33.

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«Posso vederlo?»

«C-Cosa?»
Jungkook sgranò leggermente gli occhi, facendo tentennare per un secondo l'aurea di sicurezza che solitamente aleggiava intorno a sé.

Jimin sorrise furbamente, portando un dito all'elastico dei boxer del corvino. «Voglio vedere i tatuaggi. Posso, Kookie?»

«Jimin-ssi, non giocare così con me-»

Il biondo lo interrupe sul nascere, scuotendo la testa.

«Vuoi conquistare la mia fiducia, giusto? Allora fammi vedere i tuoi bellissimi tatuaggi e fammi fare quello che voglio»

Jungkook parve riflettere un attimo, sapendo di essere letteralmente fottuto.

«Hai un faccino da angioletto ma sei una vera peste in realtà-»
Il corvino sospirò, consapevole di star accettando una condanna a morte.

«Va bene, vediamo questi tatuaggi-»

Jimin si aprì in un sorriso raggiante, afferrando il polso dell'altro e  trascinandolo nel primo cubicolo del bagno, chiudendo la porta dietro di sé.

«Allora, vediamo un po'-»
Il biondo slacciò lentamente la zip di Jungkook, abbassandola e aprendo il bottone.

Il corvino imprecò a bassa voce, tenendo rigorosamente gli occhi sul soffitto, sperando che quella tortura finisse il prima possibile.

Jimin si leccò leggermente le labbra, sapendo di star facendo un po' lo stronzo.

Le mani andarono ai boxer Calvin Klein del corvino, abbassandoli lentamente in modo da poter scoprire tutto il tatuaggio.

Con grande piacere di Jimin, l'inchiostro arrivava fin all'intimità dell'altro, quindi ebbe modo di abbassare completamente le mutande del corvino, mettendolo a nudo.

Gli occhi del biondino luccicarono, fermandosi sui disegni dei serpenti intricati, soffermandosi subito sul membro dell'altro.

«Mh, davvero molto, molto interessante, Jungkookie-»

«C-Come mi hai chiamato?»

«Lo sai, sei stato davvero molto cattivo nel nascondermi chi eri, all'inizio-»

Jimin fece scivolare l'indice sugli addominali tesi dell'altro, arrivando a sfiorare poi la sua intimità semi-dura.

Jungkook imprecò, sudando freddo.
Il fatto di non poter toccare il biondo lo stava mandando fuori di testa.

«Dovrei vendicarmi, non credi?»

Jungkook cercò di fare richiamo a tutto l'autocontrollo che aveva nel momento in cui sentì la lingua calda di Jimin scorrere sul suo collo.

La mano del biondino, intanto, si stringeva intorno al membro del giocatore di football.

«J-Jimin-ssi-»

«Silenzio o ti blocco su Snapchat e addio scalata al mio cuoricino-»
Il biondo iniziò a far scorrere la mano sull'erezione di Jungkook, soffermandosi con il pollice sulla punta bagnata.

Con la bocca, intanto, Jimin cominciò a far pressione sulla pelle del corvino, lasciandogli dei marchi violacei.

Jungkook strizzò le palpebre, imponendosi di non toccare il ragazzo di fronte a sé e di non parlare troppo.

«I s-succhiotti invece per cosa sono?»

«Per far capire a quelli che ti ronzano intorno che attualmente hai già qualcuno per la testa, ossia me-»

Jimin continuò il proprio lavoro, sorridendo ogni qualche volta che le labbra color ciliegia di Jungkook si aprivano per far scappare qualche ansito di piacere.

«Cazzo, sei resistente, mh?»
Jimin aumentò la velocità della mano, muovendola più agilmente.

Jungkook imprecò, sentendo che nonostante la propria resistenza era comunque quasi al limite.

«C-Cazzo, piccolo-»

«Vieni per me, Kookie-»

Jungkook si liberò tra le dita del biondino, appoggiando la testa sulla sua spalla e gemendo sommossamente.

Una piccola goccia di sudore scese lentamente sulla sua tempia.
Aveva troppo caldo.

Jimin, soddisfatto, si morse il labbro inferiore, sorridendo subito dopo.

Jungkook, intanto, stava ancora boccheggiando, in cerca di respiro.

«Mi sono davvero piaciuti questi tatuaggi, complimenti, Jeon-»

SEND ME A SNAP | JIKOOKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora