3. Sei speciale.

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È mattina e mi sveglio già da sola, Alexa sarà già a lavoro.
Vado in bagno a lavarmi la faccia e scrivo a Cheryl per sapere se è sveglia.
Da Toni
"Buongiorno Cher"
La risposta si fa attendere solo per un paio di minuti.
Da Cheryl
"Buongiorno TT"
Da Toni
"Ci sei se ti chiamo ora?"
Da Cheryl
"Si si certo, chiama"
Oddio, nemmeno ricordo la sua voce... e poi l'unica persona con cui ho parlato in questo mese è Alexa, che ansia parlare con qualcun altro.
Con tutta la mia insicurezza e un sacco di dubbi in mente, clicco su "chiama" e metto il telefono all'orecchio.
Sento tre squilli, e dopodiché una voce calma e soave.
<<Ehi>> mi dice.
<<Ciao>> dico sorridendo.
<<Beh ben svegliata>> dice ridendo probabilmente per la mia voce assonnata.
<<Che fai? >> continua.
<<In realtà nulla, come hai ben intuito mi sono appena svegliata e non vedevo l'ora di chiamarti. Tu?>>
<<Stessa cosa, ora faccio colazione, tu l'hai fatta?>>
<<Io non faccio colazione in realtà, da un mese forse>>
<<Cosa?! Ma sei seria Toni? Perché?>>
<<Ecco, io... mi si stringe lo stomaco e mi passa la fame per tutto quello che sto passando, e tra l'altro credo di essere dimagrita di almeno dodici kili da quando sono qua>>
<<Toni, fai un respiro.
Fatto? Okay, brava.
Ora dimmi tutto per favore, che cosa sta succedendo nella tua vita?>>
<<È davvero difficile parlarne, Cheryl.
Provo a iniziare dall'inizio.
Tre anni fa nella mia vecchia scuola ho conosciuto una ragazza, Alexa.
Non era molto simpatica, ma nonostante questo mi ci sono avvicinata molto e credevo di poterla cambiare.
Dopo poco, quella che era la nostra amicizia è sfociata in altro e ci siamo messe insieme... era una relazione abbastanza tranquilla.
Qualche mese dopo ha...>> mi si spezza la voce e non riesco a continuare.
<<Toni, con calma.
Stai piangendo?>>
<<N-no>>
<<Stai qua, arrivo subito>> dice per poi chiudere la chiamata.
Sono parecchio confusa, ma nel frattempo mi asciugo l'unica lacrima che mi era caduta.
A un certo punto mi arriva una videochiamata sempre da lei.
Ma oddio come? Sono conciata malissimo stamattina, ho anche i capelli legati, e mi stanno malissimo.
Comunque, dopo aver esitato un po' e aver provato a sistemarmi leggermente, rispondo.
<<Ecco, ti voglio guardare negli occhi mentre parli>> dice Cheryl, mentre io le sorrido... mi sento già molto meglio di poco fa.
Nessuno si era mai preoccupato per me fino a questo punto.
<<Comunque dicevi? Te la senti di continuare?>>
<<Ah, sì...
dicevo che qualche mese dopo lei ha... iniziato a picchiarmi e a obbligarmi a fare cose che non volevo fare.
In questo momento mi trovo qua perché ha voluto che io passassi l'intera estate in montagna con lei in una delle sue case in modo che io non possa vedere nessuno>> concludo col fiato spezzato e gli occhi nuovamente lucidi.
<<Allora, intanto calmati Toni, ci sono io. Sei stata bravissima.
Hai già fatto un gran passo avanti dicendomelo e sei una persona veramente forte.
Per il resto... lei ora dov'è che vado ad ucciderla?>>
Ridiamo entrambe... ancora non ci credo,è stata la prima a farmi ridere dopo settimane.
<<Ora è a lavoro comunque>>
<<Mh, ed è chiuso a chiave?>>
<<No no>>
<<E perché non torni a casa?>>
<<Beh è una domanda che mi pongo spesso, mi maledico sempre perché non lo faccio... finora ho individuato tre i motivi.
Il primo è che ho paura delle conseguenze, il secondo è che non saprei dove vivere visto che vivo con lei da quasi un anno e non ho una famiglia e il terzo è che non so se troverei mai qualcuno che mi voglia oltre lei, non credo proprio anzi>> dico rattristandomi di nuovo.
<<Ma non dire cazzate, sei una ragazza meravigliosa e qualcuno lo trovi sicuro.
Per le conseguenze non ti preoccupare, sono amica del figlio dello sceriffo quindi se si riavvicinasse non le finirebbe bene, quindi le conviene non farlo.
E poi quello di dove stare è l'ultima cosa a cui devi pensare,tra l'altro ho anche una camera degli ospiti e, anche se non ci conosciamo ancora benissimo, puoi stare là quanto vuoi>>
<<Cheryl, sei fantastica ti giuro.
Grazie di tutto, per le tue parole e per le rassicurazioni, e per avermi fatta ridere... grazie mille>>
Sento una porta aprirsi.
No, non ora!
<<È arrivata... devo andare, scusami e grazie ancora>> dico abbassando notevolmente la voce, quasi sussurrando.
<<Va bene, ma stai attenta.
E per qualsiasi cosa scrivimi che ti chiamo.
Anzi scrivimi al più presto che sennò mi preoccupo>>
<<Grazie ancora di tutto... sei speciale>> le dico "mandandole" un bacio a distanza, e subito dopo chiudo la chiamata.

Ma ora sei mia||ChoniWhere stories live. Discover now