Una dolce serata

323 31 11
                                    

All'inizio i miei amici hanno faticato a capire, anche perché nemmeno io sono molto sicura di quello che so. Alla fine però sono riusciti ad afferrare il succo del concetto e hanno cercato di consolarmi. Secondo ZampaChiara, è una cosa grandiosa, di cui andare orgogliosa, e un po' mi invidia. ArtiglioMicidiale non fa che riprenderlo, semplicemente soffiandogli contro, ignorando le sue proteste. ZampadiFuoco comprende che sia una situazione difficile, soprattutto per una gatta giovane come me. PeloArruffato l'ha presa seriamente, ma, al contrario di come temevo, non mi dà alcuna colpa per la scomparsa dei suoi genitori.
Tutti loro mi vogliono ancora bene, non mi credono strana o pericolosa, e ciò mi rincuora. Anche se i miei parenti non sanno niente di me, ho comunque una famiglia su cui contare.
Qualche giorno dopo, quando tiro fuori il naso dalla tana, percepisco la tarda aria autunnale. Presto arriverà l'inverno, e nonna Gobba mi ha messo in guardia sui problemi del freddo nella vita selvatica.
Stamattina ZampaaPunti e ZampaGraziosa si occupano di cacciare, perciò passo il tempo libero dalla nonna, come ho preso ormai d'abitudine. Gli anziani ci osservano con curiosità mentre ci facciamo le fusa, ma lei si giustifica che suo figlio conosceva molto bene i miei genitori (ovvero di PeloArruffato).
Gobba mi racconta di come aveva sempre creduto nelle capacità di mio padre, di quanto lui è forte e coraggioso, sempre sicuro di sè. Alcune cose le rivedo in me: là solitudine, la serietà, la diffidenza in coloro che conosco appena, il voler fare qualcosa di giusto.
Quando ZampaaPunti e ZampaGraziosa tornano con il cibo, ne prendo due pezzi e pranzo con nonna.
Dopo mangiato me ne vado, aspettando di andare ad allenarmi.
ZampaChiara mi sorride vedendomi arrivare "Ciao, ZampaNera. Tutto bene?"
"Sì. Perché?" Me lo chiede spesso di questi tempi. E nonostante apprezzi la sua preoccupazione, allo stesso tempo mi dà sui nervi. Ma è normale: ZampaChiara mi dà sempre sui nervi.
Il mio amico indica BiancoSiero, che sta entrando nella sua tana "Magari lui sa qualcosa, no?"
Che stupida! Perché non ci ho pensato subito? BiancoSiero parla con il Clan della Stella, saprà di certo qualcosa!
"Non lo sai? Spesso ti guarda in modo strano." fa ZampaChiara, ridacchiando "Pensavo che si fosse innamorato."
"Me ne sono accorta una volta sola ma poi ho lasciato perdere." gli tirò una zampata all'orecchio, facendolo tacere "Ci vediamo dopo." lo saluto e corro verso la tana dello sciamano.
Entro e sento dire: "Chi sei?"
"Sai benissimo chi sono!" ringhio.
Lui si affaccia e si avvicina, sorpreso "Scusa, ZampaNera. Con tutti questi ingredienti medici non riesco a distinguere gli odori."
"Lo sai?" lo interrompo con sgarbo.
Lui mi scruta e abbassa un orecchio, sorridendo ingenuamente "Di che parli?"
"Di me!" So bene che gli sciamani hanno la particolarità di divertirsi nel prendere in giro noi gatti "normali". Beh, io non sono "normale", no? Quindi che faccia poco lo sbruffone!
Alla fine l'ingenuità sparisce dal suo muso, lasciando il posto alla serietà "Che sei figlia di MantoMoro e SguardoDuro? Certo che lo so."
"Come fai a saperlo? E perché non lo hai detto a StellaRossa?"
"Perché non sono affari miei... per ora. Tu, piuttosto, perché lo tieni nascosto? E perché fai credere di essere la sorella di PeloArruffato? E dura quando i gatti vengono e mi parlano di "mia nipote". Non so mai cosa rispondere e mi prendono per un rintronato."
"T-t-tua nipote?!"
BiancoSiero torna a scuotere i baffi, divertito "Oh, sono lo zio di PeloArruffato, non lo sapevi? Qui siamo quasi tutti parenti, ormai è dura non accoppiarsi tra consanguinei. Sinceramente, trovo che la regola che nel Clan debbano stare soltanto i parenti del membri è un po' sciocca, gli accoppiamenti risultano poi difficili, no?"
Sospiro, al momento poco interessata alle sue opinioni. "Non ho detto niente a StellaRossa perché all'inizio non lo sapevo, e l'unica maniera per entrare nel Clan era far credere di essere parente di uno di voi. Ora non vorrei metterlo nei guai." Lo guardo negli occhi "Tu come l'hai scoperto?"
"Dal tuo modo di comportarti, gli odori, il Clan della Stella... e magari origliando."
