18. Vecchi amici

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«Come cazzo siamo finiti in questa situazione, fratellino?»

I fratelli Kim si trovano in una situazione alquanto difficile, non sapevano come uscirne vivi, se facevano una sola mossa sbagliata potevano risentirne per tutta la vita, dovevano cercare di risolverla al più presto e non soprattutto cadere nelle loro grinfie.

«Dovevamo scegliere dei fidanzati meno belli» fece notare Taehyung alla sua sorellina.

Si trovavano a casa Yong, precisamente nel garage, lì i due fidanzati dei rispettivi fratelli Kim, si stavano allenando a petto nudo: i loro muscoli in bella vista, pieni sudore e i tatuaggi davano quel tocco finale eccitante e sexy.

Era passata una settimana dall'aggressione della serra, due dall'aggressione del pazzo banchiere, e la loro vita pareva esser tornata quella di una volta, tra spaccio e rivalità anche se non smettevano di cercare colui che rapiva i loro clienti.

Il livido nel volto di Anja era quasi sparito, il taglio sotto lo zigomo era completamente guarito e per fortuna non era rimasta nessuna cicatrice; Taehyung aveva ancora gamba fasciata, doveva restare al riposo ancora per un'altra settimana, gli dava abbastanza fastidio, provava dolore soprattutto di notte ma grazie agli antidolorifici poteva fare sogni tranquilli.

I due fratelli si trovavano in quella panchina di legno a fissare i loro bellissimi fidanzati, perfetti sotto ogni punto di vista, Seung stava insegnando al leader degli Yong ad essere più forte e agile, in modo da sconfiggere i loro nemici.

«Dovevamo scegliere un idraulico» commentò la ragazza dagli occhi azzurri non smettendo di fissare il corpo del suo soldato, bello come marmo greco.

«Si, lo penso anch'io» confermò Taehyung non smettendo anche lui di fissare il proprio uomo, si morse il labbro cercando di non pensare male e fermare quei pensieri poco casti, nonostante non si erano ancora parlati. «Seung lo vedo in forma, si allena ancora come faceva a Seoul?»

«Si, si sveglia alle cinque e va a correre» spiegò Anja, pensando che ogni giorno doveva sopportarsi quella sveglia da ormai cinque anni, da quando si conoscevano. «Credo che sia la forza dell'abitudine, lo fa da dieci anni e ormai è la sua routine.» il maggiore si voltò verso la sorella che aveva lo sguardo fisso verso il suo fidanzato, sembrava che lo fissasse invece, stava guardando un punto indefinito.

«Sei contenta che parta per un mese?» a quella semplice domanda Anja sussultò appena, fu leggero, nessuno poteva notarlo ad occhio nudo ma suo fratello la conosceva alla perfezione, a lei quella faccenda non piaceva per niente. «Sono un po' preoccupata, è normale.»

«Tu devi ancora risolvere con Jungkook, vero?» la minore girò la domanda a suo fratello, il quale si morse ancora il labbro, cominciando a fissare con aria triste il proprio fidanzato. «Fratellino?»

«Si, dobbiamo ancora risolvere, il problema e che non so come andare da lui a chiedergli scusa, non penso sul serio che lui non abbia fatto niente per me, mi ha aiutato ad uscire dalla dipendenza degli antidepressivi, ha fatto molto... Il problema e che non so come chiedergli scusa» sospirò «Anche lui però, dovrebbe chiedermi scusa...»

I due leader erano veramente due teste calde e soprattutto orgogliosi, volevano chiedere scusa ma l'orgoglio e il fatto che non sapevano come fare li frenava terribilmente, non si parlavano da una settimana esatta, si guardavano da lontano e desideravano di stare insieme tra le braccia dell'altro ma nonostante quel desiderio il loro orgoglio stava vincendo sull'amore.

«Siete due testardi! Il vostro problema e che pensate troppo al passato. Quello che è successo con nostro padre, è ancora troppo presente nella vostra testolina, dovreste andare avanti e pensare al presente, solo a quello.» disse Anja, cercando di far riflettere il castano. «Io e Seung non parliamo mai dell'anno scorso, io l'ho lasciato con una lettera, dopo due anni, è stata una grande bastardata ma non me lo rinfaccia, andiamo avanti e basta»

Sarang & Kal ~ Sequelحيث تعيش القصص. اكتشف الآن