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Ci accertammo che il custode avesse lasciato il dormitorio e iniziammo a cercare il resto del gruppo. Trovammo quasi subito Taehyung e Jimin che ci erano spuntati davanti dopo essere usciti allegramente dalla stanza di due ragazze che li salutarono a malincuore.

<Chiamami!> disse una con tono malizioso riferendosi a Taehyung.

Avevano i capelli arruffati e le facce accaldate, la camicia di Tae era sbottonata per metà mentre Jimin cercava di tirarsi su la cerniera dei pantaloni. <Ce ne avete messo di tempo!> rise quest'ultimo rivolgendosi a noi.

<E noto che voi non lo avete sprecato.> affermai annoiata.

<Si vede che sei il mio migliore amico.> gli disse soddisfatto Yoongi.

<La mia era una verginella piuttosto audace...>confessò Taehyung appagato di aver portato via l'innocenza di una ragazza che non si degnerà nemmeno più di guardare.

Nel giro di pochi secondi mi arrabbia come mai avevo fatto. Parlavano delle ragazze come fossero esperimenti o passatempi, e quando sentivo quelle cose mi balenava in testa il fatto che dopotutto anche loro erano maschi, e la loro indole da narcisisti intenti a diventare i maschi Alpha della situazione faceva parte del loro essere.

<Le vergini sono le migliori.> dichiarò Yoongi con nonchalance davanti a me dandogli una pacca sulla spalla.

Dopo quelle parole manifestai la mia indignazione abbandonandoli nel mezzo dei loro discorsi. Diedi una spallata a Taehyung perché tra tutti mi era sembrato il più sensibile, lui che parlava tanto dell'apparire un mostro ora non si stava minimamente preoccupando di esporre ai suoi amici le sue doti di seduttore alimentando pericolosamente il suo ego. Subito dopo fulminai con lo sguardo Yoongi per quello che aveva detto. Non li avrei mai più giustificati solo perché erano ragazzi, erano discorsi allucinanti che pesavano più di un macigno e tagliavano più di un coltello, ed in quel momento mi sentii schifata dalle parole che uscivano dalle loro bocche.

<Ma che ti prende?!> urlò dietro di me Taehyung.

<Siete proprio squallidi.> sibilai disgustata.

<Asami dove stai andando?> gridò Jungkook. <Contenti ora?> gli sentii dire prima che si mettesse a correre nella mia direzione.

<Donne.> sbuffò seccato Yoongi.

Anche se ormai ero abbastanza lontana dai ragazzi udii distintamente le ultime parole di Yoongi e mi arrabbiai ancora di più. <Va al diavolo Min!>

Udii un coro di risate e mi venne da ridere perché finalmente ero riuscita a far tacere quella sua boccaccia sfacciata.

Continuai per la mia strada sperando di arrivare al più presto nel dormitorio maschile per recuperare Kippeum. L'unico che era riuscito a raggiungermi era stato Jungkook che era profondamente dispiaciuto per quello che avevano detto gli altri. Lo rassicurai e gli dissi che non doveva dispiacersi, non era lui che mi doveva delle scuse. Mi fece compagnia fino alla stanza di Namjoon mentre il resto del gruppo ci stava dietro in religioso silenzio.

Bussai alla porta ma nessuno venne ad aprire.

<Jungkook non hanno aperto.> dissi al ragazzo che avvicinò l'orecchio alla porta per capire se ci fosse effettivamente qualcuno all'interno.

<Credo si siano addormentati.> dichiarò divertito.

<Cosa?! Dovrò rimanere da sola fino a domani!> dissi scocciata.

Nel frattempo gli altri cinque ci raggiunsero dopo essersela presa comoda.

<Che succede?> chiese Jimin confuso vedendoci davanti alla porta.

<Nessuno viene ad aprire la porta, staranno dormendo.> lo informò Jungkook.

<Io quell'idiota l'ammazzo!> sbraitò Jin, chiuso fuori dalla sua stessa stanza.

<Io sono rimasta da sola...> dichiarai nella sua stessa situazione.

<Non posso rimanere a dormire davanti alla porta!> si passò una mano fra i capelli biondi camminando avanti e indietro davanti alla porta.

<Hyung purtroppo quel secchione del mio coinquilino non lascia mai la stanza, non posso fare niente per te.> gli disse Hoseok dispiaciuto.

<Noi siamo al completo.> comunicò Taehyung alzando le mani e indicando Jungkook.

<Vado io con lei.> sentii dire dalla persona che in quel momento avrei voluto strozzare con tutte le mie forze.

<Ma hyung, non è possib-> tentò di dire Jimin.

<Sarò discreto, domattina me ne andrò presto quando tutti staranno ancora dormendo, semplice.> spiegò senza guardarmi in faccia.

<Semplice un corno! Io non voglio avere a che fare con te, non ti voglio in camera mia.> sputai fuori incavolata.

Vidi Jin sospirare esasperato, mi dispiaceva lasciarlo fuori, ma che potevo fare?

Se avessi fatto dormire Yoongi da me lui sarebbe andato da Jimin, ma ci saremmo messi nei guai ancora più di quanto lo eravamo già, e soprattutto io non lo volevo tra i piedi. Ero ancora infuriata per quello che aveva fatto in quel ripostiglio e per quello che aveva detto a Taehyung. Però avrei aiutato Jin...

Dovevo aiutare un amico e rischiare un richiamo disciplinare o lasciarlo girovagare tutta la notte per tutta la scuola?

Era abbastanza ovvio che scegliessi la prima, ma avrei dovuto fare i conti con il nemico per aiutare un amico.

<Jin...> sussurrai.

Il ragazzo alzò lo sguardo. <Asami non sentirti obbligata, so che potrei metterti nei guai con la scuola.> ammise sforzandosi di sorridere.

<No...> dissi flebilmente e mille sguardi curiosi si posarono su di me. <Va bene.> sospirai per poi essere avvolta dalle lunghe braccia del ragazzo.

Sciolto l'abbraccio freddai Yoongi con uno sguardo, e tutto quello che ottenni in risposta fu un mezzo sorriso beffardo.

<Bene allora credo sia meglio muoversi prima che ci scoprano.> mi disse tendendomi una mano che io ignorai totalmente.

<Buonanotte.> dissi rivolgendomi agli altri e iniziando a camminare verso l'uscita del dormitorio maschile, quando ad un tratto notai con la coda dell'occhio Taehyung trattenere per un braccio Yoongi, sussurrandogli qualcosa all'orecchio.

In quel momento non mi importava, con lui avrei chiarito in un altro momento, ero troppo impegnata a pensare a come sopravvivere a Min Yoongi.

𝐒𝐄𝐎𝐔𝐋 𝐖𝐀𝐍𝐆𝐋𝐄|| 𝐦𝐲𝐠Where stories live. Discover now