EPILOGO

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Due anni dopo

Liam ha riscoperto il piacere della solitudine.
Tutti i giorni punta la sveglia alle cinque del mattino, fa una colazione leggera, indossa dei pantaloncini comodi, un paio di scarpe da ginnastica e si avvia verso la spiaggia sotto casa.
Fa una corsetta leggera, nulla di impegnativo, ma che gli permette di iniziare la giornata col piede giusto.
Ama osservare il sole che sorge lentamente dall'orizzonte, l'aria frizzantina tipica del mattino presto pizzicargli il petto nudo e riempiendolo di pelle d'oca.
Ama il silenzio, soprattutto.
Una cosa rara, che non ha più da quasi due anni.
Non da quando come vicini di casa ha due amici che non fanno assolutamente nulla per essere meno rumorosi.
Gesù, a volte gli sembra di stare ancora in prigione.
Ma se c'è una cosa che ama più di tutto questo, è il piacere di stare da solo un paio d'ore.
Non che la presenza di Zayn nella sua vita lo disturbi, assolutamente.
Dio, ama così tanto quel ragazzo che a volte sente le budella accartocciarsi al solo pensiero.
Ma ha sentito il bisogno di prendersi del tempo per sé, per organizzare la sua giornata e riordinare le idee.
Passa con Zayn la maggior parte del suo tempo, in quanto compagno e socio in affari, e quelle poche ore che si concede senza di lui le ha accolte nella sua vita come un caffè bollente a colazione.
Liam prende un lungo respiro per recuperare il fiato perso.
Sente le goccioline di sudore strisciare lungo tutto il corpo, i piedi pulsano stretti dentro le scarpe.
Si avvia verso casa.
Apre la porta tentando di non fare rumore, e ad accoglierlo c'è ovviamente il silenzio.
Ovviamente, accidenti a Zayn.
Entra in camera da letto.
Il suo compagno è ancora profondamente addormentato, disteso a stella marina su tutto il materasso, gloriosamente nudo.
Nonostante la visione lo faccia sudare ulteriormente, Liam non si distrae.
Si siede sul letto e gli posa una mano sulla spalla.
"Dannazione, Zayn, quante sveglie devo impostarti prima che tu decida di alzarti ad un orario decente?" Domanda ad alta voce scuotendolo forte.
Zayn mugugna in risposta, strofinando il viso contro il cuscino.
Poi apre un occhio assonnato e lo guarda.
"Se non ti sbrighi, Giulia ci ucciderà"
"Che se ne andasse a fanculo" sono le prime parole che pronuncia Zayn, riaffondando il viso nel cuscino.
Liam sospira: ogni mattina la stessa storia.
Zayn non è esattamente la persona più mattiniera del mondo, e convincerlo ad uscire dal loro letto è come imparare a parlare arabo - Liam sente che prima o poi riuscirà a dire una frase in quella lingua in senso compiuto-.
"Alzati, maledetto idiota" lo sgrida ancora, scuotendolo più violentemente.
Zayn stringe il polso del suo compagno e lo tira al suo fianco, circondando poi la sua vita con il braccio.
"Profumi di mare" sussurra al suo orecchio, strofinando il naso contro il suo collo.
Liam tenta di ignorare lo spasmo del suo cazzo perché no, non è il momento.
"Non ci provare. Sei in ritardo, oggi toccava a te aprire il chiosco. Che razza di lavoratore sei?" Domanda.
Viene più fuori come un gemito nel momento in cui Zayn attacca la bocca al suo collo, baciandolo a labbra aperte e mordicchiando la sua pelle sudata.
"Mi scopo il grande capo, mi è concesso un po' di ritardo" mugugna.
Ora lo sta mordendo in quel punto morbido sotto l'orecchio che gli fa sfuggire un ansito eccitato.
"Vorrei ricordarti che anche tu sei il capo, ma penso che sia inutile" biascica, ma posando comunque una mano tra i capelli di Zayn.
