Prologue

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L'Aia, Paesi Bassi, 24 aprile 2018

Non se ne era mai accorta.

Eppure nella vita aveva sperimentato sulla propria pelle che la violenza non lascia necessariamente segni visibili. Lo sapeva fin troppo bene che a volte non fa nemmeno gridare, non dà la forza di urlare perché mozza di panico il fiato in gola; piuttosto si limita a logorare lenta e beffarda dall'interno, con la stessa flemma e la truce perseveranza di una goccia capace di erodere la pietra. È troppo facile fingere sorrisi e lasciarsi andare a risate vuote.

Non se ne era mai accorta in tempo.

Eppure sapeva di che materiale maledetto fossero intessute le sue ragnatele, vischioso di cattiveria e viscido sulla pelle, trappola perfetta per animi fragili e vittime innocenti; quella maledetta mutaforma non si era fatta vedere, riconoscere. S'era nascosta, e ci era riuscita. Oh, se lo aveva fatto.

Non se ne era mai accorta in tempo, e non gli rimaneva che singhiozzare con le ciocche d'inchiostro ben strette fra le dita tanto da sentire il cuoio capelluto tirare, con gli occhi d'argento e gli zigomi alti inondati di lacrime mentre smorzava quel pianto disperato sulla spalla del castano; il ragazzo manteneva una postura impossibilmente rigida e tesa sulla sedia in plastica, quasi il suo intero corpo stesse sfiorando il punto di lacerazione. Nessuna madre vorrebbe vedere quei lividi orrendi macchiare corpo del figlio ed entrargli fin dentro l'anima. Nessuna.

Non se ne era mai accorta e non esisteva rimorso più grande.

Pitch Black - Ereri/Rirenحيث تعيش القصص. اكتشف الآن