capitolo 16

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Louis è lì a nemmeno 20 centimentri da me ma non mi guarda, forse non si è nemmeno accorto che mi sono svegliato.

Mi sposto leggermente per mettermi più comodo ma a quanto pare il mio mugugno di dolore mi tradisce.

<<ben svegliato>>mi dice lui, la sua voce... mi è mancata. Mi tiro su a sedere cercando di mettere a fuoco i pensieri  l'unica cosa che esce dalle mie labbra è "che ci faccio qui?". A quanto pare ho dimenticato tutta la serata, grande non reggo proprio l'alcol.

<<non ricordi nulla H?>> louis continua a giardare avanti come se guardarmi in faccia fosse proibito.

La mia risposta è un flebile "scusa", la mia testa gira ancora.

Sto per aprire bocca quando un senso di nausea mi pervade. <<louis ferma la macchina>>. Senza farselo ripetere si accosta, con un gesto rapido apro la portiera e scendo per vomitare.

<<Cazzo harry sei messo proprio male quanto hai bevuto?>>.

Louis scende a sua volta e mi aiita a mettermi seduto pulendomi con una salvietta. In quel momento alzo lo sguardo incontrando i suoi occhi, i suoi splendidi occhi azzurri, hanno ancora il solito aspetto.

Quel contatto dura però poco perchè louis come scottato si allontana da me.
<<mi dispiace... io...>> inizio ma louis con un gesto della mano mi ferma.

<<harry, no, a me dispiace...>>. Louis stava risalendo in macchina così lo seguo a grandi passi.

<<ho visto che cosa hai fatto.>> continua lui. Mille pensieri mi investono cercando di capire a cosa si riferisse. Evidentemente il mio sguardo comfuso ha fatto capire a louis che non avevo capito.

Mi prese le mani e mi girò le braccia scoprendole.

Le sottili linee bianche e rosse solcavano le mie braccia, alcune vecchie, altre nuove

Non parlo, continuo ad osservare le sue mai su di me, quel tocco che mi è sempre mancato. <<harry io... ti prego no>>.

Alzando gli occhi rimango stupido dal vedere che delle riche argentee si formavano sulle sue guance e i suoi occhi si fanno sempre più piccoli.

Duntratto Louis mi prende il volto tra le mani e appoggia la sua fornte alla mia.

<<ti prego perdonami, la colpa è solo mia>> dalla mia bocca non uscì altro che un singhiozzo scappato. Tutto ciò che riuscii a fare fu avvicinarmi per baciarlo.

Louis Non si ritrae al contatto ma ricambia. <<non lasciarmi>> dico flebilmente.

<<no harry non lo farò più... a proposito quel ragazzo forse non avrà più un bel profilo, credo di avergli rotto il naso...>>
Scoppiai a ridere e lui appresso a me.

Mi mancava tutto ciò. La semplicità sdi quei momenti in cui bastava un suo sguardo per farmi scordare i miei problemi. << ti porto a casa dai>>.

<<allora harry ti sei lavato i denti, messo il pigiama e ti ho fatto il tè...>> scoppio a ridere davanti questa scena <<beh grazie MAMMA>>. Davanti queste mie parole louis sembra quadi offeso.

<<Hey! Non sono mica così vecchio>> dice mentre si stende a canto a me nel letto.

<<rimani qui?>> chiedo speranzioso.

<<non so harry, non vorrei tirare le redini diciamo...>> non so se è stato il mio sguardo o altro ma alla fine accetta.

Restiamo tutta la lotte a tenerci stretti sotto le lenzuola ignorando il caldo, quel contatto serviva ad entrambi evidentemente.

Fool for You //Larry StylinsonWhere stories live. Discover now