"Meglio ancora. Potrei stare qui e lasciar fare tutto ai miei schiavi"
Una mano scivola lungo il suo torace, complice il sudore presente su tutto il corpo, e si tuffa gentilmente dentro i suoi pantaloncini.
"E dai, Malik, che cazzo. Non può andare così tutte le mattine" sussurra trattenendo appena il respiro.
"Non è colpa mia se il tuo sudore mi eccita"
"È una cosa disgustosa da dire" risponde Liam, già rassegnato a come andrà la mattinata.
Ovviamente, rifiutare qualcosa a Zayn, soprattutto quando è nudo, è qualcosa di scientificamente impossibile da fare.
"Parla di meno e ansima di più, Payne. La mia mattinata deve iniziare come si deve"

Giulia li fissa con le braccia incrociate al seno e il piedino che si muove nervoso contro l'asfalto.
"Alla buon'ora. È mezz'ora che vi aspetto"
Liam le rivolge un sorriso di scuse, ma Zayn alza le spalle e dice "scusa, stavamo scopando"
Giulia alza gli occhi al cielo.
"Non me ne frega un cazzo. Non è possibile che finisca in questo modo ogni volta che Zayn deve aprire. Dagli la chiusura fissa e la facciamo finita"
Liam apre di corsa la porta del bar e prende seriamente in considerazione l'idea di lasciare Zayn in chiusura.
Il suo compagno circonda le spalle della ragazza con un braccio e gli posa un bacio sulla testa.
"Ti chiedo scusa, non succederà più"
"Ovviamente succederà ancora, Zayn. Devo imparare a portarmi dietro la mia copia delle chiavi quando fai tu apertura"
Entrano nel chiosco e si mettono subito all'opera: Zayn porta all'esterno la lavagnetta con i prezzi, Liam controlla le bottiglie e Giulia prende una scopa per spazzare il pavimento.
I primi clienti arrivano quando Liam è al telefono con i suoi fornitori per lamentarsi di un ordine che non è stato loro consegnato.
"Buongiorno raggi di sole" esclama una voce all'ingresso.
Harry Styles entra in tutto il suo splendore mattiniero, andando a sedersi sullo sgabello alto del bancone e ordinando un caffe lungo.
"Sono esausto" si lamenta, poggiando la testa sul bancone.
"Se ogni tanto dormissi, la notte, non lo saresti. E noi nemmeno" lo prende in giro Zayn avvicinando la tazza con la bevanda all'amico.
"Ehi, io dormo la notte!" Tenta di giustificarsi.
"Certo. Per caso è diventata una sfida a chi tra noi è il più rumoroso? Perché sono abbastanza certo che tu vinceresti a mani basse" si inserisce Liam una volta che chiude la chiamata, aggrottando le sopracciglia.
"Già, Tommo deve avere un qualche potere a noi sconosciuto. Tu non mi fai urlare mai così" dice Zayn fissando il compagno come se fosse colpa sua.
"Ok, tanto per cominciare, urli eccome. Quindi, Liam vai più che bene. E poi, la risposta è sì. Ha un potere magico che tu non avrai mai l'onore di provare" risponde Harry alzando e abbassando velocemente le sopracciglia.
Si allunga per prendere un cornetto ma scontra il suo gomito con il portatovaglioli, sfracellandolo al suolo.
Un ragazzo, in attesa della sua ordinazione, si piega per raccoglierlo.
"Ti ringrazio" dice Harry sorridendogli gentile.
Il ragazzo gli sorride di rimando. Lo fissa come se avesse davanti agli occhi la sua pizza preferita.
Liam non può biasimare il povero ragazzo: in quei due anni Harry è sbocciato.
Il fisico asciutto, l'abbronzatura perenne, i tatuaggi, i lunghi capelli ricci non passano inosservati su questa spiaggia.
Sempre più spesso si è trovato a dover fare i conti con dei corteggiatori indesiderati, e il suo spirito gentile non lo aiuta ad allontanarli.
"Nessun problema" riesce a dire il ragazzo appena riacquista l'uso della parola "mi chiamo Adam" si presenta allungando la mano.
"Harry" si presenta a sua volta stringendo la mano.
"Non finirà bene" sussurra Zayn all'orecchio di Liam.
"Perché?"
"Perché Louis è appena entrato"
In effetti, Louis è all'ingresso e fissa la scena con le labbra assottigliate e le mani sui fianchi.
"Posso offrirti qualcosa?" Domanda Adam.
Nel giro di mezzo secondo, Louis è al fianco di Harry e fissa il ragazzo con gli occhi fuori dalle orbite.
"Puoi offrire te stesso mentre te ne vai da qui" risponde acido.
Adam alza le mani.
"Wow, amico, calma. Stavo solo offrendo un caffè"
"Lascia che ti spieghi una cosa" si avvicina al ragazzo, ignorando le proteste di Harry e le sue mani sul braccio "lui è mio, ed accetta solo quello che gli offro io. Cioè una montagna di orgasmi, così tanti che penso tu non ne abbia mai visti o provati in vita tua. Quindi no, non accetterà nulla di quello che gli offrirai. Tutto chiaro?"
Harry sbuffa forte e stringe il braccio del suo compagno.
"Smettila Louis"
Louis si volta e lo fissa in cagnesco.
"Smettila tu di fare il cascamorto con tutta Ajaccio"
"Il cascamorto? Tu vaneggi Tomlinson" risponde ad alta voce Harry.
"Certo, io vaneggio. Sembrava non vedessi l'ora di infilarti nel suo costume!"
Harry gli rivolge uno sguardo oltraggiato e si alza di colpo dallo sgabello.
Liam sospira rassegnato.
Ultimamente, la gelosia di Louis è fuori controllo: chiunque respiri entro trecento metri da Harry è considerato una minaccia, ma anche se il ragazzo respira verso altri essere penedotati è praticamente dichiarare guerra alla sanità mentale del compagno.
Il litigio tra i suoi amici prosegue sotto lo sguardo scioccato di questo Adam e dei pochi clienti mattinieri, che essendo degli habitué non si scandalizzano più di tanto.
Anzi, Liam è convinto che scommettano clandestinamente su quei due, ed ha il vago sospetto che il tesoriere sia proprio Zayn.
"Sei un pazzo furioso! Ti rendi conto che la tua gelosia è ingiustificata?"
"Tu dici? Non posso distrarmi un attimo che fai gli occhi dolci al primo tizio che ti fa un sorriso"
"Ma quali occhi dolci? Tu hai perso il senno!"
Louis allarga le narici, sta praticamente per esplodere.
"Quindi" sussurra Adam "niente caffè?"
"Sparisci prima che ti strappi i coglioni e li usi come portagioie!" Gli urla in faccia Louis.
Il ragazzo arretra fino alla porta e sparisce verso la spiaggia.
Dopo un secondo entra Niall, inizialmente perplesso, ma che sorride appena vede cosa ha scatenato la reazione dello sconosciuto.
Si volta verso l'uscita e urla "grazie e torna a trovarci! Il martedì sera il primo shot è gratis"
Liam scoppia a ridere e si avvicina all'amico, ignorando Harry e Louis che si stanno ancora urlando addosso.
"Di nuovo?" Domanda Niall.
"Dovrò cominciare a farmi pagare. Ormai è uno spettacolo a cui nessuno dei miei clienti abituali vuole rinunciare"
"Sarebbe un'entrata interessante" lo prende in giro il suo amico.
"Dov'è mia sorella, Horan?" Domanda Zayn.
"Sta arrivando. Sta cominciando a diventare impegnativo tenere il passo con me" sghignazza Niall, salvo poi smettere subito sotto lo sguardo inquisitorio di Zayn.
