Capitolo 10

226 22 2
                                    

Jaemin guardò Renjun dritto negli occhi mentre negava una seconda volta. Questa volta non lo avrebbe fatto. Non importa quanto fosse irritato Renjun, non avrebbe lasciato andare la mano di Jeno.

- Oh, Dio! Per favore, perdonaci per l'inconveniente! - si scusò l'impiegata per poi fare un piccolo inchino.

-Non si preoccupi. - Jaemin parlò, distogliendo lo sguardo da Renjun.

- Prego, vienite per di qui. - La giovane donna li guidò, mentre entrambi annuirono.

Alla fine scelsero un set di piatti, bicchieri e persino posate, che Jeno aveva scelto, per poi andare a pagare.

Una volta uscito dal negozio, Jaemin ritrasse la mano da quella di Jeno e gli sorrise.

-Grazie. Grazie a te, abbiamo avuto una buona riduzione del prezzo. -Jeno annuì.

-Puoi farmi di nuovo da marito, ogni volta che vuoi.- Scherzò Jaemin.

Ora Jeno era tornato ad essere se stesso. Aveva recitato davvero bene nel negozio, era sorpreso dalla sua finzione. Ma doveva capire che era solo ciò.

Renjun camminava dietro di loro in ogni momento, mentre erano ancora occupati, entrando nei vari negozi.

Tornarono a casa poche ore dopo. - Inizierò a cucinare. Puoi andare a sederti sul divano, riposati un po'. - Suggerì Jaemin, sorridendogli.

-Non hai bisogno di aiuto? -Jaemin scosse la testa.

-Preparerò qualcosa che può essere fatto rapidamente, qualcosa di facile da fare. Vai tranquillo.- Jeno annuì e fece come Jaemin gli propose.

-Penso che mi devi una spiegazione.-La voce di Renjun arrivò da dietro di lui.

- Perché lo pensi? Non credo di avere niente da spiegare. - rispose in modo indifferente Jaemin.

- Hai tenuto la mano del MIO ragazzo! Se ti ho permesso di fare tutto ciò, é perché pensavo che lo avresti aiutato, non che ti saresti innamorato di lui.

Jaemin sospirò stanco.

- Come faceva Jeno a sopportarti?

Renjun strinse le labbra rabbiosamente.

-Non sono affari tuoi. Ora ti chiedo, con tutta la gentilezza che ho, di tenere le mani lontane dal mio compagno.

Jaemin sospirò di nuovo e si voltò verso di lui.

-Ascolta. Te l'ho già detto, ma sembra che tu non capisca e dovrò ripeterlo. So cosa sto facendo. Vuoi che Jeno sia felice? - Renjun annuì.- Perché non sembra affatto così. Sembra che da quando lui ha inziato a migliorare tu sia sempre nervoso. Sembra che tu fossi più felice quando Jeno stava male.

Renjun si rese conto che Jaemin aveva ragione, da un lato. Jeno era migliorato molto ed era più felice, ovviamente, ma ...

Allo stesso tempo, era infastidito dalla sua stretta relazione con Jaemin.

-Hai chiesto il mio aiuto e te l'ho dato. Non mi innamorerò di Jeno né lo farò innamorare di me. -Un nuovo sospiro uscì dalle sue labbra. -Sarebbe difficile e doloroso per entrambi, e credimi, non mi sento pronto per quello.- Finì, con una faccia corucciata.

-Beh, nel negozio...

-Sei davvero stato con lui per così tanti anni? -Jaemin scattò, già irritato. -Perché seriamente non capisci affatto Jeno. Non si sente più bene quando sorride. È dell'opinione che, dalla tua morte, abbia perso il diritto alla felicità, comunque anche se quella scusa era davvero cattiva, Jeno ora la sta usando come un'opportunità per fare un altro grande passo verso una versione migliore di se stesso. L'hai mai visto sorridere negli ultimi tre anni?

Yūrei - NoMinWhere stories live. Discover now