Avremmo impiegato circa venti minuti per arrivare a Goyang, ma immaginai che con l'autobus ci avremmo messo almeno dieci minuti in più.
Subito dopo la fine delle lezioni, io e Kippeum ci eravamo precipitate in stanza per cambiarci e indossare le tute. Ci assicurammo di avere tutto all'interno dei nostri borsoni e andammo al posto prestabilito, ovvero l'atrio, dove la squadra di basket e la squadra delle cheerleader stavano aspettando l'arrivo della navetta che ci avrebbe portato in quella città.
Appena saliti, noi tutti ci accaparrammo i posti infondo, e dato che erano stati i ragazzi a deciderlo, nessuna delle ragazze della nostra squadra aveva osato controbattere, ma anzi avevano acconsentito senza pensarci due volte.
Mi preoccupai di prendere un posto vicino al finestrino mentre gli altri avevano come priorità quella di fare casino e sfrenarsi per "sfogare l'ansia" che avevano avuto in questi giorni. Kippeum come al solito non poteva non farsi riconoscere cominciando a cantare a squarciagola le sue canzoni preferite, seguita da Hoseok e Taehyung che cercavano di improvvisare dei beat come dei veri rapper. Namjoon e Jin erano i soliti che cercavano di calmare gli animi, alle volte troppo agitati, come dei babysitter. Erano la nostra unica speranza per evitare qualche rimprovero dal coach. Jimin conversava tranquillamente con due ragazze sedute davanti al suo posto, esercitando inconsapevolmente il suo fascino che aveva totalmente rapito le mie compagne mentre lo stavano guardando con occhi a forma di cuore. Jungkook invece si impossessò di due posti, sdraiandosi e ascoltando musica indisturbato, mentre il gruppo di ragazze di fronte a lui commentava ambiguamente la sua posizione. Per quanto riguardava Yoongi, era nel posto in cui volevo fosse, accanto a me. Anche lui aveva gli auricolari, da cui potevo udire distintamente le canzoni che ascoltava per via del volume discutibilmente alto che stava usando. La mia testa aveva trovato un comodo posticino sulla sua spalla e la sua mano si era insinuata nella mia come un serpente in amore. Approfittai di quel tragitto per non pensare a nulla e godermi la presenza del mio ragazzo.
<Asami...>
<Cosa c'è?> mugugnai senza aprire gli occhi.
<Ora che entreremo in quella palestra, per favore, cerca di evitare i ragazzi dell'altra squadra.>
<Potresti spiegarmi il motivo?> chiesi strofinandomi gli occhi.
<Semplicemente non voglio che quegli idioti si avvicinino a te, ecco tutto.> rispose togliendosi gli auricolari per poi metterli nella tasca del suo bomber.
<Okay...> dissi distratta prima di accorgermi del nostro arrivo.
<Grazie piccola.> concluse scoccandomi un bacio a stampo prima di trascinarmi con lui fuori dalla vettura.
Fuori si congelava ed era già buio. Entrammo dall'ingresso principale seguendo un ragazzo che si era presentato come presidente del comitato di accoglienza.
Yoongi mise un braccio sulle mie spalle e mi avvicinò a sé con fare protettivo.
<Ragazzi sento che questa volta li stracceremo e ci riprenderemo il punto che ci hanno rubato l'anno scorso!> parlò Jimin quando imboccammo l'ultimo corridoio che portava alla palestra di quell'enorme scuola.
<Non vedo l'ora di fargli il culo a strisce.> dichiarò Jungkook agguerrito.
<Calmatevi voi due, cerchiamo di rispettare le regole e giocare pulito, l'immagine della nostra scuola dipende anche da noi.> li rimproverò Namjoon mantenendosi calmo.
<Namjoon stavolta devo dare ragione a loro, in questa scuola il gioco pulito non esiste. Adattiamoci ad ogni evenienza.> disse Jin scuotendo il capo.

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𝐒𝐄𝐎𝐔𝐋 𝐖𝐀𝐍𝐆𝐋𝐄|| 𝐦𝐲𝐠
FanfictionUnigenita di una famiglia che le ha sempre dato tutto quello che voleva, Asami vivrà l'ultimo anno di liceo in uno degli istituti tra i più prestigiosi dell'intera Corea. Con un temperamento impegnativo e una forte determinazione, riuscirà ad avvici...