Capitolo 53

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*Elisa pov*

Sono ancora allibita da quello che mi ha detto Damiano. Perciò, questo vuol dire che, lui sapeva ancor prima di Vittoria chi fosse sua madre ma soprattutto questo lei non lo sa. Tutti credono che Damiano si volesse uccidere, non conoscono la verità. Devo dirlo assolutamente a Vittoria che quella sera Damiano era venuto a cercare lei. L'unica cosa ora che non mi torna è: perchè Damiano per la prima volta che sceglie di fare qualcosa di buono lo fa proprio per Vittoria?
Torno finalmente a casa dopo non so più quante ore che ero in ospedale, sono stanca morta ma prima di stendermi a letto e crollare in un sonno profondo, mi faccio una doccia veloce.
Mi sveglio ancora assonnata e scendo per fare colazione, trovo i miei e Lory al tavolo e insieme si girano a guardarmi poi mio padre mi rivolge un sorriso ed esordisce:<Finalmente, pensavamo non tornassi più a casa ormai. Allora come sta il tuo amico?
<Si è svegliato!_esclamo felice.
Vedo nella faccia di Lory un'espressione menefreghista.
<Bene! E si sta riprendendo?_chiede mamma.
>Si, e anche molto bene. Ieri abbiamo parlato un po' prima che tornasse a riposare.
<È bello vederti felice tesoro.
>Grazie papà.
Mio fratello continua a mangiare i suoi cereali senza preoccuparsi minimamente di quello che sto dicendo, non mi guarda nemmeno in faccia.
>Lory, ti devo parlare di una cosa dopo_lo avviso_ perciò quando finisci sali in camera perfavore._
Non risponde, ma mi fa un cenno con la testa per farmi capire che ha ascoltato. 
Tempo dieci minuti e lo vedo entrare in camera:<Che c'è?
>Devo dirti cosa mi ha detto Damiano.
<Detto sinceramente, non mi importa niente di lui, scusa. Sono contento che si sia svegliato e blah blah blah, ma per il resto sto bene così come sto.
>Lory, mi ha parlato di Vittoria._dico schietta.
<Come scusa?
>È stata la prima di cui ha chiesto appena sveglio._preannuncio e dalla sua faccia deduco che non ne sia felice.
<Cos'ha detto?_stringe i pugni.
>Mi ha detto che quella sera, la
sera dell'incidente, lui stava andando veloce perchè stava cercando di tornare il prima possibile per dire a Vittoria di Sara.
<Sara? Elisa ma che cazzo dici. Cosa c'entra Sara con Damiano?
>L'ha incontrata in un bar, per caso, e parlando ha scoperto che era la mamma naturale di Vittoria e Gabriele. O almeno questo è quello che ha pensato lui.
<Cioè?_ a ogni mia spiegazione, l'espressione di Lorenzo diventa sempre più corrucciata.
>Mi ha detto che Sara era ubriaca e che parlando ha rivelato il fatto che avesse avuto due figli, che li avesse abbandonati, che era pentita e alla fine li ha nominati, per questo Damiano ne era sicuro.
<Ma scusa Eli, perchè cazzo Damiano stava parlando con Sara?_si mette le mani in testa e intanto sta camminando per la stanza cercando di calmarsi, Damiano non gli piace proprio.
>Non è importante.
<Elisa. Perchè le stava parlando ti ho chiesto._scandisce bene le parole.
>Mi ha detto che voleva portarsela a letto..._dico timida.
<Quel demente voleva scopare con la mamma di Vittoria?
>Ma non sapeva fosse sua madre prima!
<Ma cosa cazzo c'entra Elisa! Ti devi svegliare! Ti rendi conto che stai andando dietro ad uno stronzo che ti ha scopata una sera e una settimana dopo è in un bar a flirtare con una donna più grande?_urla_ non gliene frega niente di te, come di nessun altro! Tu non ci torni più in ospedale, sia chiaro.
>No.
<Elisa, non tornare in quell'ospedale, ti avverto.
>Non puoi impedirmelo, io non ti dico chi puoi o chi non puoi frequentare.
<Beh, si da il caso che 1) non volevi che stessi con Vittoria inizialmente e 2) io sono tuo fratello maggiore.
>Non mi importa, io continuerò a vedere Damiano e sono sicura che qualcosa di me gli importa.
<Sei ridicola. Ti farà solo del male, e quando succederà io non saró lì a consolarti, perchè ti ho avvertito._
Le sue parole mi feriscono, non è mai stato così cattivo con me, sono sua sorella dopotutto.
>Sei proprio uno stronzo. Punti tanto il dito su Damiano ma anche tu non scherzi.
<Io lo faccio per il tuo bene, ma tu sei testarda e non mi vuoi ascoltare. Perciò le cose sono due: o mi arrendo e ti lascio perdere, o vado in ospedale e soffoco Damiano con un cuscino ma sai in galera non ci tengo ad andare, perciò_alza le spalle_ fai come vuoi, io mi chiamo fuori.
Sta per uscire dalla stanza ma prima che lo faccia dico:>Vittoria non lo sa, non gliel'ho detto. Credi che dovrei?
<Per ora lascia stare, ha già fin troppe cose in testa._ ed esce.

Una letteraTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang