Ho le mani lorde del vostro sangue

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Per la prima volta perse la freddezza, che scricchiolò  come una lastra di ghiaccio sotto i piedi.

Il sangue di Hermione gli aveva imbrattato le mani e macchiato la camicia.
Paralizzato dall'orrore si fissò le mani sporche, ma la sozzura non era quel sangue che lo lordava, ma la macchia indelebile che gli lasciava dentro.
Il suo animo avvezzo a tante brutture, si rivoltava contro di lui, annichilito da quel sangue che lui stesso incurantemente aveva versato.

Che aveva fatto? Come era potuto accadere?
Se soltanto l'avesse vista, se soltanto si fosse spostata, se soltanto Orion non si fosse messo in mezzo, se soltanto...
L'angoscia gli annebbiava la mente e offuscava il cuore.
Poi una stringa di rabbia gli esplose dentro.

"Ma perchè lei non si era riparata?!" Pensò agitato.

Inginocchiato, l'aveva sollevata verso di se, cercando di non farle male, ma un gemito lo fecce trasalire.

Si sarebbe mai riuscito a perdonare?

Il suo lato ragionante del cervello improvvisamente pareva essersi scollegato.

Avesse riflettuto, avrebbe chiamato Tippy, che in quel momento veniva bistrattata dai padroni di casa che ansiosi si erano accorti che il figlio era sparito.

- Parla stupida creatura!! - Ringhiò furioso Lucius - cosa gli hai detto, dove è andato ? - Tanto urlava che i vetri tremarono, o quella fu l'impressione.

Non vedendo il figlio aveva subito fatto uno più uno, in più l'elfa con il suo comportamento aveva confermato i suoi sospetti.

Doveva fare qualcosa, non poteva permettere che affrontasse da solo quello o quegli sconosciuti.

Lei terrorizzata scuoteva il capo, le era stato ordinato di non parlare con nessuno che non fosse il padroncino, quindi doveva obbedire.

I lamenti ed i pianti fecero accorrere gli occupanti della casa, che fissavano la scena sconcertati.

Lucius ruggiva frustrato con voce tonante, senza ottenere quello che voleva.

La moglie di Nott si fece avanti e serafica disse

- Non è così che Tippy dirà quello che sa, dimentica come sono fedeli e leali gli elfi domestici. -

Luna si chinò ai piedi dell'esserino  nonostante il pancione che la impacciava.

- Ascolta, non vogliamo sapere quello che hai detto a Draco, non dovrai tradire il tuo padrone. Ci basta solo che annuisci. -

L'elfa tirando su rumorosamente col naso annuì.

- Hai visto qualcosa o qualcuno che ora non è qui al manor? – La interrogò gentilmente sottile.

Tippy annuì.

- Un uomo? -

Fece lo stesso. La testina si agitava frenetica. Gli occhioni fissi su Luna.

- Era solo? -

Lei la scosse in segno di diniego.

- Se ti chiedessimo di portarci da Hermione lo faresti? E' in pericolo, e tu non vuoi che le succeda qualcosa vero? Lei è gentile con te, non vorresti aiutarla?-

Lei sembrò pensarci, poi spalancò gli occhi ed annuì nuovamente.

Luna le sorrise e poi alzandosi rivolta a Lucius, disse serafica.

- Basta essere gentili, e anche gli ostacoli che paiono insormontabili si superano con un saltello. -

Theo sorrise, a volte la moglie lo spiazzava, ma doveva dire che spesso era geniale.

Serva di un solo padrone || dramioneWhere stories live. Discover now