160 - Inizio ansia pre-esami

2.3K 70 2
                                    

Passo per i corridoi e noto alcuni ragazzi del club di teatro attaccare i manifesti della recita di Natale.

<Speriamo venga bene.> Dice uno al suo amico che gli passa il poster.

<Certo, ci stiamo dietro da quando è iniziato l'anno scolastico. Se viene rovinata da qualcosa anche quest'anno, lascio il club.>

Già, l'anno scorso durante la recita di fine anno, la protagonista ha avuto un attacco di panico ed è stata portata urgentemente in infermeria.

Purtroppo non avevano alcuna attrice di riserva e hanno dovuto improvvisare.

<Grace, ciao. Dove vai?>

Mi volto e sorrido a Makenzie.

<Ehi, solo in biblioteca. Mi sta aspettando Jackie per una sessione intensa di studio.> Le rispondo avvicinandomi a lei.

Abbasso gli occhi sul manifesto.

<Si, quest'anno abbiamo optato per un classico per la recita di Natale.> Dice mettendo un pezzo di scotch sul foglio.

<Lo Schiaccianoci. Niente male, una delle mie opere preferite.> Dico.

Hanno tenuto l'opera che avrebbero recitato nascosta per tutto questo tempo.

<Spero che l'apprezzino. Ci abbiamo impiegato tre mesi per mettere tutto a punto.>

<Che parte farai?> Le domando mentre attacca il manifesto.

Spero che quest'anno reciti. È molto brava e se non fa niente, o solo una comparsa, mi arrabbio.

Fa spallucce e dice: <Sono la direttrice, non posso recitare.>

<Cosa?! No, allora mi rifiuto di venire.> Dico incrociando le braccia al petto.

<Oh dai Grace.> Si volta verso di me. <Mi offendo se non vieni.>

<Si che vengo.> Sospiro sciogliendo la posizione. <Solo... non è giusto. Tu sei così brava, stai buttando il tuo talento nel cesso.>

<Lo sai, non sono fatta per stare sotto i riflettori, ma per dirigere.>

<Come vuoi.> Dico un po' delusa.

Lei sorride leggermente e mi mette una mano sulla spalla dicendo: <Le mie interpretazioni saranno esclusive. Solo per i miei amici.>

<Non è giusto.> Borbotto mentre lei toglie la mano.

<A me va bene così Grace. Il mio sogno non è quello di essere un'attrice.>

<Si, lo so.>

<E allora smettila di fare la melodrammatica, ci saranno altre occasioni per vedermi recitare.>

Annuisco e le sorrido, per poi dire: <Ora ti lascio al tuo lavoro, ci vediamo a cena.>

<Certo e se vuoi vieni a vederci. Ora che abbiamo rivelato il titolo dell'opera, le prove saranno a porte aperte.>

<Verrò.>

Ci salutiamo e ritorno per il mio cammino.

Questa scuola non ha un teatro e le prove si fanno dentro la palestra di yoga quando è libera, ovvero quasi sempre.

È molto grande e, inizialmente, era usata come teatro. Infatti c'è un palchetto adatto per le prove, che ora viene usato dal maestro di yoga così che tutti lo possano vedere. Ci sono le quinte, che vengono usate come magazzino per tappetini e altri oggetti. Insomma, hanno trasformato la sala di teatro in una palestra di yoga.

My Boy 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora