stars

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Kuroo era fissato con una sola band, le sue canzoni lo avevano stregato totalmente.
Ovviamente, non l'aveva scoperta da solo, sarebbe stato un pregiudizio dire che il corvino non avrebbe mai potuto ascoltare quel tipo di canzoni, ma era vero.
Era stato solo merito del piccolo Kenma, il quale gli si leggeva in fronte la tracklist del suo album preferito di questi ultimi, se il più grande era venuto a conoscenza di quelle composizioni divine.

La band in questione era i "The neighbourhood".

"Non c'è nessun non-etero che non lì ascolta, mancavi solo tu", gli aveva confessato il biondo.

Così l'ennesima loro canzone partì sul telefono del più grande, il quale era seduto sulla terrazza, con la solita e tossica sigaretta e il tè freddo. I ricordi riaffiorarono e, chiuse gli occhi.

Where have you been?
Do you know when you're coming back?
'Cause since you've been gone
I've got along but I've been sad

Già, quando tornerai?, si chiese il corvino.
Certe volte si odiava per quanto era drammatico, ma quella situazione lo aveva così scosso da essersi abituato a rimanere in una montagna russa di emozioni.
Non sapeva esattamente se abituarsi a quei sentimenti era una cosa positiva o meno.
Ma, almeno, non si poteva più sorprendere.

We were too close to the stars
I never knew somebody like you, somebody

A quel punto, un flashback si presentò nella mente del ragazzo, che si appoggiò al muro freddo e sia abbandonò ad esso e ai brividi che gli risalirono la schiena.

-Guarda che sei l'unico scemo a non averne mai sentito parlare, tu e il tuo rap, ascolta questa meraviglia.-.
Il biondo fece partire la canzone, nel mentre il corvino si sistemò meglio sull'erba.
Il piccolo Kenma aveva la testa proprio sul suo petto e, appena i movimenti fastidiosi del compagno cessarono, si sedette sul suo grembo, posizionando il telefono dove poco prima vi era la sua chioma bionda con la ricrescita nera.
-A stare qui in montagna di notte, sembra che le stelle siano vicinissime, magari non lo sono troppo? E se prendiamo fuoco?-.
Scherzò, in parte, il corvino.
-Comunque, davvero, siamo troppo vicini alle stelle qui.-.
Affermò poi, un po' più serio, mettendo le mani sui fianchi di Kenma, spostandolo più avanti sul suo busto.
Quest'ultimo si chinò su di lui e gli lasciò un bacio sull'angolo della bocca.
-È vero, è vero. È una stronzata, ma hai ragione.-.
-Non ti permettere di giudicare la mia poesia.-.
Lo ammonì Kuroo, togliendo le mani.
-Ma se sei tu che insulti le mie canzoni! Un giorno finirai per amarle, sceemo.-Le dita dei due si intrecciarono.-E poi anche la canzone l'ha detto che siamo troppo vicini alle stelle, quindi ti credo.-.
Gli sorrise.
-Tsk. Mi assecondi solo perché lo dice una canzone? Che cattivo.-.
Il corvino se la prese ancora.
-Si, ma la canzone dice anche che non ho mai incontrato nessuno come te.-.
-E tu lo pensi, o lo dice la canzone?-.
-Lo penso, lo penso.-.
-Davvero?-.
-Certo che sì.-.
Il corvino si mise seduto, con ancora Kenma sopra di lui. Lo baciò dolcemente.
-La amo già, 'sta canzone.-.

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