190 - Una sua amica

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* Jason's pov *

Mark si siede sul mio letto affianco a Jackie e dice: <Mi spiace se vi ho disturbato ma...>

<Non importa Mark, cosa ti è successo?> Gli domanda Jackie.

Mi siedo accanto a Mark, dopo avergli riempito un bicchiere d'acqua, e glielo passo.

Mi ringrazia e beve prima di iniziare a spiegarci.

<Stavo studiando in camera mia come al solito. Ero insieme a Dianne dato che insisteva a stare con me anche se non l'avrei considerata molto dato lo studio.>

<Strano, di solito non fai entrare nessuno perché non vuoi essere disturbato.> Dico.

<Si, ma avevo fatto un'eccezione solo per lei, perché l'amavo... ma... ecco, lei a un certo punto si è girata male e ha iniziato a urlarmi contro di farmi una vita, che non esiste solo la scuola, che non ho amici perché sto sempre con la testa sui libri e che non riuscirò mai a trovarmi una vera ragazza se non mi do una svegliata. Poi ha tolto dalla tasca della felpa un taglierino e mentre lo apriva si è avvicinata a me...>

<Ok, frena...> Dico entrando in confusione.

<Ma è matta?!> Fa Jackie. <E cos'ha fatto? Ti ha fatto del male?> Gli domanda preoccupata.

<No perché sono riuscito a scansarmi in tempo, sennò a quest'ora credo che non sarei qui...> Abbassa lo sguardo e si tortura le pellicine delle mani. <Credevo mi amasse... e invece era tutta una farsa... lei è... un'amica di Callie.>

Io e Jackie ci guardiamo.

<È colpa mia... ora Callie sa delle cose che ci siamo detti durante la gita, per questo non ci stava calcolando, perché c'era Dianne che faceva il lavoro al posto suo.>

<Non ci posso credere.> Sussurra Jackie mettendosi le mani tra i capelli.

<Mi dispiace.> Dice Mark tornando a piangere.

Lo abbraccio e cerco di calmarlo.

E quando succede qualcosa di brutto, deve sempre esserci di mezzo Callie.

Inutile dire che la odio.

* Grace's pov *

<Abbiamo finito.> Dico e lui si stiracchia sulla sedia facendo alzare di poco la maglietta e facendo intravedere gli addominali.

Oh santo cielooo... ok, no, no, Grace calma e respira.

<Perché stai guardando lì?> Domanda divertito.

Avvampo. <Io? No, non guardavo niente.> Mi schiarisco la gola e mi alzo per sistemare.

<Dobbiamo andare da Olivia, tra pochi minuti inizia il turno.> Dice girandosi verso di me.

Sospiro. <Lo so.> Dico mentre metto il libro al suo posto.

Poi ripenso a quel che un'ora fa è successo. Ripenso a tutte quelle cavolate che mi ha raccontato Daniel su Nash e poi lo schiaffo e...

<Nash...> Dico voltandomi verso di lui.

<Si?> Domanda mentre continua a guardarsi attorno.

<Cosa stai cercando?> Gli domando avvicinandomi a lui.

<Nulla guardavo solo le decorazioni. Sono carine.> Mi sorride distrattamente e io sento un tonfo al cuore.

<Ehm...> Mi schiarisco la gola e lui si sofferma a osservarmi attentamente il viso. <Scusa per...> Distolgo lo sguardo. <Lo schiaffo di prima e averti detto che ti odio...> Torno a guardarlo e aggiungo: <Non lo penso davvero.>

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