Epilogo: Sarang&Kal

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Dicembre 2021; Busan


365 giorni. Questo era il lasso di tempo che i due grandi leader non mettevano piede sul suolo coreano per la precisione nel suolo di Busan, la loro città. Non sapevano come mai avevano deciso di ritornare lì, dopo tutto quel tempo, ma avevano deciso di farlo, forse avevano solamente un po' di nostalgia.

Ed era così. Gli mancava quel posto, gli mancava la loro città, anche se Taehyung era nato a Daegu per lui Busan era veramente casa sua, il luogo in cui aveva conosciuto i suoi compagni, i suoi amici, la sua famiglia e soprattutto il suo rivale.

Taehyung aveva portato suo marito nella vecchia villa dei Kal, il minore sapeva benissimo che era stata distrutta da quel bastardo ma vedere quel posto senza niente con un cantiere in costruzione faceva maledettamente male, ad entrambi. Il comune aveva tolto le macerie e adesso stavano costruendo dei nuovi condomini, forse era meglio così ma per i due ragazzi non era affatto facile, quel posto era stato scenario per un sacco di ricordi, era il loro "quartier generale" durante la guerra.

Dopo aver cercato di non essere sopraffatti dai ricordi, con estrema difficoltà, i due leader si trovavano davanti a casa Yong; per il minore era assai strano trovarsi dinanzi a quella grande porta, l'ultima volta che l'aveva vista era la sera in cui si era consegnato a Songcheol.

Fissava il portone d'ingresso da diversi secondi, nella mano destra teneva le chiavi di casa, non le tirava fuori da un po'. Taehyung avvicinò la mano a quella del corvino, la sfiorò appena per poi stringerla con forza, sapeva benissimo cosa stesse provando in quel momento ma era il momento di varcare quella soglia, dopo tutto era ancora la casa degli Yong.

Entrambi si voltarono nello stesso momento, verso il proprio marito, fecero un sorriso tirato per poi respirare profondamente, pronti ad entrare dentro a quella casa dopo tanto tempo. Appena varcarono la soglia, i ricordi gli colpirono peggio di un uragano.

Il posto era immerso nell'oscurità totale, c'era un fastidioso odore di chiuso e non serviva accendere la luce per sapere che tutti i mobili fossero ricoperti completamente dalla polvere. Jungkook allungò la mano alla sua sinistra, lì c'era interruttore della luce, l'accese, e davanti si presentò il grande soggiorno degli Yong dove, due anni prima, il leader dei Kal aveva detto al suo rivale che aveva inscenato una messa in scena, che era alleato di Songcheol e soprattutto che non l'amava, erano già passati due anni da quel terribile giorno.

Due anni. Nessuno di loro ci poteva credere che fosse trascorso così tanto tempo, sembrava tutto così vicino come estremamente lontano, ne avevano passate di tutti i colori. A gennaio avrebbero fatto per la precisione tre anni dal rapimento, non ci potevano credere che fosse già passato così tanto tempo.

Si erano assorbiti quel terribile rapimento in quella triste e sporca stanza, dove avevano una sola finestra, la loro migliore amica, una triste doccia, dove si erano scambiati il loro primo bacio.

Avevano conosciuto e ucciso il terribile e strambo Gennaro, erano scappati grazie a lui dopo tutto. Avevano percorso con estrema velocità le vie della campagna di Busan per tornare a casa dai loro amici, i quali si erano alleati a loro insaputa. Successivamente Jungkook e gli Yong si erano stabiliti, per un mese, a villa Kal e la loro convivenza non era stata per nulla facile, specialmente quando Taehyung aveva versato l'intera saliera nella zuppa del suo rivale.

L'amore segreto dei loro compagni; Jimin e Yoongi, la "morte" di quest'ultimo, Sang, la brutta fine di Ken, il Black&White, il rapimento del povero Jimin e il suo arrivo a Seoul e successivamente anche il loro, dove avevano incontrato un vecchio amico di Jungkook, Seung e infine il matrimonio più veloce e strambo del mondo con il simpatico Don Kristoff.

Sarang & Kal ~ SequelWhere stories live. Discover now