Sbuffo e frusto l'aria con la coda "Puoi aiutarmi? MammaAmorevole mi ha raccontato che i miei genitori sono partiti perché MantoMoro aveva sentito una profezia su sua figlia scura."
BiancoSiero sussulta e abbassa le orecchie "Non posso parlare alle profezie a nessuno, tranne che a StellaRossa."
"Ma tempo fa ne citasti una a me e ZampadiFuoco."
"Tanto non l'avete capita, giusto?"
Rizzo il pelo "Quella Profezia parla di me! Ho il diritto di sapere la verità. E poi sono la nipote della leader. Se FogliadiMenta l'aveva citata a mia madre, posso saperla anche io."
"Il Clan della Stella non vuole che ti dica niente!" sbotta alla fine lui.
Abbasso il pelo e lo fisso "Perché no? Dopo tutto quello che ha fatto..."
"Infatti, ha già fatto tanto per te. Quindi non pretendere di più. E ora fuori di qui!" mi caccia.
Soffio ed esco di corsa, alterata e offesa. Qual'è il problema dei gatti del cielo? Prima mi fanno conoscere la mia famiglia e poi non vogliono darmi spiegazioni!
Torno da ZampaChiara e lui, annusando la mia rabbia, non mi fa domande. Gli sono grata, non voglio arrabbiarmi ancora di più. Anche se di solito quando sono arrabbiata lui è un perfetto antistress.
Tornati dall'allenamento faccio per avviarmi con ZampaChiara e ArtiglioMicidiale a racimolare del cibo, quando BiancoSiero ci raggiunge. Lo guardo male, ma lui sorride e dice: "ZampaNera, puoi venire con me?"
Scuoto la coda. Che abbia cambiato idea? Una punta di speranza mi pungola cuore e seguo lo sciamano bianco.
Non mi guarda mentre mi guida oltre la tana degli anziani "Mi dispiace per oggi, non volevo cacciarti via così."
"Scusa tu se ho perso la pazienza." Mi guardo intorno "Dove stiamo andando?"
Raggiungiamo il confine del campo e sposta alcuni cespugli, dicendo: "In un posto speciale."
Attraverso le foglie di more e mi ritrovo davanti l'ultima cosa che mi sarei aspettata. Per terra ci sono due grossi pezzi di fagiano, e intorno, disposti in cerchio, tanti bellissimi fiori selvatici che mandano un aroma invitante, mischiato a quello di carne.
Rimango a bocca aperta, e sento BiancoSiero fare le fusa divertito.
Mi volto verso di lui, imbarazzata, ma lui mi precede: "Un piccolo favore. Ho dovuto fare il ruffiano."
Mi indica col naso un cespuglio, dal quale esce ZampadiFuoco, più pulito e curato del solito. Noto che i baffi gli vibrano "Ciao ZampaNera."
"ZampadiFuoco, che succede?"
Lui abbassa leggermente le orecchie, ma tiene la testa alta "Pensavo di aiutarti a distrarti dai tuoi pensieri."
Mi si rizza il pelo dall'emozione, e sgorgano le fusa "Non era necessario."
"Sì invece." Fa un cenno di ringraziamento a BiancoSier, e questo se ne va.
ZampadiFuoco mi si avvicina e mi spinge davanti al pezzo di fagiano più grosso.
"Li ho conservati tutto il giorno. Spero sia di tuo gradimento."
"Io... non so cosa dire. Nessuno aveva mai fatto una cosa del genere per me. E i fiori sono bellissimi."
Mi fa cenno di iniziare, e addento la carne succulenta.
"Grazie davvero."
"Per me è un piacere. Meriti queste attenzioni."
I miei baffi vibrano e miagolo di gioia.
"Com'è andato l'allenamento oggi?" mi chiede.
"Molto bene."
"Si vede che ti stai allenando sodo. Ti si sono formati i muscoli, e sembri più forte."
"Grazie. Quanto pensi che ci vorrà ancora per diventare guerrieri?"
"Se continuiamo così non molto." mi sorride incoraggiante.
"ZampadiFuoco, cosa ne pensi degli altri Clan?"
Lui torna serio tutto d'un tratto "Io giudico il Clan in base al suo leader, poiché è colui che ne fa le veci. Anche se i membri non volessero, dovrebbero fare quel che dice il capo."
"Quindi?"

"Quindi, il Clan del Fiume mi sembra apposto, anche se un po' troppo insicuro. Dovrebbe iniziare a cavarsela da solo. Spesso chiede aiuto agli altri, e spesso si prende troppo cura degli altri. È forse la prima generazione così altruista."
"Aiutarsi a vicenda è una cosa buona." ribatto.
"Non se si strafa." Stacca un pezzo del cibo e continua: "Il Clan del Tuono è troppo serio e competitivo, ma ci si può fidare di quei gatti. Il Clan del Vento è imprevedibile. StellaLibera potrebbe decidere di allearsi un giorno con un Clan un giorno con un altro. Una banderuola. Non mi fido."
"Il Clan del Cielo?"