Incredibile come dopo cinque anni, Niall si senta ancora messo in soggezione da Zayn, nonostante quest'ultimo abbia espresso il proprio apprezzamento sull'irlandese.
"Quante volte devo dirtelo che non puoi perderla di vista nemmeno un secondo, dannato irlandese?"
"So badare a me stessa, grazie tante" dice divertita una voce femminile.
Waliyha fa il suo ingresso al bar e si avvicina a Niall, dandogli un veloce bacio sulle labbra.
"Niente effusioni in mia presenza" ricorda Zayn indispettito.
La ragazza sbuffa.
"Sai, Zayn, penso che questo sia accaduto più o meno in tua presenza"
Questo è il suo pancione di sette mesi, avvolto da un costume intero e coperto da un pareo celeste.
"Non dovrei dirtelo, ma sette mesi fa io e Niall ci abbiamo dato dentro nel bagno del bar. Quindi ufficialmente è stato fatto in tua presenza"
Liam sghignazza mentre vede Niall perdere quel rossore che il sole gli ha donato e Zayn alzare le sopracciglia scioccato.
Quest'ultimo inizia a sproloquiare in arabo, stoppato ad un certo punto dalla sorella con un "Non esagerare, fratellino"
E Liam, che piano piano sta cominciando ad imparare un po' di arabo, è piuttosto sicuro che Zayn abbia parlato del cazzo di Niall come del prossimo sacrificio ad Allah.
La situazione viene interrotta da Louis che li supera tutti avviandosi verso l'uscita, mentre urla "bastava dirlo che non volessi più avermi intorno. Buona vita, Styles" ed esce sbattendo la porta.
Harry fissa l'uscita a metà tra lo scioccato e il rassegnato.
Sospira profondamente e dice "è troppo geloso"
Zayn gli posa una mano sulla spalla.
"Io lo capisco. Sei bellissimo"
Harry arrossisce e Liam aggrotta le sopracciglia.
"Domando fottutamente scusa" si inserisce digrignando i denti.
Harry sventola la mano come a minimizzare il complimento di Zayn, poi si mordicchia il labbro inferiore.
"Vai a parlargli, sai come diventa quando è così. Rischi di trovare tutta la tua roba fuori di casa" lo ammonisce Waliyha.
Non è la prima volta che succede: Louis ed Harry sono famosi nel quartiere anche per dare spettacolo ai loro vicini con scenate degne di premi Oscar.
"Penso che lo farò" alza le spalle il ragazzo, per poi avviarsi verso l'uscita.
Liam si avvicina a Zayn e gli pizzica forte un fianco, facendolo sussultare.
" 'Io lo capisco, sei bellissimo' " scimmiotta "non capisco perché a volte te ne esci con certe puttanate"
Zayn alza un sopracciglio e sorride sornione.
"Perché, non è la verità? Harry è veramente bellissimo"
"Giuro su Dio, Malik, un'altra frase del genere-"
Zayn gli circonda le spalle con un braccio e gli sussurra all'orecchio "questa tua gelosia ingiustificata stranamente mi eccita da morire"
Ignorando il brivido di piacere che la voce del compagno gli provoca, Liam controbatte "tu sei sempre eccitato, Malik. Non ci trovo nulla di strano"
"Non è colpa mia se sei, beh, così" risponde regalandogli una lunga occhiata.
Liam sghignazza come una maledetta scolaretta, facendo sorridere Waliyha e ridere di gusto Niall.
"Siete disgustosi" si inserisce Giulia con in braccio un grande sacco di polvere di caffè "potreste venire ad aiutarmi col vostro locale? Vi ringrazio"
Zayn e Liam si staccano sorridendosi maliziosi, negli occhi una sola promessa: a più tardi.

Never forget giving love gives loveWhere stories live. Discover now