
"Lo so. Ecco perché ci ho pensato io. Ci spetta il quindici per cento a testa. Non è molto ma ci permette di vivere dignitosamente fino a che non troveremo un lavoro vero"
Liam lascia cadere la testa all'indietro, sollevato all'idea di non doversi preoccupare anche di quel maledetto problema.
"Cosa hai intenzione di fare ora?" Sente Niall domandare.
Non è sicuro che si riferisca alla sua vita in generale.
"Tu non capisci" mormora tenendo gli occhi chiusi.
"Aiutami a capire" lo incoraggia Niall dolcemente "non ti ho mai dato modo di pensare di non poterti fidare di me, mi sembra. Raccontami tutto"
Gli porge l'ennesima bottiglia di birra, ne prende una per sé e attende pazientemente.
Non sapendo da dove cominciare, Liam parte dall'inizio.
Di come ha conosciuto Zayn e di come all'inizio non si siano piaciuti granché. Racconta della sua impresa eroica in sala mensa e di come, da quel momento, Zayn si sia avvicinato sempre un po' di più. Parla anche del passato di Zayn, e non si sorprende quando Niall non mostra espressioni di orrore. Sicuramente Waliyha l'ha già informato. Gli chiede "ti ha detto altro a riguardo?" e quando lui scuote la testa, Niall sospira e dice "prosegui".
In qualche modo, tra una parola rotta e un respiro più profondo, riesce ad arrivare alla parte di Carter, del suo piano per incastrare Zayn e di come l'abbia coinvolto attraverso la minaccia.
A questo punto, Niall reagisce esattamente come Liam si aspetta: balza in piedi, i suoi occhi azzurrissimi brillano di furia cieca.
"Giuro su Dio, lo ammazzo questo pezzo di merda! Mi faccio dire tutto su di lui: dove abita, i posti che frequenta, come si sposta. Carico Eveline e gli impallino il culo"
Eveline è il nome che Niall ha dato alla sua amata pistola.
La detiene legalmente e non l'ha mai usata. Beh, non l'ha mai usata direttamente sulle persone, ma è tornata molto utile per spaventare qualche culo.
"Lascia Eveline a fare la nanna. L'ho aiutato ad incastrare Zayn. Lascerà in pace Waliyha"
"Sembra che tu sia entrato nel mondo della droga solo ieri. Sveglia!" Urla Niall schioccandogli le dita davanti agli occhi "non ci lascerà mai in pace, ora che ha capito come tenerti per le palle, ora che ha scoperto il tuo punto debole, vorrà sempre di più. Scommetto che tra qualche giorno ti cercherà per obbligarti ad inserirlo nel giro"
Non ha mai visto Niall così arrabbiato. Digrigna i denti talmente forte che teme gli si spezzino da un momento all'altro.
"Adesso non mi importa nulla" alza le spalle Liam, rassegnato "ho perso tutto quel giorno. Zayn mi ucciderà, letteralmente"
Il cellulare di Niall si illumina. Il ragazzo lo prende in mano e legge il messaggio, poi sbianca.
"Penso che non farà in tempo a farlo, lei sta arrivando"
Gli porge il telefono per fargli leggere il messaggio.
"Niall, trattieni il bastardo in casa tua e fai in modo che non esca. Sono uscita ora dal lavoro, sto arrivando"
Il mittente del messaggio è Waliyha.
Liam si alza dal divano.
"Lei ovviamente non conosce la storia. Nemmeno io la conoscevo fino a tre minuti fa. Ma tranquillo, basterà spiegarle tutto" cerca di tranquillizzarlo Niall, nonostante il sudore che si sta formando sulle sue tempie.
Liam alza un sopracciglio.
"Sicuro, Niall? Perché io conosco bene Zayn. Lui prima agisce e poi chiede scusa"
Niall deglutisce.
"Allora devi parlare molto velocemente"

Never forget giving love gives loveWhere stories live. Discover now