148 - Come sparito tutto

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La mattinata l'ho passata a studiare nel mentre che Phebe e Nash giocavano o guardavano la tv.

Poi Nash si è addormentato e Phebe mi ha chiesto una mano con i suoi compiti.

Così, ora ci ritroviamo all'ora di pranzo. Io con una fame da lupi, Nash che è ancora nel mondo dei sogni, Phebe che guarda uno dei suoi cartoni animati preferiti assieme a Camila ed Elvin che cucina il pranzo.

<Grace, potresti svegliare Nash?> Mi domanda Camila.

Annuisco e lo muovo da un braccio dicendo: <Svegliati dormiglione.>

Lui mugugna qualcosa e alza le braccia verso di me per poi richiudermi tra esse e tirarmi su di lui.

Sento Phebe e Camila ridacchiare nel mentre che lui mi stringe sempre più forte e continua a mugugnare cose senza senso.

<Nash... lasciami.> Dico puntando le mani sul suo petto e facendo forza per sollevarmi.

Cavolo i suoi pettorali sono così...

<Smettila di palparmi.> Sussurra togliendo le mani.

Io lo sgozzo.

Mi alzo da lui, anzi, mi alzo direttamente dal divano e raggiungo Elvin in cucina.

<Ehi, ti serve una mano?> Gli domando.

<Oh, meno male che ci sei tu Grace. Potresti apparecchiare la tavola?>

<Certo.>

Prendo i piatti da sopra la penisola della cucina e vado verso il tavolo.

<Così vi siete messi insieme?> Mi domanda Elvin.

<Eh?> Domando voltandomi verso di lui.

<Tu e Nash, state insieme?>

<No...>

<Ah... scusami.> Dice voltandosi verso di me e appoggiando bicchieri, tovaglioli e posate sulla penisola. <Mi sembravate più in confidenza rispetto a prima.>

<Siamo solo amici, non c'è nulla.>

<Si, capisco, e poi tu sei fidanzata.>

<Beh non più.>

<Ah... oh andiamo, oggi non faccio altro che buchi nell'acqua.> Dice tornando ai fornelli.

Ridacchio e gli dico: <Tranquillo, è acqua passata... più o meno.>

<Mh, non credo proprio.>

<Si, hai ragione.> Prendo i bicchieri e vado a metterli a tavola.

<Come saprai Camila è psicologa, quindi se vuoi parlarne con uno specialista o semplicemente parlarne con qualcuno di più grande, lei ci sarà.>

<Me l'ha detto e gliene sono grata.>

Finisco di apparecchiare e lui di cucinare e, non appena è tutto pronto, ci sediamo a tavola e iniziamo a mangiare.

E tra una chiacchiera e l'altra, risate e quant'altro, arrivano le due del pomeriggio e io e Nash decidiamo che è ora di andare.

Salutiamo la famiglia Smith e saliamo in auto.

<Quindi Jason, Austin e Kodey sono venuti qui quando io non potevo eh.> Dico appena lui mette in moto.

<Si e Phebe si è innamorata di Jason.>

<Immagino. Quel ragazzo è fin troppo buono con i bambini.>

<Già, ce lo vedo bene come maestro in un asilo.>

My Boy 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora