15.

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Jimin e Hoseok presero posto nel cerchio di persone che era nella stanza al secondo piano.

Oltre loro, vi erano un'altra ventina di ragazzi.

Tutti si erano disposti in modo che la bottiglia di soju fosse al centro e potesse girare.

Jimin fece scorrere lo sguardo sui ragazzi presenti, notando che vi fossero molti ragazzi della squadra di football.

Immediatamente il biondo si chiese se fra tutti quei ragazzi vi fosse ggukk, dopo tutto aveva detto che lo avrebbe tenuto d'occhio.

Stavano quasi per iniziare quando la porta si aprì e si aggiunse Jeon Jungkook.

Jimin avvampò leggermente, ricordando il loro breve incontro di qualche giorno prima.

«Scusate il ritardo, ero un attimo impegnato-» disse il corvino.

«Chissà quali impegni avevi, eh, Jeon» Lucas gli diede una manata sulla spalla, mentre il corvino rideva in risposta e prendeva posto al suo fianco.

«Okay, gente, conoscete le regole-» Taeyong sbattè le mani, ammiccando.

«Si fa prima un giro, la prima persona indicata dalla bottiglia verrà bendata e portata in una stanza. Successivamente arriva il secondo giro, la seconda persona indicata dalla bottiglia raggiungerà la prima e potrà decidere se togliergli la benda o lasciarla. Partirà un timer di 7 minuti, anche se non vi nascondo che c'è qualcuno che si prende qualche minutino in più»

«Ya! Taeyong, sei sempre il solito!» Baekhyun ridacchiò, portando la mano sulla bottiglia, in modo da far iniziare il gioco.

Jimin iniziò a sudare, senza nemmeno sapere il perché.
Semplicemente sentiva che qualcosa di eccitante stava per accadere.

La bottiglia fece diversi giri, tra cui uno che capitò proprio ad Hoseok.

Jimin, rimasto solo, continuò a giocare, sperando che il suo miglior amico tornasse il prima possibile.

La bottiglia girò per quella che era la decima volta e, con lentezza, si fermò, indicando proprio Jimin.

Il biondo bestemmiò internamente.

Se proprio doveva essere bendato voleva che capitasse quando Hoseok fosse già tornato, in modo che l'amico potesse dirgli chi era quello che poi lo avrebbe raggiunto nella stanza.

Ma la fortuna non era dalla sua parte.

«Ecco a te-»
Chanyeol sorrise, porgendo una cravatta a Jimin, in modo che potesse bendarsi.

«Ti accompagno alla tua stanza, loro intanto faranno girare di nuovo la bottiglia e qualcuno ti raggiungerà. Ti auguro i sette minuti più belli della tua vita»

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