"Io come te lo dico adesso che mi manchi
Che poi alla fine io mi sveglio sempre tardi
E ti vedo allontanarti con gli altri passanti."
▪︎ Occhi rossi - Asia Ghergo- Fammi capire, ti ha riportato le tue cose con la sua ragazza?- Claudia mi guardò con meraviglia, gli occhi quasi fuori dalle orbite. - Non riesco a capirne il senso, sinceramente.-
Girai e rigirai la matita tra le mani e sospirai, rendendomi conto che, a distanza di due giorni, quel suo gesto mi dava ancora fastidio. Non capivo perché l'avesse portata e non capivo perché lei si comportava con me in quel modo dolce e sempre sorridente. - Cla, dobbiamo studiare, lo sai.-
Riniziai a evidenziare le parti importanti del libro, ma smisi subito sentendo Ceppitelli lamentarsi del mio "non voler mai affrontare l'argomento Alberto", così mi girai verso di lui, lanciandogli un'occhiata maligna. - Luca, avevi promesso di non interrompere lo studio.-
Lui alzò gli occhi al cielo e si alzò dal divano, prendendo posto a tavola, accanto a noi. - Vero, ma tecnicamente è Claudia ad aver interrotto lo studio, quindi posso approfittarne per commentare, no?-
Claudia rise, sicuramente trovandosi d'accordo visto che anche lei voleva che parlassi apertamente della situazione e che, in quel giorno, non sembrava avere molta voglia di studiare.
- No, Luca.- risposi, regalandogli poi un sorriso falso - Non sei autorizzato comunque.-
- Devi dirgli che lo ami ancora e vuoi tornare con lui.- disse semplicemente, ignorando le mie parole - Non ha senso che tu abbia una faccia da funerale quando succede qualcosa con lui, ma comunque ti ostini a non muovere un solo dito per cambiare le cose.-
- Sono d'accordo con lui.- gli diede manforte la mia amica, facendo spalluce. Mentre io lanciai la matita sul tavolo e mi alzai in piedi, sbuffando.
Ero stufa di sentirmi dire tutto ciò, anche se sapevo bene che lo facevano solo perché avrebbero voluto vedermi nuovamente felice. Ma non potevo fare quello che dicevano, non dopo gli ultimi trascorsi, e poi non ero nessuno per rovinare la storia nascente tra lui e Aurora, non dopo averlo lasciato.
- Basta ripetermi sempre questa cosa, non succederà Luca. Non voglio tornare nella sua vita e interrompere la sua tranquillità e non voglio rischiare di stare ancora male.- quasi urlai, nervosa e infastidita. Mi rendevo conto che, vista da fuori, potessi passare benissimo per pazza, ma la realtà è che la mia mente era confusa, e per quanto mi sforzassi di andare avanti, ogni giorno dovevo combattere nuovamente con le stesse battaglie che pensavo di aver vinto. Non riuscivo a uscire fuori da quella storia a cui avevo messo fine, ero come intrappolata sotto le macerie.
- Ma di quale tranquillità parli? Lui non è tranquillo, lui pensa a te. Cerca di essere un bravo ragazzo e di non prendere in giro Aurora, di non ferirla, ma per quanto si sforzi, dentro sé non riesce a voltare pagina e dedicarsi a lei.- anche lui si alzò in piedi, imitandomi - Perciò le tue sono solo scuse, eppure non ricordavo fossi così vigliacca. Ricordavo fossi piena di coraggio e voglia di vivere, ora sei solo un'ombra di quella che eri.-
Spalancai la bocca, sconcertata dalle sue parole e dalla foga che aveva usato per pronunciarle, poi lasciai che una risatina isterica abbandonasse le mie labbra. - E questo che pensi di me? Grande, e io che pensavo fossi uno dei miei amici più cari.-
Claudia mi guardò con dispiacere e mi resi conto che, in fondo, anche lei condivideva il pensiero del capitano del Cagliari. Perché ai loro occhi sembravo una vigliacca mentre in realtà ero solo stufa di stare male e la possibilità che potesse succedere ancora mi bloccava?!
- È perché sono uno dei tuoi più cari amici, infatti, che ti parlo così. Sono stufo di vedere come ti autodistruggi. Passi il tuo tempo sui libri, non esci più, non guardi nemmeno più le serie che ami, e so che agli occhi di tutti può sembrare una cazzata, ma per te non lo è. Ti stai spegnendo, Nova. Non sono l'unico a pensarla così. Sapessi quanto Gio è preoccupato per te, ma tu non ti accorgi di nulla. Troppo impegnata a stare nella stupida bolla che ti sei costruita. Peccato che questa bolla sia bucata e che le notizie che vorresti tenere fuori filtrano comunque.- si avvicinò un po' di più a me, come a volermi esaminare ancora in modo più attento - L'hai lasciato, lui sta conoscendo un'altra, tu muori dentro ma non vuoi fare nulla. Spiegami che senso ha! Ti devi dare una mossa, o torni con lui o ti decidi finalmente a voltare davvero pagina e ti riprendi, perché non stai più vivendo, stai solo sopravvivendo. E scusami, ma non voglio stare in silenzio a vedere come ti rovini.-
Le sue parole mi rimasero immediatamente impresse in mente e, prima di rispondergli, cercai di pesarle e analizzarle attentamente. Da una parte mi sentivo offesa, ma dall'altra parte sapevo che se mi sentivo offesa era proprio perché aveva ragione. Non potevo dargli torto, ero cambiata ed ero chiusa in me stessa. Troppo impaurita. Mi sentivo troppo delicata, come se potessi spezzarmi da un momento all'altro. Ne avevo passate tante e sentivo tutto il peso sulle spalle.
Sapevo che Luca aveva ragione, non potevo continuare a stare così. O decidevo di tornare da Alberto o lo lasciavo andare. Non potevo scegliere entrambe le cose, era incoerente e distruttivo, sia per me che per lui.
- Mi sento spezzata, ragazzi. Qualsiasi cosa pensi, mi sembra sbagliata. Non sono vigliacca, ho solo paura di soffrire ancora e perderlo ancora nel caso tornasse ad essere mio. È successo così tante volte...- mi morsi nervosamente il labbro inferiore, mentre guardavo prima Luca e poi Claudia - Lui non merita di essere illuso da me... non posso pretendere che non stia con nessuna se sono io ad avere rotto con lui. Non posso continuare così.-
Sapevo di dover prendere una decisione da tempo, ma sentirlo dire in modo diretto, senza scrupoli, da uno dei miei amici più stretti, mi fece capire che non potevo più stare ferma ed essere impaurita. Dovevo scegliere, per quanto entrambe le decisioni mi facessero paura.
Perderlo per sempre era dura e tornare con lui era altrettanto dura, voleva dire rischiare nuovamente tutto e tutta me stessa.
Ma non avevo una terza scelta, restare ferma in un limbo non era contemplato, per il bene comune.

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Distance|| Alberto Cerri
FanfictionDalla storia: "Sorrisi, intenerita dalle sue parole e avvicinai le mie labbra alle sue. - Ti spavento se ti dico che credo di essere innamorata di te?- - Ti potrei fare la stessa domanda.- azzerò la poca distanza tra noi, appoggiando le sue labbra...