"Beh, direi che è un po' troppo con la testa tra le nuvole, però credo che siano responsabili e giusti. Poi c'è il Clan della Tenebra."
Mi si rizza il pelo. StellaOscura mi dà i brividi.
"StellaOscura non pensa, fa. Non si può ragionare con lui, però credo che una mente superiore sia in grado di manipolarlo."
"Che vuoi dire? C'è qualcuno più terribile di StellaOscura?!" la butto sullo scherzo, ma lui è serissimo.
"Non hai notato il comportamento di StellaCandida? Altezzosa e terribile. Il Clan della Neve vuole più territori di caccia? Allora farà qualsiasi cosa per averli. Difficilmente si può dire loro di no. La loro leader sa essere persuasiva e maligna. Non fidarti di loro. So che StellaOscura mette i brividi, ma StellaCandida, secondo me, ancora di più..."
Ha un tono strano a parlare della leader candida, sembra che stia nascondendo qualcosa... Ma non voglio turbarlo ulteriormente, soprattutto non in un tale, romantico momento.
A poco a poco finiamo di mangiare. Mentre mi pulisco dico: "Nessuno è perfetto. Pensi che il nostro Clan abbia sempre ragione?"
"Certo che no! Ma non mi pare maligno fino a questo punto." Si lecca il cuscinetto della zampa "Tua nonna è saggia, però troppo gelosa delle sue cose."
"E così anche tutto il Clan." finisco io "Comunque dar parte del territorio al Clan della Tenebra... dopo l'attacco poi... Hanno giocato male."
ZampadiFuoco annuisce.
Terminata la pulizia, mi affianca e dice dolcemente: "StellaRossa vuole che facciamo la ronda notturna."
"Senza uno dei guerrieri? Glielo hai chiesto tu?"
Sorride e fa le fusa "Sì."
Ci inoltriamo nella foresta e camminiamo per un po', l'uno di fianco all'altra. I nostri peli si toccano e lui spesso mi sfiora la schiena con la coda.
Per il momento non sentiamo odori circospetti, perciò ci tranquillizziamo.
Raggiungiamo una piccola rupe che sormonta su un laghetto cristallino e lucente alla luce della luna. È Lago Stellare, dove il Clan della Stella riflette la sua magnificenza. Scendiamo sulla riva e ci dissetiamo.
Ripartiamo verso Bocca di Madre, attraversando un piccolo campo isolato.
ZampadiFuoco si mette a correre, miagolando felice, e io lo seguo a ruota.
"Scommetto che non mi prenderai!" lo canzono, e allungo i salti fino a superarlo.
Sento lui che si affatica a tenermi il passo. Arrivati a Bocca di Madre, salgo sulla roccia e lo aspetto. Mi raggiunge a testa bassa, boccheggiando.
"Sono veloce, eh?"
Lui non riesce a dire niente e, con fatica, si arrampica accanto a me per poi cadere sfinito.
Rido e aspetto che si riprenda. Osservo l'interno della grotta. Chissà quale magnifico spettacolo si sta tenendo all'interno.
Persa nei miei pensieri, non mi accorgo che ZampadiFuoco si è ripreso e vengo colpita alle spalle.
Rotoliamo tra la polvere e lui mi atterra. Sono a pancia in su e lui è sopra di me. I nostri occhi si perdono gli uni negli altri.
Lui fa le fusa e, inaspettatamente, inizia a leccarmi sul naso e sulla bocca.
Le mie zampe si stringono al suo corpo, e faccio le fusa assieme a lui.
Continua a leccarmi il muso, e io lecco il suo.
Riesco a mettermi a sedere, anche se in maniera scomoda, e mi reggo alle sue spalle, per strusciare la testa contro il suo petto. Lui mi pungola dolcemente le orecchie.
I nostri nasi si incontrano e li strofiniamo.
Ci alziamo e continuiamo a farci le fusa.
Non so quanto tempo sia passato, e non me ne importa. Ci guardiamo di nuovo negli occhi, e i nostri baffi vibrano all'unisono.
Ci rialziamo, coscienti appena della nostra posizione di guardia.
Ci rimettiamo in cammino, più vicini di prima.
D'un tratto mi sussurra nell'orecchio: "Sei una gatta straordinaria."
Miagolo felice. Le nostre code si intrecciano, e continuiamo a camminare nella foresta così, stretti l'un l'altra.
Non so bene cosa sia successo, ma mi sento felice. Al settimo cielo. È come se tutti i miei problemi fossero stati solo illusioni e ora non ci fossero più.
All'alba, torniamo al campo per lasciare il posto alla ronda del mattino.
Io e ZampadiFuoco abbiamo ancora le code intrecciate.
Entriamo nella tana e ci sdraiamo accanto. Mi cinge con una zampa e mi stringe a sé. Mi strofino contro di lui, e lentamente ci addormentiamo.
Io lo amo.
Lui mi ama.
Noi ci amiamo.

Warrior Cats: Il Fuoco NeroWhere stories live. Discover now