Capitolo 56

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*Elisa pov*

E' passata una settimana. Il dottore aveva detto che la condizione di Damiano poteva essere permanente ma le possibilità erano davvero poche. A questo punto non credo possa riprendere la memoria. Passare la settimana con lui messo così è strano. E' migliorato molto ma ancora non ricorda niente o almeno, si basa su quello che gli racconto io. Ho cercato di spiegargli ogni cosa, anche dei suoi genitori; quando gli ho detto che sua madre lo ha abbandonato e che suo padre lo detesta, ci è rimasto male. Gli ho raccontato della festa, gli ho parlato di Vittoria e di Nicolas, insomma, ho provato al meglio a fare un quadro della situazione. Ho anche detto come fosse finito in coma, o meglio, gli ho raccontato quello che lui inizialmente aveva detto a me e anche di questo non ricordava proprio nulla. Tra l'altro, di questa storia, Vittoria ancora non ne è venuta a conoscenza. Non credo proprio mio fratello gliel'abbia detto, sembra che non voglia che lei abbia niente a che fare con Damiano, come con me del resto. Secondo me Vittoria dovrebbe saperlo.
Oggi Damiano aveva delle ultime visite e dei controlli da fare prima che lo dimettano. Il dottore dice che è inutile che continui a restare in ospedale, a parte la memoria è perfettamente in salute ormai. Per questo ho il pomeriggio libero e credo lo userò per studiare un po'.

Sto studiando ormai da un paio d'ore e sono abbastanza stanca, non riesco più a concentrarmi e decido di fare una pausa per poi continuare. Quando decido di rincominciare, sento dalla stanza di mio fratello dei risolini familiari. E' sicuramente con Vittoria. Cerco di ignorare la cosa e continuo il mio studio ma poco dopo accendono la musica e questo mi impedisce di ignorarli. Mi alzo scocciata dal letto e mi dirigo in camera di Lorenzo, busso forte e dato che nessuno risponde apro la porta infastidita:>Avete finito di fare casino?_dico un po' ad alta voce, in modo da superare il volume della musica. Immediatamente un cuscino mi colpisce la faccia. E' stato Lorenzo che aggiunge :<Potevi anche bussare prima di entrare._ alza gli occhi.
>L'ho fatto_faccio una smorfia_ e poi, Vi tu non studi mai? Non manca tanto alla fine della scuola.._dico, rivolgendomi a Vittoria.
<Si che studio._risponde.
>Lo vedo..
<Dai, torna a studiare ora._mi ordina Lorenzo.
>Intanto ti calmi. Devi smetterla di darmi ordini. Come con Damiano._mi faccio scappare e mi tappo la bocca con le mani.
<In che senso?_chiede Vittoria.
Lorenzo mi lancia un' occhiataccia e cerco di sviare il discorso:>Lo sai Vi, che Lory non vuole che io stia con Damiano.._
Vittoria annuisce e guarda Lory dicendo:<Ah si e sa anche che sbaglia a fare così con te._lo rimprovera scherzando.
<Non mi piace quel tipo e lo sapete tutte e due.
<Lascia in pace quel poveretto. E' stato in coma un mese e adesso ha perso pure la memoria!_esclama Vittoria.
<Cosa c'entra, non mi piace comunque. Quello che ha fatto, lo ha fatto lui e non un'altra persona. Per me nessuna di voi due dovrebbe averci a che fare._alza le spalle.
<Io non c'entro niente con lui_sorride Vittoria.
Io e Lorenzo ci guardiamo e non diciamo niente. Poi io continuo:<Va beh, torno a studiare. Non fate casino, grazie._
Rientro in stanza ma ormai la mia voglia è passata, resto sul libro un'altra mezz'ora e poi decido di smettere e di ascoltare della musica per passare il tempo. Prendo le cuffiette e faccio partire una playlist qualsiasi, dopo un paio di canzoni metto in pausa perchè sento dei rumori di sottofondo: erano di nuovo Vittoria e Lorenzo, ma sta volta stavano litigando. Mi fiondo alla porta a origliare:
<Perchè non me l'hai detto?_sento dire a Vittoria.
<Te l'ho detto, non mi piace quel tipo. E meno si parla di lui meglio sto.
<Ma che cazzo Lorenzo! Si tratta di me. E tu come l'hai saputo?
<Me l'ha detto Elisa._dice Lory a bassa voce.
<Ah bene, quindi qui ero l'unica a non saperlo!_
Capisco di cosa stanno parlando e istintivamente apro la porta giustificandomi:>io te lo volevo dire_alzo le mani_ ma Lorenzo mi aveva detto che sarebbe stato meglio aspettare.
<Grazie sorella.
<Avresti dovuto dirmelo Eli._mi dice delusa Vittoria.
>Lo so.
<E tu_si gira verso Lorenzo_smettila di prendere decisioni al posto mio riguardo la mia vita, grazie._dice Vittoria calmandosi.
<Va bene Vic._
Mi scuso ancora con Vittoria e l'abbraccio. Restiamo tutti e tre a parlare un po' prima che Vittoria torni a casa. Ad un certo punto, mentre Lory ci stava raccontando una buffa storia di un tizio che aveva conosciuto in America, sentiamo il campanello suonare.
>Vado io_dico, e ancora sorridendo per la storia di Lory, scendo e vado ad aprire la porta.
Quando apro, il sorriso svanisce dalla mia faccia.

Una letteraWhere stories live. Discover now