16.

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«Aish, ma chi me l'ha fatto fare-» Jimin imprecò, mentre si grattava la benda che iniziava a dargli fastidio sulle palpebre.

Era in quella stanza già da una decina di minuti.
Si stava davvero chiedendo cose stesse succedendo nella sala dove era prima.

Perché la persona che doveva raggiungerlo ci stava impiegando così tanto tempo?

Jimin sbuffò per l'ennesima volta e stava quasi per togliere la benda quando sentì la porta aprirsi.

Immediatamente il biondo si rizzò a sedere sul letto, abbassando le mani.
Ora il cuore gli batteva un po' più velocemente.

«Oh, c-ciao» Jimin deglutì rumorosamente.

«C-Chi sei?»

Jimin non ricevette nessuna risposta, così, d'impulso, decise di cercare di sfilarsi la benda, ma la persona che era di fronte a lui in quel momento gli bloccò in fretta il polso.

Il biondo si paralizzò, avvertendo la forte stretta sulla propria pelle.

Le mani dello sconosciuto iniziarono a vagare lentamente sul petto del biondo, facendolo rilassare immediatamente, raggiungendo poi il viso.

Jimin sentì delle mani un po' ruvide toccargli delicatamente le guance e passare poi il pollice sul suo labbro inferiore.

Al gesto, il biondo, aprì automaticamente le labbra, sospirando in estasi.

Un respiro caldo gli arrivò all'orecchio e finalmente la persona in camera con lui bisbigliò qualcosa.

«Jimin-ssi, non riconosci il tuo gukkie?»

Il biondo si paralizzò, sgranando gli occhi al di sotto della benda, sentendo il cuore battere forsennatamente contro la cassa toracica.

«g-guk, voglio v-vederti»

«shh, rilassati e goditi questi sette minuti»

Jimin annuì silenziosamente, lasciando scappare uno squittio quando avvertì una lingua bagnata scorrere sul suo collo candido.

Il biondo, per riflesso, si fece cadere sul letto, aprendo le gambe, dando modo a Jungkook di infilarsi tra di esse.

Il corvino non perse tempo, facendo scendere le labbra lentamente lungo il collo, scendendo sempre più giù con la bocca.

«g-gukkie, f-fai presto, ho bisogno di t-te»

Jungkook sbottonò velocemente i pantaloni di Jimin, decidendo di stuzzicarlo un po' e leccando il suo membro al di sopra della stoffa dei boxer.

«t-ti prego»

Jimin spinse il bacino verso le labbra del corvino, portando le mani alle sue ciocche di capelli.

Jimin, quasi per sbaglio, si accorse che i capelli del ragazzo erano estremamente morbidi e che aveva un forte profumo di shampoo al cocco.

Jungkook finalmente abbassò i boxer del biondo, portandoli fino alle caviglie.

Portò la lingua sull'asta, spezzando il respiro di Jimin, soffermandosi poi sulla punta, la quale fece uscire con l'aiuto della mano.

La lingua del corvino si concentrò su di essa, girandovi intorno oscenamente, bagnandola.

«o-oddio, gukk»

Jungkook sorrise, leggermente divertito, decidendo poi di affrettare le cose visto che non avevano molto tempo.

Il corvino prese a succhiare il membro dell'altro, facendo su e giù con la testa, beandosi delle mani di Jimin che ad ogni scarica di piacere gli tiravano i capelli.

Il fatto che Jimin fosse bendato amplificava ogni sensazione.

Jungkook si staccò con uno schiocco dal membro del ragazzo, solo per fiodarsi su di esso subito dopo, prendendolo fino alla gola.

Jimin, che era completamente sudato, sentì di essere già al limite, vergognandosi un po'.

«C-Ci son-ah! Ci s-sono quasi!»

Jungkook, che aveva il membro nei pantaloni così duro da provare dolore, si concentrò sulla cappella, facendo avvertire a Jimin ogni movimento bagnato che esercitava su di essa.

Jimin gemette oscenamente, venendo nella bocca del corvino e tirandogli fin troppo fortemente i capelli, in modo da sfogare l'eccitazione.

«D-Dio» Jimin boccheggiò, sentendo la fronte completamente imperlata di sudore.

Jungkook, che aveva ingoiato rumorosamente, si avvicinò all'orecchio del biondo, sussurrando nuovamente per non far sentire troppo la propria voce.

«Sei così buono Jimin-ssi, ma ora devo proprio andare»

«Aspetta! U-Un bacio! Per f-favore»

Jungkook sorrise alla tenerezza dell'altro, abbassandosi di nuovo e ponendosi tra le sue gambe, sfiorando le labbra del biondo con le proprie e dandogli un quasi impercettibile bacio a stampo.

Nonostante il breve contatto, Jimin sentì lo stamoco in subuglio.

Era stato delicato e breve, nulla a che vedere con il precedente lavoro di bocca, eppure gli aveva fatto provare emozioni mai avute prima.

Il peso sul corpo del biondo sparì e quando ebbe la forza di alzarsi, e mettersi seduto sul letto, ebbe lo scrupolo di togliersi la benda, ma il misterioso ragazzo era già sparito.

SEND ME A SNAP | JIKOOKOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz