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Dopo l'avventura vissuta con i cari ragazzi appena conosciuti mi ritrovo nel blu senza sapere dove siamo diretti e senza neanche sapere chi diamine sia questo Barbabianca o come si chiama lui.

La cosa positiva è che non dovrò sposare nessun rampollo il doppio della mia età e non dovrò più fare quelle estenuanti lezioni di galateo inutili.
Ho dimenticato anche di salutare il signor Kotaro.

Intanto sulla nave la situazione è disagiatissima, sono tutti uomini più o meno grandi, sicuramente sono l'unica sedicenne a bordo e in una situazione di tale ansia e disagio non so quanto potrò resistere...

Solitamente sono socievole, ma quando vengo posta davanti a un numero considerevole di uomini che sembra non abbia visto l'ombra di una ragazza da anni, mi sale la timidezza e non sono per niente socievole.

Ma per niente proprio.

Appena è arrivato Marco e siamo partiti sono stata solo vicino a lui, l'unica testa di cazzo, pardon, di banana, che almeno non mi mette a disagio.

-Prima di partire ero una banana e ora mi segui dovunque io vada?-

- Sta' zitto, è solo che sono in una situazione disagiata come potrai ben capire...- dico indicando gli altri dell'equipaggio che a loro volta mi seguivano dappertutto 

-Beh effettivamente ahahah -

- Bene grazie della comprensione, ora fai qualcosa!- 

- E va bene- dice con aria rassegnata ma anche divertita

-Ragazzi ognuno torni al suo posto! Non perdete tempo con la ragazza, è mia!- 

- Uououo, come hai detto?!-

Mi prende per il colletto e mi mette in disparte
-shhh, era l'unico modo per toglierteli dalle costole- mi fa un occhiolino

-Ma che sia chiaro, tu non mi piaci mica!-

- Ahahah lo stesso vale per me dolcezza, sei troppo piccola-

- Perché quanti anni hai?-
- Quasi 43- 

Rimango sbalordita
- Ah. -

- Allora mi toccherà farti da fratello maggiore ^ ^ -

"Pff che tipo...in realtà potresti farmi da padre"

- Non so cosa si provi ad avere fratelli perciò la cosa mi è indifferente - me ne vado 

"in realtà ho sempre voluto un fratello maggiore, ma non gliela darò vinta ihihih"

- Che ragazzina impertinente -

- Guarda che ti sento, e comunque grazie per prima - mi volto verso di lui e gli sorrido

"Ci sta" penso ridendo

Bene ora non mi sento più a disagio però voglio capire cosa mi aspetta.

Rimango ad osservare il mare e mi metto a sniffare l'odore che emana, lo adoro. 

Quando ero piccola ci andavo sempre con mia madre, anche a lei piaceva molto, chissà come sarebbe stata la mia vita se avessi avuto la possibilità di conoscerla meglio, so così poco di lei...con mio padre la situazione invece era diversa, non avevo un vero rapporto, non c'è mai stato quando si trattava di me, non ha mai espresso nulla che mi riguardasse, a pensarci bene non ricordo neanche la sua voce.

Permetto ai miei pensieri di assorbirmi completamente tanto da mettere in secondo piano le altre percezioni sensoriali.

-Ehilà - è Ace

"Questo ragazzo mi mette in soggezione aiuto"

- Yo - mi limito a voltarmi verso di lui ma sono molto imbarazzata dalla sua presenza

𝑹𝒆𝒅 || 𝑷𝒐𝒓𝒕𝒈𝒂𝒔 𝑫.𝑨𝒄𝒆Where stories live. Discover now