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Mi sorpresi nel vedere i ragazzi tutti travestiti, erano riusciti persino a procurarsi dei costumi spettacolari. Per esempio Jungkook vestito da licantropo, con una camicia a quadri e dei pezzi di stoffa penzolanti che facevano intravedere qualche lembo di pelle. E per rendere tutto più pauroso, bastava guardare le sue lenti a contatto gialle come le piume di un canarino.

Hoseok aveva seguito il mio consiglio travestendosi da Jason, con tanto di maschera da Hockey.

Namjoon aveva diverse cicatrici sul viso, delle finte occhiaie sotto gli occhi e i suoi vestiti erano lerci e tappezzati di macchie di sangue. Dovette spiegarmi più di una volta che quello fosse un costume da zombie, perché continuavo a pensare fosse un macellaio insonne.

Jin era un Charlie Brown un po' cresciuto, scarsamente pauroso ma altamente sexy. La maglietta che indossava era abbinata alle lenti da licantropo di Jungkook.

Quando posai lo sguardo su Taehyung realizzai che quei colori sgargianti e quel trucco sbavato rendevano omaggio a un personaggio così iconico, quanto malvagio. La sua camicia bianca era sbottonata fino a metà torace richiamando il tono pallido del suo viso, spezzato dal colore della  giacca oversize, rossa come il rossetto che brillava sulle sue labbra e che marcava i lati della sua bocca. La sua frangia azzurra era stata tirata indietro e coperta dal colore verde di una tinta temporanea.

Rimasi a fissarlo per quelli che saranno una dozzina di minuti.

<Asami capisco che Taehyung stasera ti abbia affascinata, ma cerca di non fissarlo così insistentemente, sembri una maniaca.> disse Kippeum a bassa voce distraendomi dalla figura del ragazzo.

Diedi un'ultima controllata al mio vestito prima di sentire la classica profonda e sarcastica di Taehyung. <Buongiorno principesse, avete perso la carrozza per caso?>

Non si stava di certo riferendo a me e Kippeum dato che eravamo proprio lì con lui, così puntai lo sguardo verso le persone a cui si stava riferendo. Jimin e Yoongi erano arrivati.

JIMIN'S POV

Era tardi. 

Mi ci volle po' per convincere Yoongi-hyung a partecipare a quella festa, ma dopo un pomeriggio di contrattazioni e promesse che non avevo intenzione di mantenere, ci riuscii.

Gli altri ci stavano aspettando giù nell'atrio e per colpa sua e dei suoi stupidi pisolini eravamo in ritardo.

<Hyung sei pronto?> gli domandai aggiustandomi i capelli davanti allo specchio.

<No. Dammi il tempo di mettere le scarpe per camminare fino ad una festa a cui non avrei voluto andare. Ti dispiace?> sorrise falsamente mentre annodava i lacci delle sue scarpe.

<Gli altri ci stanno aspettando, datti una mossa!> insistetti al limite della pazienza.

Dopo aver allacciato le scarpe e aver indossato gli ultimi accessori per il suo banalissimo costume, lasciammo la stanza dirigendoci a passo svelto verso l'atrio. 

<Jimin ho una domanda. Ti sei vestito così per fare colpo sulla novellina?> sentii all'improvviso.

<E se anche fosse?> risposi per capire dove volesse andare a parare.

< Ti piace...> affermò come se avesse avuto una rivelazione.

<E' carina.> ammisi pensandoci.

<Sì, lo sapevo! Hoseok mi deve 6000 won.> esultò vittorioso.

Fondamentalmente il mio costume non avrebbe dovuto fare colpo su Asami, ma avevo inconsapevolmente guadagnato qualche punto della sua simpatia. Dopotutto ero un Kaneki più che rispettabile.

<Non ho detto che mi piace.> sospirai smontando la sua euforia.

<E invece sì!> 

<E invece no!> esclamai sperando la smettesse di essere così infantile.

<Non ti credo...> assottigliò gli occhi scuotendo il capo.

<Falla finita hyung! Facciamo che se tra me e lei stasera alla festa dovesse succedere qualcosa, terrai i 6000 won.> proposi per zittirlo. <Se invece non accadrà niente, mi offrirai la colazione per due mesi. Ci stai?> spiegai mettendolo alle strette.

<Stasera vedremo il signor Park astenersi dallo strusciarsi addosso a una ragazza solo perché è troppo tirchio per comprarsi la colazione da solo, uno spettacolo da non perdere. Affare fatto.> accettò con aria di sfida. <Ma tanto ti piace.> aggiunse sicuro di sé.

Perché preme così tanto sul fatto che mi piaccia? mi domandai.

Io e Yoongi eravamo migliori amici da anni ormai e siamo sempre stati sinceri l'uno con l'altro. Abbiamo condiviso tanti segreti ed era strano pensare che fossimo arrivati a scommettere sul fatto che non mi piacesse una ragazza, quando di solito i ragazzi scommetterebbero sul contrario. 

Dopo quella chiacchierata riconoscemmo il gruppetto al centro dell'atrio e ci avvicinammo. Ognuno di loro aveva un costume particolare, e grazie ad Asami arrivai anche a riconsiderare i vampiri. Vestita in quel modo era qualcosa di così affascinante, che ne rimasi incantato.

<Ciao Jimin.> sventolò timidamente la sua piccola mano nella mia direzione.

Feci per ricambiare quando all'improvviso tutti fummo spaventati dalle sue urla e di quelle di Yoongi. Un "No" perfettamente sincronizzato.

𝐒𝐄𝐎𝐔𝐋 𝐖𝐀𝐍𝐆𝐋𝐄|| 𝐦𝐲𝐠Where stories live. Discover now