146 - Mi fido di loro due

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La sveglia impostata sul mio cellulare suona per la terza volta e la spengo con ancora gli occhi chiusi.

Sospiro buttando nuovamente la testa sul cuscino e mi stropiccio gli occhi.

<Buon giorno fiorellino, come va?> Mi domanda Emily.

Sento le doghe del materasso abbassarsi e apro gli occhi notando Natalie con in mano un vassoio, sopra esso, una ciotola e un bicchiere con del succo dentro.

<Colazione. Ho pensato che avremo potuto fare colazione tutte e tre insieme in camera, ma tu non accennavi a svegliarti così te l'ho messa da parte.> Mi sorride.

Ricambio debolmente il sorriso mentre mi metto seduta e sussurro un: <Grazie.>

<Figurati.> Fa Natalie mentre mi appoggia il vassoio sulle gambe.

<Stavamo pensando di andare a fare un po' di shopping sta sera. Magari compriamo qualcosa per il viaggio.> Mi dice Emily mentre sistema il suo letto.

<Scusami, ma sono impegnata.> Rispondo ricordandomi cosa devo fare e con chi.

<Uh uh... allora ieri avevo sentito bene.> Si gasa Natalie.

La guardo confusa mentre mi porto sulle labbra il bicchiere di succo.

<Che esci con lui.> Sorride sommessamente e quasi mi affogo con la bevanda.

Inizio a tossire e sento Emily sospirare per poi dire: <Sei una cretina.>

Il mio tossire si tramuta ben presto in una risata per via dell'espressione di Natalie alle parole di Emily.

<Perché scusa? Non è così Grace?>

<Beh, in un certo senso si, ma non è che usciamo. Diciamo che vado con lui a casa del fratello per aiutarlo con la nipote.>

<Oooh che carini! Nemmeno fidanzati e già si occupano di una bambina insieme.> Fa Natalie sognante.

<Ma che diamine vai a dire Natalie?!> La riprende Emily. <Ti ricordo che Grace si è lasciata da poco e no...> Poi si blocca notando la mia espressione imbarazzata e commenta: <Non ci posso credere, ma scherzi?!>

<Io? Cosa? No! Non pensare male! È solo che stavo pensando... a...> Mi vergogno anche solo a immaginare una situazione simile.

<Graaaceee.> Cantilena Natalie dondolandosi sul posto. <Non è che ti piace Nash?>

<Cosa? No! Certo che no.>

<E allora cos'era quella reazione?>

<Natalie smettila. Ti ricordo che sino a due settimane fa era innamorata persa di Roderick, non può di certo innamorarsi di Nash dopo così poco.>

Sospiro e mangio una cucchiaiata di cereali, decidendomi a parlarne almeno con loro due.

Questa cosa, questo sentimento, lo sto tenendo dentro da fin troppo tempo. È giunta l'ora di parlarne almeno con qualcuno e di loro so che posso fidarmi.

<Ok... ehm...> Le interrompo dalla loro mezza discussione.

Si voltano lentamente verso di me e bevo un sorso di succo.

<In realtà Natalie non ha poi tutti i torti.>

Rimangono a bocca aperta entrambe e poi Natalie incrocia le braccia sorridendo a Emily con fare di superiorità.

<Che ti avevo detto?> Fa la corvina alla rossa.

<Em, non guardarmi così.> Dico per poi mangiare un'altra cucchiaiata. <Ora vi spiego.> Dico con la bocca piena.

Emily sospira e dice: <So che sarà un colpo basso, perciò prenderò la sedia e mi siederò.> Dice andando verso la scrivania sotto la risatina di Natalie.

<Sono davvero curiosa, su forza Grace, mastica con più velocità e parla.> Mi dice Natalie. <E comunque sapevo che tra voi due c'era qualcosa sotto.>

<In realtà non sai la loro storia.> Le fa Emily.

Natalie si volta verso di lei e domanda: <Che storia?>

<Raccontagliela, io intanto finisco.> Dico indicando la mia colazione.

Così Emily racconta quel che sa della mia storia con Nash, dall'inizio alla fine, senza tralasciare niente.

<E così il nostro mister ghiacciolo ti prendeva in giro. Bella facciastra la sua, e pensare che ora ti difende pure.> Poi Natalie volta lo sguardo verso di me e continua: <Il classico bad boy nelle storie d'amore, no? Se vi fidanzate potrò dire "e anche questa storia è finita con un clamoroso cliché".>

Scoppiamo tutte e tre a ridere e poi mi decido a parlare dei miei sentimenti.

<Beh, diciamo che ho iniziato a sentire le così dette farfalle allo stomaco quando ha iniziato a parlarmi civilmente e non più con insulti e risatine.>

<Ah si? E quindi da...> Fa Emily iniziando a diventare pensierosa.

<Praticamente dall'inizio dell'anno scolastico.>

<E tu non mi hai detto niente?! Non hai fatto niente per evitare di farmi mettere con lui?> Domanda spiazzata.

Annuisco dicendo: <Sei mia amica e non volevo mettermi in mezzo. Poi non ero ancora sicura dei miei sentimenti. E mi sembra che in quel periodo stessi iniziando a frequentare Roderick...> Abbasso lo sguardo mentre pronuncio il suo nome.

Mi fa ancora male pensare a lui o a pronunciare solo il suo nome.

Mi vengono in mente tutti quei bei piccoli momenti che abbiamo vissuto insieme. Mi stavo affezionando a lui, ma sono stata fregata come quella volta con il mio ex ragazzo.

Non voglio ripassare un periodo del genere, non voglio tornare a isolarmi e a trattare tutti con freddezza. Quello che facevo in prima liceo.

Ora sono grande e non posso di certo abbattermi per una delusione d'amore. Certo, sono rimasta due settimane nell'isolamento più totale, ma due settimane bastano e avanzano.

Mi farà ancora male vederlo girare per i corridoi, mi farà male quando dovremo affrontare la discussione "spieghiamo perché ho agito in questo modo".

Emily e Natalie mi abbracciano facendo attenzione a non rovesciare niente dal vassoio e io mi lascio consolare da loro.

Poi il mio cellulare squilla e loro si staccano.

<Ma guarda un po', è Nash.> Sorride Emily leggendo il nome del contatto sullo schermo del cellulare.

Prendo il cellulare e rispondo alla sua chiamata.

<Ma dove cazzo sei?!> Urla e io stacco l'apparecchio dall'orecchio.

Natalie ed Emily scoppiano a ridere e io sospiro.

<Nash, ti pare il modo?>

<Si dato che sei in ritardo.> Dice. <Che cazzo.> Borbotta alla fine dopo uno sbuffo.

<Mi sbrigo.> Dico e chiudo.

<Ti preparo i vestiti tu va a lavarti.> Mi dice Natalie alzandosi.

Annuisco mentre Emily mi prende il vassoio da sopra le gambe e lo sposta in modo che possa alzarmi per andare al bagno.

<Vedi di sbrigarti prima che se ne vada senza di te.> Mi dice Emily e poi la sento uscire dalla stanza.

<Va bene una gonna?> Mi urla Natalie per farsi sentire nel mentre che sono in bagno.

<Non ti azzardare!> Le urlo di rimando mentre rimetto l'asciugamano al suo posto.

<Va bene, va bene...>

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