17. Ti dovevo proteggere

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«Kookie, mettetemi giù, sono troppo pensante» il leader dei Kal era preoccupato per il suo fidanzato, l'aveva portato in braccio per tutto il tragitto.

Il giovane drago era riuscito a salvare Taehyung giusto in tempo da quella macchina: si era alzato velocemente non curandosi nemmeno lui delle innumerevoli ferite che aveva, l'aveva gettato a terra e tutti due erano usciti quasi "inermi" da quella spiacevole situazione, dopo essersi rimessi in piedi non c'era nessuno, l'uomo con il passamontagna era sparito.

«Che è successo?» chiese Yoongi preoccupato nel vederli in quello stato.

«Ci hanno attaccato» rispose velocemente Jungkook mentre adagiava delicatamente il maggiore sul divano.

«Cosa? Chi è stato?» il maggiore non riusciva a smettere di fare domande, guardava la gamba del castano gli faceva un po' impressione.

«Ci hanno attaccato, stavano per investire Taehyung, ma prima è caduto in una buca. L'uomo che ci ha attaccato ha una forza disumana, mai visto uno così forte, ci siamo salvati per miracolo» il tono del giovane drago era basso e lievemente tremante si notava la paura, quasi il terrore nel raccontare quello che era successo. «Ho già mandato un messaggio a Jin»

«Kookie, sto bene...» una smorfia di dolore si manifestò nel suo volto appena il minore gli sfiorò la gamba. «...Ok, non sto bene per niente»

In quel esatto momento la porta d'ingresso venne aperta di colpo. «Cosa diavolo succede?» Jin era lì, tutto sudato e soprattutto preoccupato nel vedere il suo leader in quella condizione. «Dobbiamo pulire la ferita immediatamente»

Il medico si mise i guanti e con delicatezza spostò il tessuto dei jeans, il quale si stava appiccicando alla gamba per colpa del sangue. «Ti sei ferito con il legno giusto? Hai fatto l'antitetanica da piccolo?»

«Si, non preoccuparti... è tanto grave?» domandò Taehyung non smettendo di fare smorfie di dolore.

«Ti devo mettere dei punti, la ferita è profonda e in più quasi sicuramente l'hai sforzata, non riesce a cicatrizzarsi bene, adesso ti faccio l'anestesia, così non senti dolore» spiegò Jin tirando fuori la siringa, doveva iniziare immediatamente a medicare quella orrenda ferita.

Jungkook era lì, che fissava il suo fidanzato preoccupato come non mai. Lo fissava serio, pieno di sensi di colpa per non averlo protetto abbastanza, per non essere stato con lui. Era come un predatore, troppo impulsivo, molte volte non pensava alle conseguenze, molte volte si buttava a capofitto nel pericolo senza pensare a ciò che gli circondava, era il suo più gran difetto e mai, come in quel momento si sentiva la persona più orribile di quella terra.

Taehyung stava chiudendo man mano le palpebre, era molto stanco, non riusciva a rimanere sveglio, la stanchezza e la tensione di quella brutale notte stavano andando giù lentamente, vedeva sfocato il suo fidanzato che si torturava il labbro e sapeva benissimo il perché, voleva parlare con lui ma era troppo stanco e prima di poter aprir bocca si addormentò.



Il maggiore aprì gli occhi, attorno a lui l'oscurità regnava sovrana, solo una piccola luce da notte illuminava quella camera da letto: la vista era appannata, portò la mano negli occhi, sconfinandoli con gran forza, doveva cercare il modo di svegliarsi del tutto.

Fece un gran sbadiglio, si guardò intorno notando che si trovava nel grande letto del suo fidanzato, girò la testa verso destra, e lì c'era Jungkook che dormiva su un lato con le mani sotto al cuscino, i capelli corvini davanti agli occhi e la bocca socchiusa; indossava una canottiera nera e pantaloncini corti, erano in pieno agosto le temperature stavano aumentando sempre di più, in quella camera da letto, per fortuna, c'era una bella temperatura, l'aria condizionata era accesa.

Sarang & Kal ~ SequelOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz