" Resti stasera, resti di sera
Che fuori piove e non ho voglia di altro stasera
Resti stasera, resti di sera
Che il mondo è strano e non lo voglio incontrare stasera."
▪︎Stasera-UltimoAprii gli occhi piano e sorrisi rendendomi conto di essere stretta ad Alberto, il quale stava ancora dormendo beato. Dormire era una delle cose che amavo fare di più, soprattutto dopo pranzo come in quel momento, e soprattutto accanto a lui. Lo so, non è proprio una cosa originale da dire, ma è la pura verità.
Mi girai su un fianco e gli baciai le labbra piano, così lui si svegliò. - Non ti stancherai mai di svegliarmi?-
- No, e poi ti pare il modo? Vieni a trovarmi e dormi sempre? Boh, non va proprio bene così.- dissi sarcastica, mentre accarezzavo il suo viso ricoperto dalla barba. - Non ti capisco proprio e com...- non feci in tempo a finire le frase che mi zittì con un bacio, che mi fece immediatamente accelerare i battiti, sarei sicuramente morta per colpa della tachicardia.
Mi baciò dolcemente e io ricambiai, mentre la sua mano accarezzava piano i miei capelli e poi il mio fianco. - Mi sei mancata così tanto.-
- Sono egocentrica e piena di me se ti dico: "lo so"?-
- No, vuol dire che ho fatto un ottimo lavoro a dimostrarti quanto tengo a te.- mi accarezzò piano le labbra - E che non ti abbia mai fatto sentire sbagliata mi fa sentire bene.-
- Non credo di meritarti, non ho niente da offrirti... molte volte penso potresti avere di meglio.-
Smise di accarezzarmi e mi guardò scioccato e infastidito allo stesso tempo. - Non dirlo mai più.-
- Albe, è quello che penso alcune volte. Tante volte me lo sono chiesta, da quando abbiamo iniziato a frequentarci, non capivo come fosse possibile.-
- Non mi piace che pensi queste cose, per nulla. Ti prego di non farlo. Non hai nulla di meno delle altre e poi, inoltre, ognuno ha qualcosa che lo rende speciale.-
Il suo sguardo si rilassò un po', ma comunque non iniziò nuovamente ad accarezzarmi. Rimase vicino a me, con gli occhi sui miei, ma spostò le mani accanto al suo fianco.
- Va bene, ma non prendertela, voglio starti vicina.-
Mi avvicinai ancora di più a lui e gli presi la mano destra tra le mie, stringendola forte, mentre lui sospirò. - Non ce l'ho con te Nova, solo che non mi piace quando ti sottovaluti, è una cosa che mi fa incazzare.-
Sorrisi intenerita dalle sue parole e avvicinai le mie labbra alle sue. - Ti spavento se ti dico che credo di essere innamorata di te?-
- Ti potrei fare la stessa domanda.- azzerò la poca distanza tra noi, appoggiando le sue labbra sulle mie. Fu un bacio dolce e deciso allo stesso tempo, come se volesse dimostrarmi che le parole che aveva appena pronunciato fossero più che vere. Ci allontanammo solo nel momento in cui il fiato ci venne a mancare.
- Usciamo dopo? Per quanto mi piacerebbe tenerti sequestrato qua: sarà il caso che tu vada a incontrare anche gli altri...- presi un bel respiro prima di fargli la fatidica domanda - Quando riparti?-
La sua presa su di me si fece più salda, capii così che la risposta non mi sarebbe piaciuta. - Domani, verso mezzogiorno.-
- Di già?- abbassai appena lo sguardo - Vabbè è ovvio, domani rinizia l'allenamento e tu ti devi riprendere completamente dall'infortunio, insomma.-
- Potrai venire a stare da me quando avrai tempo, se io non potrò.- mi sussurrò all'orecchio, per poi lasciarmi un bacio sulla guancia.
Mi andava bene così, delle sue promesse avevo intenzione di farne tesoro e crederci assolutamente.
*
Appena arrivammo al centro sportivo di Asseminello sorrisi felice, quello era uno dei miei posti preferiti al mondo, assolutamente, e in quel momento, con Alberto accanto, mi sentivo assolutamente completa. Non mi mancava nulla.
Scendemmo dalla macchina e lui, affiancandosi a me, mi prese per mano, per poi rivolgermi un sorriso. Camminammo fino a raggiungere la squadra, che a quell'ora, di solito, aveva appena finito la sessione pomeridiana di allenamento. Il primo a notarci fu Ceppitelli che sorrise e corse praticamente verso di noi, per salutare il suo amico, poi ci raggiunsero anche gli altri.
Mi allontanai leggermente per lasciare loro lo spazio giusto e li guardai intenerita, erano una bella squadra, unita e compatta. Molti di loro avevano un'amicizia fraterna, che io quasi invidiavo.
Luca si allontanò dal gruppo dopo salutato, e mi si avvicinò. - Presuppongo che le cose siano andate bene, visto che siete arrivati mano nella mano.-
- Abbiamo definito il nostro rapporto e mi ha rassicurato dicendomi che verrà qua appena potrà e che io potrò salire a Ferrara quando vorrò.-
- Ti vedo molto più serena, mi fa piacere. Quanto si ferma?-
Sospirai appena e spostai lo sguardo proprio sul protagonista del nostro discorso, che stava ridendo animatamente con Nainggolan e Ceppitelli, non osavo immaginare i loro discorsi. -Va via domattina, la SPAL deve riprendere l'allenamento. -
- Hai noi, cercheremo di farti sentire il meno possibile la mancanza del tuo ragazzo.- arrossii violentemente appena lo etichettò in quel modo. Feci per ringraziarlo del sostegno, ma Alberto si avvicinò a noi con Paloschi, mi trattenni dall'alzare gli occhi al cielo, gli avevo promesso di provare ad andarci d'accordo, dovevo mantenere la promessa fatta, no?
- Lù, ti rubo un attimo Nova, vorrei parlare con lei e Palo, ok?- il mio amico annuì, mi schiacciò un occhiolino e poi diede una pacca sulle spalle di Alberto. Lo guardai allontanarsi, poi portai l'attenzione sui due ragazzi che dovevano parlarmi.
- Che succede?- finsi di non aver minimamente immaginato il perché fossero davanti a me.
Paloschi mi porse la mano e mi sorrise dolcemente. - Possiamo riniziare daccapo? Forse siamo partiti con il piede sbagliato.-
Lo guardai per un attimo, poi spostai lo sguardo su Cerri, che mi sorrise come ad incoraggiarmi. Quella scena mi sembrò letteralmente strana e surreale, ma non commentai e prendendo un bel respiro gli porsi la mia mano e ci scambiammo così una stretta. - Devo scusarmi, il problema non eri tu, non direttamente almeno.-
Lui mi sorrise e scosse la testa, come a voler eliminare ciò che era successo. - Tranquilla, credo di aver capito bene la situazione, l'importante è avere risolto.-
Annuii sorridente e lui si congedò, per poi tornare dagli altri, lasciandomi sola con Alberto, che mi attirò a sé e mi abbracciò forte.
Mi strinsi forte a lui, non avrei più voluto lasciarlo andare. - L'ho fatto solo per te.-
Rise tra i miei capelli sentendo le mie parole e poi mi strinse ancora più forte, probabilmente nemmeno lui voleva lasciarmi andare. - Ed è anche per questo che ho scelto te.-
- Perché ti do retta?-
Allentò l'abbraccio e mi obbligò a un contatto visivo. - Perché sai farmi ridere.-
Come mi sentii non è possibile spiegarlo, non avevo bisogno davvero di nulla di più in quel momento, avevo tutto ciò che avevo sempre desiderato.

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Distance|| Alberto Cerri
FanfictionDalla storia: "Sorrisi, intenerita dalle sue parole e avvicinai le mie labbra alle sue. - Ti spavento se ti dico che credo di essere innamorata di te?- - Ti potrei fare la stessa domanda.- azzerò la poca distanza tra noi, appoggiando le sue labbra...