Era lunedì. Erano passati due giorni da quando Yoongi era rimasto a dormire da me e il discorso che mi aveva fatto mi rimbombava ancora in testa come una filastrocca.
Voleva ci conoscessimo e approfondissimo quel legame che lui aveva sentito nei miei confronti.
Non so di quale legame parlasse, ma l'unica cosa che io sentivo nei suoi confronti andava ben oltre un semplice legame. Il respiro irregolare, un martello pneumatico al posto del cuore, il rossore sulle mie guance, il nodo allo stomaco che si formava quando lo guardavo, la sensazione di leggerezza che mi provocava la sua voce... questo non era un legame, questa era dipendenza.
Senza di lui non ero capace di respirare, parlare, muovermi, distrarmi e pensare come facevo sempre. Era quasi agonia.
Partivo sempre con l'idea di dover far capire che provassi qualcosa, ma mi fermavo sempre ricordando che lui volesse un buon rapporto che avrei sicuramente rovinato parlando dei miei sentimenti.
Poi quella situazione con i Kang non aiutava.
Eravamo in pericolo, nel bel mezzo di una guerra contro uno dei più potenti criminali della città.
Una manciata di adolescenti contro un boss della Gangpeh.
Ormai la situazione per me era diventata insostenibile, mi faceva impazzire in tutti i sensi, quindi prima o poi sarebbe venuto fuori e avrei affrontato qualsiasi conseguenza.
Trascorsi la mattinata tra le solite lezioni. Quella dose mattiniera di studio mi distruggeva ogni settimana, come avere le mestruazioni ogni lunedì mattina, con lo stesso stato d'animo e la stessa voglia di uccidere tutti.
L'ultima lezione era inglese, il che significava che io Jungkook saremmo andati insieme a pranzo come ogni settimana.
<Odio il lunedì.> mi lamentai continuando a camminare al fianco del ragazzo.
<Chi non lo odia.> mi rispose lui con lo stesso entusiasmo di un bradipo.
Entrammo in mensa e ci mettemmo in fila davanti al bancone. Misi sul vassoio cose a caso e aspettai Jungkook, che nel frattempo fu trattenuto dalla cuoca.
<Caro, come stai? Oh hai preso le carote, non le hai prese anche ieri? Diventerai arancione a furia di mangiarle così spesso!> affermò lei come se stesse parlando ad un suo nipote.
<Buongiorno signora Lim! Lei sa benissimo che vado matto per le carote, specialmente se le prepara lei.> disse lui sorridendo.
<Sei proprio un giovanotto per bene, è fortunata la tua ragazza ad averti trovato.> disse lei indicando me.
A quel punto mi venne da ridere per la faccia impagabile che aveva fatto Jungkook.
<Signora Lim lei non è la mia ragazza, è solo una cara amica...> rispose lui rosso per l'imbarazzo.
<E' carina, stareste bene insieme!> commentò lei facendomi un occhiolino che mi costrinse a nascondermi dietro uno dei tanti pilastri, per evitare di scoppiare a ridere davanti a tutti. <Ora vai o si fredderà tutto. Oh e salutami Seokjin, mi raccomando!>
<Certo, buona giornata!> disse ancora a disagio per la sua precedente affermazione.
Mi raggiunse e insieme ci incamminammo verso il nostro tavolo dove nel frattempo intravedemmo Kippeum e Jimin combattere con le bacchette.
<Jungkook sono la tua fidanzata e non ne sapevo nulla?> chiesi per stuzzicarlo un po'.
<Piantala, è stato imbarazzante!> sbuffò mettendo in bocca un pezzo di pane.
<Mi stai dicendo che non ti piaccio?> domandai ancora facendo la finta offesa.
<Asami riflettendoci, non sei esattamente il mio tipo.> dichiarò schiettamente. <E poi sono troppo giovane per morire.>
<E questo adesso che c'entra?>
<Se Yoongi-hyung o Taehyung sapessero una cosa del genere, uno mi spezzerebbe le ossa e l'altro mi scaverebbe la fossa.> rise istericamente. <Già è tanto se mi permettono di venire in mensa insieme a te!>
Quale motivo avevano di prendersela con Jungkook, non potevano non fidarsi nemmeno di lui! Non potevano diventare gelosi solo perché mi faceva compagnia, anzi non avrebbero dovuto essere gelosi a prescindere da tutto.
Camminammo fino al tavolo e salutammo tutti. Namjoon stava ripassando su un librone di matematica, Hoseok come al solito passava in rassegna tutti gli individui di genere femminile presenti in mensa, Jin mangiava tranquillo la sua razione di kimchi, Taehyung invece mi adocchiò e continuò a fissarmi seguendomi con lo sguardo.
Non avevamo ancora chiarito perché il giorno prima non era uscito dalla sua camera, e in un certo senso ero ancora in collera con lui.
Jimin e Kippeum combattevano a suon di bacchette per l'ultimo gamberetto rimasto, e infine Yoongi troppo concentrato sul suo cellulare per salutarmi o almeno guardarmi.
<Hyung ti porto i saluti della signora Lim.> comunicò Jungkook al più grande prima di prendere un boccone di riso.
<Quella donna sarà l'unica cosa che mi mancherà di questo posto...> disse con malinconia.
Nel frattempo agguantai le bacchette e cominciai a riempire il mio stomaco, masticando un boccone di carne e cominciando ad osservare per bene il ragazzo con i capelli blu di fronte a me che ogni tanto mi guardava di sottecchi, come se avesse voluto fare qualcosa ma non ci riuscisse, come se qualcosa lo bloccasse, era visibilmente agitato.
Nel mentre Yoongi non aveva schiodato gli occhi dal suo cellulare e non aveva aperto bocca per tutto il tempo.
Guardandolo la domanda mi sorse spontanea, ora potevamo definirci amici?
Mi affrettai a finire il contenuto del mio vassoio per poi posare fieramente le bacchette su di esso, soddisfatta di aver finito tutto. Mi stiracchiai e poggiai la mia testa sulla spalla di Hoseok che era distratto da altro. In quel momento il blu sospirò e si rivolse a me.
<Asami, possiamo parlare?> disse attirando l'attenzione di tutti, compreso Yoongi. <In privato...> specificò poi alzandosi dalla panca.
Annuii seria e mi alzai anch'io dal mio posto. Gli altri tornarono a farsi i fatti loro, tranne Yoongi che aveva assunto un'espressione corrucciata.
Taehyung mi porse la sua mano ma io mi rifiutai di stringerla, sospirò tristemente e iniziammo a camminare fino all'uscita della mensa.
Il mio sesto senso mi diceva che qualcosa sarebbe andato storto.

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𝐒𝐄𝐎𝐔𝐋 𝐖𝐀𝐍𝐆𝐋𝐄|| 𝐦𝐲𝐠
FanfictionUnigenita di una famiglia che le ha sempre dato tutto quello che voleva, Asami vivrà l'ultimo anno di liceo in uno degli istituti tra i più prestigiosi dell'intera Corea. Con un temperamento impegnativo e una forte determinazione, riuscirà ad avvici...